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Bassano – Vicenza: Undici metri di gloria indirizzano un derby opaco!

 

Servizio e foto di Andrea Benedetti Vallenari, inviato a Bassano

Un derby fondamentalmente brutto, i contenuti tecnico-tattici del match non tengono testa ad un contorno emozionante. Nonostante un freddo a dir poco pungente, il “Mercante” torna a riempirsi quasi per intero, tribuna locale semi-esaurita, settore ospite spettacolare e ridondante di vessilli biancorossi. Un punto appena nelle ultime quattro uscite (otto partite totali) per le due maggiori rappresentanti del calcio vicentino, il derby del riscatto potrebbe essere valido appellativo. Partita maschia e giocata ad un livello agonistico davvero alto, a mancare sono le emozioni. Decide la contesa un penalty al 76′ guadagnato da Ferrari e realizzato da Ferrari, il “puntero” di Zanini era per altro entrato da poco. Nel corso della partita è probabilmente il Bassano a smuovere di più le acque trovando la porta con più continuità, poche le conclusioni pericolose affrontate da Valentini, ma sicuramente più numerose di quelle ospiti rasentanti di fatto lo zero. La miglior chance per i giallo-rossoneri arriva ad inizio ripresa, l’ex di turno Minesso converge al volo impegnando Valentini, ci riproverà poco dopo scalfendo la rete esterna.

Davvero poco, pochissimo da segnalare, tante conclusioni a salve, una zuccata di Comi nel primo tempo a framezzare le scorribande di Diop preferito a Fabbro da mister Colella. Fosse un match di stampo boxistico, ai punti probabilmente prevarrebbe il Bassano, seppur di poco. Valentini e Grandi corrono pochi pericoli, dopo la sopracitata doppia occasione di Minesso, è la punizione di Venitucci a spiovere dalle parti di Valentini. Regge l’urto il Vicenza che esce da Bassano con tre preziosissimi punti.

BASSANO [0] (3-5-2): Grandi; Karkalis, Bizzotto ©, Pasini; Andreoni, Botta, Venitucci, Bianchi, Salvi; Diop, Minesso. All. Colella
A disposizione: Falcone, Proia, Fabbro, Bortot, Bonetto, Tronco, Stevanin, Zarpellon

VICENZA [1] (4-3-3): Valentini; Malomo, Milesi, Crescenzi, Giraudo; De Giorgio, Romizi, Alimi; Lanini, Comi, Giacomelli ©. All. Zanini
A disposizione: Fortunato, Costa, Bianchi, Ferrari, Di Molfetta, Magri, Beruatto, Bangu, Salifu, Turi, Giusti, Tassi

Reti: Ferrari (V) al 31′ del secondo tempo.

BASTA UNA VITTORIA SU RIGORE COSI’ A SCACCIARE UNA CRISI?

Sinceramente no, “Il risultato è casuale, la prestazione no” frase quanto mai calzante. I tre punti biancorossi disinfettano ferite senza però suturarle, con la vittoria odierna il Vicenza aggancia proprio il Bassano a 19 punti con una partita in meno. Continua a stridere la classifica di una squadra sicuramente non partita per salvarsi e basta, per quanto le difficoltà societarie siano tutt’ora tangibili. Di contro un Bassano distante dai rendimenti di un paio di stagioni fa, l’inaspettata sconfitta col Como in finale playoff ha gettato Bizzotto e compagni in vortice negativo che continua a perdurare.

La formulazione della Serie C rende più facile che difficile accedere ai playoff, per quanto poi accedere davvero alla serie cadetta diventi una semi utopia visto il numero di partecipanti a dispetto dei posti in palio. Alla portata per entrambe (sulla carta) una piazza tra le prime dieci.

Senza capo ne coda il gioco biancorosso, ridotto ad un cervellotico giropalla inefficace, l’episodicità della vittoria odierna deve scuotere l’ambiente emotivamente, ma la scossa deve avvenire anche a livello pratico, Zanini dimostra polso e buona tempestività azzeccando tutti i cambi, Tassi e Ferrari smuovono in maniera egregia la marmaglia, ma come detto, difficile che tali prestazioni garantiscano molti punti da qui alla fine.

BASSANO, NEMMENO UN PARI.

Sponda Bassano sarebbe, probabilmente dovrebbe essere arrivato almeno un pari. Il campo lo avrebbe certificato, a tradire è un esitazione di capitan Bizzotto che cintura Ferrari. Prima e dopo i bassanesi si fanno preferire al Vicenza. Non un dominio, ma la predominanza è oggettiva, gli ospiti di fatto faticano a concludere in porta, al netto del rigore di Ferrari, Grandi sporca i guanti solo per recuperare il pallone in fallo di fondo. Per gli uomini di Colella sarebbe servito come l’oro un risultato positivo, il periodo è di quelli pessimi, se le volontà della società fossero solo di salvezza, non si avvedono troppi problemi all’orizzonte, nel senso che un Bassano “normale” basterebbe, chiaro che qualsiasi altro obbiettivo necessiti di un filotto di risultati che scandirebbero classifica e umore dei ragazzi del patron Rosso.

CHE CAMPIONATO SARA’?

Zona retrocessione e zona playoff sono equidistanti per entrambe le formazioni. I bassanesi probabilmente hanno meno pressione dall’ambiente, anche se la società chiaramente gradirebbe un buon piazzamento per la post season. Discorso diverso per il Vicenza costretto ad affrontare un campionato nevrotico dove qualsiasi risultato diverso dalla vittoria segni indelebilmente tutta la struttura settimana dopo settimana. Al momento il pronostico migliore sembra volgere alle ultime piazze playoff per entrambe che significherebbero fattore campo sfavorevole. Vicenza che rimane nonostante tutto (dove tutto andrebbe scritto maiuscolo) pericoloso per tutti sui 90′. Altre 4-5 giornate sanciranno molto più nitidamente le chance di post season di entrambe.

CHE CURVA!

Lo spettacolo principale di giornata rimane l’immagine del settore ospite, colorato interamente di biancorosso, settore totalmente esaurito, cori dal primo all’ultimo minuto, polveriera pronta ad accendersi alla minima occasione a favore, stride davvero la maestosità di un tifo così con i risultati e per molti tratti l’attaccamento di alcuni giocatori biancorossi. D’altra parte non è novità odierna come il numero di abbonati vicentini sia pura utopia per la maggior parte delle avversarie in campionato, se il marasma societario troverà prima o poi un filo logico forse si potrebbe assistere ad un finale di stagione diverso.

Andrea Benedetti Vallenari

 

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Andrea Benedetti Vallenari