FUTSAL

FUTSAL FEMMINILE, IL LATO ROSA IN TRE… ATTI

Rivoluzione copernicana in questa stagione sia a livello nazionale che regionale. Varata la prima seria A a girone unico, apparizione miracolosa della serie A2. Scompaiono le categorie élite e D, rimane affare da “Chi l’ha visto” la serie B, la categoria invisibile del futsal rosa.

Lacci rosa allacciati, così come le cinture di sicurezza per chi tenterà di capirci qualcosa nelle montagne russe del calcio a 5 femminile italiano dall’Alpe alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno. Premesso che Calciovicentino.it aprirà una finestra settimanale ogni martedì sul permalosissimo panorama rosa ad ogni livello, commentando il trend delle vicentine in corsa dalla serie A alla serie D, anzi C, occorre mettere un po’ di ordine nella giungla di una disciplina sì in costante e brillante crescita in Italia ma di un ingarbugliamento cronico.

Categorie – Spazzata via la ricetta indigesta (e fonte di avvelenamenti sparsi a macchia di leopardo) della serie A Elite suddivisa su due gironi a criterio fantageografico (CentroEst-Nord e CentroOvest-Sud) per metà stagione, più la “metallara” suddivisione in giorni Gold e Silver nella seconda parte più playoff scudetto, ecco servito un nuovo impasto meno cervellotico. Varata la serie A unica su scala nazionale (addio èlite anche se le squadre d’èlite ci sono…) con il bizzarissimo e imbizzarrito (dirigenti soprattutto) numero di 17 club al via. Sparisce con un coro di alleluja il secondo gradino fino alla scorsa stagione denominato “serie A” ma di fatto trattavasi di una serie B, che ora viene ribattezzata “serie A2”. Bene ma non benissimo. Ok fa figo dire gioco in serie A, ma perchè cancellare dai radar la denominazione logica serie B? E perchè nel futsal maschile rimane e piace senza sollevare sommosse popolari? Ok, passiamo oltre. Due i gradoni del calcio a 5 di livello nazionale, insomma, ed è ciò che importa. Altrettanti avrebbero dovuto essere quelli del corrispondente su piano regionale (da catalogo “serie C” e “serie D”) ma la penuria di realtà sportive in Veneto ha costretto ad assemblare – con il beneplacito delle stesse società – le uniche 20 squadre in gonnella in un’unica classe, denominata serie C appunto, ma suddivisa in due gironi a criteri di vicinorietà (termine quasi poetico varato proprio nei mari del calcio a 5) che a conti fatti hanno soddisfatto tutti. Il futsal rosa termina qui, tre scale da salire, alle quali si aggiungono un campionato Juniores composti da appena una cinquina di team tra ritiri estivi e post-estivi e un nutrito plotone di squadre attive in ambito amatoriale con un girone vicentino gestito dal Comitato Csain di Vicenza in collaborazione calda con il circuito Tuttocampo.

Le vicentine –  Le reginette della provincia indossano la corona d’èlite, anche se ora il massimo campionato rosa come detto è la Serie A. Si annoverano l’ambizioso e strutturato Breganze, la reduce per il rotto della cuffia Thienese trasmigrata nel Città di Thiene dopo la salvezza ai rigori nei playout, e la matricola eccellente Real Grisignano, neopromossa rinforzatasi con lode per affrontare la sua “prima volta” tra le big. Con loro un’altra veneta, la padovana Rambla anch’essa new entry e che condividerà verosimilmente con le ultime due citate beriche la corsa salvezza. Di 17 squadra al via, otto saranno catapultate ai playoff mentre in tre saluteranno le compagne di viaggio dopo i vari giri di giostra.

Si scende in serie A2 dove non si trova traccia di compagini vicentine, grazie al salto verticale delle “Grisigirls” blaugrana attraverso i playoff e all’assenza di cucù da parte di quintetti rosa berici provenienti dalla serie C. Abbondanza veneta, comunque, con le veronesi dell’Audace (via Coppa Italia), le veneziane Real Fenice (già presente in categoria), Noalese (ascensore playoff) e Granzette (dominatrice della scorsa serie C veneta).

Si passa al movimento della nostra regione, con venti squadre al via (ma una fuori classifica, la squadra “B” del Città di Thiene), con Monte di Malo, Montecchio Maggiore, Noventa, Italgirls e United Rossano smaniose di confrontarsi e battagliare per accedere ai piani nazionali.

In serie A si è giocata domenica la terza giornata, in A2 la prima, in C si scende in pista per il Trofeo Veneto di cui daremo menzione ad eliminatorie concluse.


SERIE A – Nel doppio poker costretto allo “split” il Futsal Breganze, di fatto al debutto (dopo il turno di riposo scontato subito e il rinvio del match contro le campionesse d’Italia dell’Olympus Roma) stagionale domenica scorsa con ospite una delle big, la Lazio. Un 4-4 conclusivo che narra delle biancorosse di Zanetti costrette a rincorrere nella prima parte di confronto e poi tuffatesi in una ripresa ricca di colpi di scena, colpi di genia ma anche colpi di “matto” come si dice dalle nostre parti. Capitan Cerato e compagne se ne escono con un punticino prezioso strappato grazie al tiro libero della bombardiera Pinto Dias su tiro libero a 1′ dal gong, utile per togliesi di dosso la casella zero di fondo classifica fastidiosamente affibbiata da un calendario burlone in questo avvio di stagione. Da citare, lodare e confortare la tripletta del volto noto, nuovo ma insieme di figliol prodigo di Jessica Troiano, autrice di una formidabile tripletta al suo ritorno in Veneto dopo quasi un lustro al Montesilvano. La riedizione dei quarti di finale di Coppa Italia 2017 si conclude ancora in pareggio, col quintetto di Zanetti che non dovrà macinare km per la prima trasferta dell’annata: derby veneto in casa della Rambla domenica prossima.

Smuove la classifica anche l’ultima arrivata, vale a dire il Real Grisignano di Turcato abile a sfruttare la seconda chance casalinga dopo il ko d’esordio nell’incontro proibitivo con il Montesilvano (0-5) e la replica sulla falsariga in Puglia, per mano del Salinis (4-0). Preoccupava e non poco la casella zero non tanto dei punti ma quella dei gol realizzati, riscattata domenica scorsa grazie alla prima storica vittoria delle rososblu in serie A. Il gol rimane probabilmente il principale cruccio del tecnico Turcato visto il risicato 2-1 sulle marchigiane del Città di Falconara, ma per una neopromossa contano i punti e le reti di Prando (suo il battesimo in A da incidere nella storia del club) e Brkan valgono la rimonta riuscita e una gioia infinita al triplice fischio.

Chi rimane al palo è il Città di Thiene di “Lupo” Centofante. Non aiutate dal calendario, le ex rosanero hanno subito due batoste all’esordio soccombendo di fronte al Real Statte a Taranto (9-0) e allo schiacciasassi Pescara (0-8) nella prima casalinga al Palaceccato. Non è bastato l’orgoglio ancora nel profondo Sud, ospiti dello Sporting Lokrians nella Locride, per racimolare legna da ardere per il duro inverno. Il 4-2 finale premia le calabresi, sempre avanti nel punteggio ma rincorse dai gol di Canaglia (neoacquisto) e della spagnola Perez Pereira, il capitano thienese. Bene per il lancio delle giovani Maddalena (’99) e Molon (già azzurrina classe 2000) ma rosa corta a disposizione di Centofante per aspirare a risultati migliori.

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Omar Dal Maso