Serie C

Monza stroncato, Vicenza esaltato

Scritto da Federico Formisano

LR Vicenza -Monza 3-0 Giacomelli, Arma, Giacomelli

L.R. Vicenza:  Grandi; Andreoni, Bizzotto (Bonetto dal 79′), Mantovani, Stevanin; Laurenti (Zonta dal 61′), De Falco (Zarpellon dal 73′), Nicolò Bianchi; Curcio (Tronco dal 73′); Giacomelli (Gashi dal 79′), Arma. A disposizione: Albertazzi, Davide Bianchi, Solerio, Rover, Maistrello. Allenatore Colella

Monza:  Liverani, Caverzasi, Riva, Negro; Tentardini, Barba, Guidetti (Galli dal 74′) Palesi (Iocolano dal 46′), D’Errico (Tomaselli dal 71′), Cori  (Jefferson dal 46′) Ceccarelli. A disposizione: Sommariva, Origlio, Giorno, Brero, Brignoli, Adorni, Nnanga, Cavaliere. Allenatore Zaffaroni

Arbitro: Nicolò Cipriani di Empoli

Gli Highlights della partita

https://elevensports.it/play?titolo=L.R.-Vicenza-Virtus—Monza-3-0%2C-7%5EGiornata-Girone-B&id=34075&ct=9&cat=106

Note: spettatori 9123 (con 6980 abbonati)  incasso compl. 75943 euro (44762 quota abbonati) Ammoniti: Laurenti al 30′ Guidetti (M) al 56′ Mantovani al 70′  Gashi entrato in campo al 79′ si è infortunato da solo dopo meno di un minuto. Il Vicenza ha giocato in 10 gli ultimi minuti di gara.

Cronaca  di Federico Formisano

Berlusconi non si è visto ma stasera in molti avrebbero voluto cogliere le sue espressioni di meraviglia e di fastidio. Un Monza impalpabile e mai in partita viene sovrastato dal Vicenza che gioca probabilmente la miglior partita di questo inizio stagione e chiude la serata applaudito e sostenuto a gran voce da un pubblico veramente stupendo.

La simbiosi forte che si è creata fra i tifosi biancorossi e la squadra diventa sempre più evidente e più marcata: dopo i mille di Pordenone stasera ci sono oltre 9000 spettatori allo stadio, e poichè la pattuglia dei tifosi lombardi è veramente sparuta ecco che ci vuole poco ad affermare che nessuno in C puà vantare un pubblico così attaccato ai colori e così bravo a sostenere la propria squadra. Peccato che la campagna abbonamenti sia chiusa (lo è definitamente ?) perchè i tifosi occasionali potrebbero diventare altri sostenitori convinti. Rosso che in tribuna c’è,  si gode lo spettacolo e pensa a quanto azzeccata sia stata questa operazione, criticata e osteggiata nel versante bassanese ma subito compresa, adottata e sostenuta da una città intera. E probabilmente da un intera provincia

Certo il pubblico può fare la differenza, può trasmettere entusiasmo e sensazioni importanti: il Giacomelli osannato dopo il gol che va a rincorrere tutti gli avversari è ben diverso dal giocatore abulico, talvolta assente, spesso criticato delle ultime annate.

Ma la squadra comincia a metterci veramente del suo. Dobbiamo rivelarvi che dopo le prime uscite eravamo stati colti da qualche dubbio: avevamo la sensazione che qualche giocatore fosse ben lontano dagli standard che una squadra che punta ai grandi risultati deve esprimere. Ci sembrava che i balbettii sul piano tecnico di qualche componente della squadra, con i molti passaggi anche elementari sbagliati. fossero indice di pochezza tecnica. La squadra nelle prime uscite non ci era piaciuta. L’opaca squadra vista con Giana in casa e a Renate non ci sembrava potesse andare da nessuna parte. Si intravvedeva qualche fraseggio e qualche buona intenzione. E poco più.

Ma poi il Vicenza è cresciuto, già con il Rimini in casa dove il successo sarebbe stato più che meritato, a Salò, di nuovo al Menti con la Vis Pesaro. infine a Pordenone. E questo cammino di crescita è culminato oggi in una gara veramente impeccabile. La mano di Colella si vede:  la squadra pressa alta e combatte già con i determinati Arma e Giacomelli sulle caviglie degli avversari, i biancorossi corrono come treni, si sovrappongono sulle corsie con lucidità, attuano brillanti schemi di gioco. E sbagliano poco. Molto poco.

L’azione del primo gol è l’esempio lampante della filosofia di Colella applicata al calcio: Nicolò Bianchi recupera palla sulle tre quarti, parte in un veloce coast to coast e porge a Giacomelli che lascia partire un missile terra aria di inusitata potenza che si insacca imparibalmente: un gol da cineteca che scalda il pubblico ed esalta il protagonista.

Passano 8′ ed è raddoppio: Giacomelli caracolla sulla fascia e una volta liberatosi dalla marcatura piazza il cross come da fondamentali del calcio: teso e alla giusta altezza. Arma stacca di prepotenza ed insacca. Elementare Whatson ma più a dirlo che a farlo.

Ed il Monza. Sembra stordito. Soffre questi raddoppi continui sui portatori di palla: si fa vedere poco dalle parti di Grandi che interviene per la prima volta al 33′ su una punizione di Ceccarelli.

Omettiamo come sempre di menzionare  la cronaca della gara ma torniamo sulle sensazioni: dopo il terzo gol, nato ancora da un invenzione di un giocatore stasera incontenibile come Giacomelli i biancorossi non si placano, anzi. E’ impressionante vedere la corsa di Andreoni sull’out di destra con scatti in faccia agli avversari anche nei minuti finale di gara. E’ confortante vedere Arma e Zonta andare a contrastare gli avversari quasi sull’area di porta di Liverani. Il Monza scompare letteralmente da campo anche quando i nostri rimangono in dieci per lo sfortunato episodio capitato a Gashi: l’esterno d’attacco entra in campo non tocca palla e si accascia dolorante a metà campo. Dalle smorfie di dolore si preannuncia un infortunio grave. Speriamo che non sia così.

Non resta che ricordare lo splendido abbraccio finale della squadra con il suo pubblico. Quanto lontani sembrano i tempi delle sofferenze e delle umiliazioni…

 

 

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Federico Formisano