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Il Caso Fanton: intervista al presidente dell’AIAC Paolo Cazzola

La squalifica di due mesi del presidente del Cittadella  Andrea Gabrielli per l’irregolare tesseramento del tecnico del settore giovanile Alberto Fanton (era tesserato come giocatore con il Le Torri e non poteva allenare gli esordienti granata) ha creato non poco scalpore nel mondo del calcio per la rilevanza della figura del Presidente che viene da una lunga tradizione familiare e dalla fama di rettitudine e correttezza che ha sempre contraddistinto il club padovano.

La squalifica è stata accompagnata da una serie di provvedimenti molto pesanti ( 4 mesi a Fanton, 4 mesi a Claudio Conte responsabile dell’attività di base del Cittadella, 80 giorni a Lucio Fasolato, responsabile del settore giovanile della stessa società, 6000 euro di sanzione per il Cittadella e 200 al Le Torri che era la società dell’ex attaccante del Camisano).

Abbiamo voluto parlare di questo terremoto sportivo con il Presidente dell’Aiac di Vicenza Paolo Cazzola.

Cazzola Paolo

Paolo Cazzola

Preciso subito – spiega Cazzola – che mi dispiace molto che il provvedimento abbia colpito una persona come Gabrielli che stimo molto per lo stile con cui ha sempre gestito la società Cittadella, una società che dovrebbe sollecitare anche in casa Vicenza la volontà di gestire un club in maniera oculata e attenta. Ma la nostra associazione ha voluto scoperchiare una situazione troppo ripetuta e inaccettabile per cui molti allenatori non sono tesserati in quanto già vincolati come giocatori per altra società

Ma la colpa è proprio di Gabrielli e indirettamente del Le Torri ?

Nel caso del Cittadella certo la responsabilità è stata soprattutto dei collaboratori del Presidente che hanno dimostrato scarsa professionalità e approssimazione nella conoscenza dei regolamenti, l’art. 41, comma 1, 2  e 3 del regolamento del settore tecnico è chiarissimo, anche se viene disatteso quotidianamente da tante società. Ho appena concluso la telefonata con un presidente al quale ho fatto presente che nei confronti di uno dei loro collaboratori sarebbe scattata la denuncia se non avesse interrotto immediatamente la collaborazione (il mister in parola era già stato tesserato con un altro club in questo campionato). Il presidente mi ha detto che si limita solo agli allenamenti; gli ho dovuto rispondere che in realtà la normativa parla chiaro: un non tesserato non può essere impegnato anche in un solo allenamento. Questa è la dimostrazione che quasi tutte le società non sono al corrente di queste normative. Dispiace per il Le Torri che è stato colpito anche se probabilmente non era informato che Fanton svolgeva l’incarico di allenatore delle giovanili.

Fanton Alberto Rivereel

Alberto Fanton

Ma come si può ovviare alla disinformazione ?

Ho preso contatti con il presidente della delegazione di Vicenza Spalluto e gli ho chiesto di attuare insieme un’iniziativa divulgativa nei confronti delle società per sensibilizzare su questo argomento”

In questi casi l’Aiac presta assistenza legale ai propri assistiti ?

Evidentemente no! L’Associazione prevede la tutela legale solo nei casi di disputa economica con le società.

A proposito siete intervenuti nei confronti del Vicenza Calcio che non ha ottemperato al pagamento degli stipendi degli allenatori delle giovanili.

“ Siamo stati contattati da qualcuno di loro e abbiamo dato le prime sommarie indicazioni su come regolarsi in questi casi. Però la questione è seguito dall’Aiac centrale in quanto si tratta di allenatori tesserati per un club professionistico. Posso solo dire di stare attenti a stipulare contratti che prevedano solo il rimborso delle spese, perché in caso di interruzione del rapporto il rimborso chiaramente per la sua natura compensativa non può più essere erogato. “

Il presidente Cazzola in conclusione ribadisce l’invito alle società a prestare attenzione alle norme del settore tecnico per evitare pesanti ripercussioni di ordine economico ma anche per l’immagine delle società.

Sull'Autore

Federico Formisano