Calciomercato interviste

I giocatori che cambiano squadra: Polga

Scritto da Federico Formisano

Andrea Benedetti Vallenari ha intervistato Simone Polga, neo giocatore del Thiene

Impazza il mercato del calcio dilettantistico, tanti spostamenti tra le squadre del circondario che con calciovicentino.it stiamo monitorando giorno per giorno. Non passa inosservato quello di Simone Polga, che dopo due stagioni davvero egregie con la Pedemontana, sposa il nuovo progetto del Thiene. Polga lascia a malincuore la sua ormai ex squadra, ed abbraccia una realtà storica ed altrettanto bramosa di riscatto come quella rossonera. Il Thiene dopo le vette toccate nei primi anni 2000 ha subito un costante abbassamento dei propri standard scendendo di categoria per poi addirittura spegnersi. Il nuovo corso iniziato più di cinque anni fa ormai tarda a decollare, anzi l’annata appena trascorsa a sancito il ritorno dei rossoneri in Seconda. Il d.s. Balasso sta rivoluzionando tutto e poggia un ottimo tassello quale proprio Simone Polga. Ala dotata di gran prestanza atletica e motricità, dribbling e piede educato lo rendono un’ottima pedina in uno scacchiere tattiche che prevede di passare per le fasce. Da non sottovalutare nemmeno la fase realizzativa anche se la prima peculiarità di Simone è l’assist. Parliamo con lui di questi giorni di mercato e della stagione che sarà. 

Ciao Simone, nemmeno il tempo di fermarsi un attimo che la nuova stagione sta già partendo. Quali sono le ragioni del tuo cambio di maglia? 

“Ciao Andrea e grazie innanzitutto. Lascio la Pedemontana assai a malincuore per motivi esclusivamente legati all’ambito professionale; già durante la scorsa stagione far combaciare gli impegni lavorativi con i 3 allenamenti era diventato assai difficile e ciò mi costringeva spesso ad arrivare al campo tardi o addirittura a saltarne qualcuno; per questo ho deciso di fare un passettino indietro e cercare una sistemazione più comoda e un po’ meno impegnativa, ma senza tralasciare l’importanza di trovare una squadra vogliosa di far bene.”

Polga realizza di testa

 

Prima di focalizzarci sulla tua nuova realtà, uno sguardo al tuo passato recente, esci da due stagioni molto positive con la Pedemontana, meglio la prima o la seconda?

 “Sono state due stagioni entrambe fantastiche; la scorsa, la mia prima in maglia neroverde, è stata unica, un campionato quasi perfetto culminato con la vittoria dei playoff. Quest’anno invece al nostro primo anno di prima categoria credo di non dire nulla di nuovo dicendo che siamo stati la sorpresa e la mina vagante del campionato; da neopromossi, con la salvezza come target iniziale, riuscire a fare 50 punti e sfiorare i playoff è davvero un gran risultato, anche per il modo con cui sono venute le vittorie e per il calcio che abbiamo espresso, riuscendo spesso e volentieri a mettere sotto squadre ben più esperte e attrezzate di noi.”

 

Sedici gol in due anni tra campionato e coppa, egualmente divisi, sei un’ala che segna e fa segnare, cosa prediligi?

 “Sono state due stagioni numericamente importanti; sono stato il giocatore più presente scendendo in campo 65 volte in 2 anni tra campionato e coppa saltando soltanto un paio di partite per squalifica e un infortunio; oltre ai 16 gol che comunque sono stati importanti, ho contato quasi 30 assist per i miei compagni e questa è sicuramente la cosa che mi riesce meglio, molte volte mi da più soddisfazione di un gol.”

 Passiamo dunque alla stretta attualità. Cosa ti ha fatto propendere per il Thiene dopo la corte anche di altre società? 

“Riguardo a questo ne ho sentite un po’ di tutti i colori negli ultimi giorni; non voglio essere ipocrita ho fatto le mie valutazioni sotto tutti i punti di vista, economico incluso. Ma ciò che mi ha spinto veramente a venire qui è quello che rappresenta e ha sempre rappresentato Thiene; ho sempre avuto il tarlo di indossare almeno una volta questa maglia prima di smettere di giocare, indipendentemente dalla categoria, e finora non mi era mai capitata l’occasione. Sono cresciuto qua, amo questa città e venire qui per me è il massimo. Ci tengo comunque a ringraziare tutte le altre società che si sono interessate a me e che si sono comportate tutte bene nei miei confronti. Dispiace invece che qualcuno se la sia presa sul personale; capisco la frustrazione, ma avrei preferito che certe cose mi venissero dette in faccia, visto che l’occasione c’è stata, piuttosto che sparare a zero sul giornale il giorno dopo. Forse la parola “uomo” bisogna guardarla sul vocabolario prima di usarla. Comunque io ho la coscienza pulita, la faccia l’ho sempre messa nel bene e nel male, gli altri che continuino pure a chiacchierare, per me il discorso è chiuso.”

 

La realtá rossonera é la più blasonata del circondario, i fasti della C2 sono ancora vivi nei ricordi dei tifosi, nelle ultime stagioni la squadra ha faticato a togliersi soddisfazioni, può essere l’inizio di un nuovo corso?

 “Questo è sicuramente un altro dei motivi che mi ha portato a scegliere Thiene; fin dalle prime parole scambiate con Fabio Balasso (che conosco e stimo come persona) ho avuto subito la conferma della serietà del nuovo progetto, con il quale la società vuole provare a voltar pagina dopo le ultime annate contraddistinte da delusioni e da qualche scelta sicuramente sbagliata. Certo ci vorrà tempo e pazienza, ma l’orientamento è quello giusto, lo conferma anche la scelta del mister, non certo l’ultimo arrivato (Graziano Fabris, ndr).”

 

Come domanda é prematura vista la fase embrionale del mercato, guardando la lista del campionato quali saranno le squadre da tenere d’occhio? 

“In cima alla lista metto lo Stoccareddo che l’anno scorso ha sfiorato l’impresa e quest’anno vorrà sicuramente riprovarci; poi le due maladensi: Malo e Molina che si sono rinforzate molto e lotteranno sicuramente per le prime piazze.” 

“Ringrazio la società Pedemontana per questi due anni, dove mi sono sentito veramente a casa, dal presidente alla dirigenza, ai 2 mister che ho avuto: Giuliano Dal Bianco e Giancarlo Sperotto, che mi hanno sempre dato fiducia, con i quali ho condiviso per fortuna più gioie che dolori e dai quali ho imparato molto dal lato tecnico e umano. Infine saluto e ringrazio i miei ex compagni, un gruppo fantastico, a loro auguro tutte le fortune possibili; in particolare ringrazio Batta (Andrea Battaglin, ndr) che è la vera anima di questa squadra e che fino all’ultimo ha provato a convincermi a cambiare idea. Un grande amico, una grande persona dentro e fuori dal campo. Infine ringrazio Giulia che mi accompagna e asseconda nelle mie scelte e mi sopporta.”

 Andrea Benedetti Vallenari

 

 

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Federico Formisano