Redazionali

Paolo Cazzola risponde sulla questione allenatori

Scrivo la presente  per dare delle risposte, spero esaurienti, agli interrogativi che tanti aspiranti allenatori ti pongono.

Premesso che i tempi e le persone sono molto cambiati , e di questo ce ne rendiamo conto tutti quanti, fare l’allenatore di calcio e cercare di farlo bene è diventato molto complesso a tutti i livelli. Molto difficile perché i nostri ragazzi sono cambiati molto rispetto alle generazioni che gli hanno preceduti. E’ cambiato il loro stile di vita, la loro “attività motoria”, le loro motivazioni, la mentalità della famiglia. Tutto ciò richiede allenatori non solo appassionati ma molto preparati nella gestione di se stessi , dei ragazzi, dei dirigenti e dei genitori. La crisi del calcio italiano dipende non solo da scelte federali ma anche dai comportamenti di tutte le componenti umane.

Paolo Cazzola Aiac

La Federazione ha quindi stabilito delle Regole per l’ammissione ai corsi che possono anche non essere condivise e che sicuramente scontentano tanti che vorrebbero continuare e coltivare la loro passione calcistica, ma sono regole e come tali vanno rispettate. Ora facendo delle considerazioni, dopo aver partecipato allo spoglio delle domande al Corso Uefa C, su 194 domande pervenute solo i primi 100 avevano esperienze calcistiche. Mi chiedo : ma come si può insegnare ad un ragazzino la Tecnica di base se pur essendo laureato NON hai mai giocato a calcio? Oppure come fai a fare il maestro di sci se sai fare solo lo spazzaneve? Ecc. Quindi ci vogliono dei paletti per “cercare” di selezionare… Bisogna fare più corsi. Ma si ha l’idea di quanto impegnativo è organizzare un Corso Allenatori : docenti, campo, palestra, aula alloggio per il docente federale , vitto e tutto con risorse limitate e grazie all’aiuto di persone volontarie.

i partecipanti al corso di preparatori portieri di Bassano del Grappa

Quando si decide per una Nazione intera inevitabilmente ci sono talmente tante realtà così diverse che è impossibile accontentare tutti. Non voglio fare il “maestrino” ma vorrei che ci fosse un po’ più di comprensione per chi cerca di “fare” e comunque l’unico che non sbaglia è colui che non fa nulla.

Un abbraccio a tutti. VIVA IL CALCIO!

Paolo Cazzola

Presidente Aiac Vicenza

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Sull'Autore

Federico Formisano