Promozione

Cornedo e Schio, il terremoto al 94′ scuote il podio del girone. Due espulsi tra i giallorossi

Scritto da Omar Dal Maso

La squadra di Clementi (in tribuna per squalifica) vince con merito ma con gli ospiti che concludono in 9 vs 11 per i cartellini rossi a Ruviero e Simonato nel finale. Lo scontro diretto va alla Virtus che sorpassa Schio e rincorre il Bassano che a sua volta lancia la prima fuga del campionato di Promozione. 

VIRTUS CORNEDO-SCHIO 1-0 (pt 0-0)

VIRTUS CORNEDO: Damiano Pilan, Fongaro (2′ pt Leonardo Lovato), Faccio, Asiamah (C), Bevilacqua, Zancan, Umberto Lovato, Cervellin, Miloradovic, Gyimah, Amici (23′ st Petrovic). All. Clementi (fuori per squalifica). A disposizione Duru, Ferrari, Palmadessa, Bernar, Albanello, Visonà, Lappo.

SCHIO: Bogdanic, Eberle (18′ st Lissa Dal Prà), Dalla Riva, Simonato (C), Ruviero, Rosina, Francesco Pilan, Giacomelli (18′ st Iubatti), Primucci, Munarini ((9′ st Talin), Benvegnù (28′ st Longhi). All. Zenorini. A disposizione Zironelli, Talin, Michelon, Dalla Guarda, Contini.

GOL: al 49′ del secondo tempo Petrovic (VC).
ARBITRO: Ferron di Vicenza.
NOTE. Spettatori 280 circa. Terreno di gioco in ottime condizioni, cielo variabile. Corner 11-3 (2-1 pt). Ammoniti Faccio e Gyimah (VC), Ruviero, Simonato, Primucci e Giacomelli (S). Espulsi: al 5′ st Ruviero (S) e al 47′ st Simonato (S) entrambi per doppia ammonizione.

Servizio di Omar Dal Maso

CORNEDOLo Schio non si… schioda dal 13. Inteso come il cumulo punti in classifica fin qui, che non muta da due domeniche ora dopo gli incontri ravvicinati con Bassano e Virtus Cornedo, che al 94′ fa sua la posta piena dopo essersi fatto preferire nel primo tempo “ad armi pari” (11 vs 11) per poi non approfittare per 40′ buoni della superiorità numerica, sfruttando invece quella doppia nel recupero praticamente in un lampo. Domenica nera come la divisa indossata nel big match per lo Schio dai colori giallorossi, che sia di gialli che di rossi fa indigestione e recrimina sulla direzione di gara (non punita una testata di Gyimah a Benvegnù a inizio ripresa, tra l’altro mvp del match e autore dell’assist decisivo per Petrovic). Da dire che, se una squadra tra le potenze del girone B meritava di vincere per quanto creato, era la Virtus anche se il gol-vittoria è giunto a 0-0 che sembrava ormai messo in ghiacciaia. Schio che si fa scavalcare dai cugini altovicentini sul podio, dove però rimane in terza posizione, e dovrà tamponare le ferite da rosso (Ruviero e Simonato i “cacciati”), Virtus che sale al 2° posto e si dimostra squadra con l’acquolina in bocca da scontri diretti, il secondo deciso all’ultimo assalto, contro gli uomini di Zenorini con le lancette delle energie residue a sbattere sul chiodo nei minuti finali dopo gli sforzi extra in power play (altrui). L’1-0 va a riempire la casella della settima di campionato, con Schio chiamato a scrollarsi di dosso le scorie negative dopo due scontri diretti (persi) ospitando la Marosticense, e il Cornedo a far tappa a Longare dopo altrettanti match di cartello (vinti) tra le big del torneo. Il derby in famiglia Pilan si conclude con primo round a favore del minore dei due fratelli, Leonardo portiere, che non subisce gol. Mentre Francesco, l’attaccante, non ne segna, nonostante un paio di tiri insidiosi nel finale di gara.

Riavvolgendo il nastro di 95′ si ritorna al calcio d’inizio, con spalti gremiti da quasi 300 spettatori che è un bel vedere, tutti dirimpetto a “Caio” Clementi – il mister di casa – che assiste alla gara in “piccionaia” dietro la recinzione. Locali di dna gialloblu in tenuta blu chiaro, ospiti di cuore giallorosso in nero. La prima mezza chance della partita capita a Munarini in avvio, ma la punta ospite perde l’attimo. Ben più rimarchevole, al 5′, la palla gol per Gyimah che si presenta sulla sinistra, finta e allungo ad avvicinarsi col turbo all’area piccola per poi tirare alto sopra (di pochissimo) all’incrocio dei pali più vicino. Si va al 16′ per un tiro credibile successivo, lo sferra Amici ma la botta destrorsa finisce sul fondo. In tema di palle gol reali però il gettone va inserito al 20′, con Miloradovic che fa valore la nomea del n°9 stampato sulla schian tra dribbling e finte ma poi scarica un sinistro sporco in diagonale alto che tiene tutti col fiato sospeso, ma finisce in un sospiro di sollievo per la difesa ospiti, nulla di fatto. Smorzato il tentativo al tiro, stavolta mancino, di Gyimah, al 22′, Schio che si divincola dalla stretta di casa al 23′ su due cross tesi e salienti da destra, prima di Eberle e poi di Pilan, ma la difesa in blu sbroglia. Da segnalare la punizione mancina alta di Lovato, cursore che farò un figurone nella ripresa (34′), ma è due minuti dopo che il Cornedo avrebbe in fieri una chance importante: Miloradovic si lancia in contropiede ma Dalla Riva, n° 3 scledense, lo stoppa da ultima baluardo guadagnandosi applausi per l’intervento. Ancora Cornedo insidioso su punizione tanto potente quanto alta e centrale di Miloradovic al 38′, ma soprattutto con la rasoiata mancina di Lovato che impegna il portiere alla respinta nel cuore dell’area, in zona morta per le punte casalinghe.

Si riparte con palla al centro dopo una prima frazione in cui ai punti ha convinto di più la Virtus, con uno Schio solo a tratti ad abbozzare uno sterile predominio: fuori radar gli ultimi passaggi illuminanti, al reparto d’attacco di spessore composto dal trio Primucci-Munarini-Pilan arrivano pochi palloni giocabili, e quando arrivano vengono sprecati fin qui. La cronaca dei primi 10′ della ripresa racconta solo di sanzioni disciplinari: il giovane Ruviero, già con un giallo (discutibilissimo per la dinamica) in dote dai primi 45′, si “guadagna” il secondo sventolio in replica e il terzo di diversa cromia: Schio in dieci uomini dopo 5′ e la gara si scalda. Passano un paio di minuti, Benvegnù entra duro su Gyimah in zona laterale insieme a un compagno, il giocatore ghanese ex Carpi reagisce alla “tenaglia” di avversari con una testata fuorilegge che abbatte il n°11 ospite. La terza arbitrale interpreta “alla buona” il regolamento: niente giallo a Benvegnù, e soprattutto niente rosso automatico al migliore in campo della partita, solo ammonito. Zenorini riequilibra con raziocinio la squadra togliendo Munarini e inserendo Talin. In questa fase solo “quartini” sul tavolo delle occasioni, colpo di testa timido di Bevilacqua (11′) sul fondo, sventola fuori stadio di Dalla Riva al 14′, ancora reparto aereo di casa a svettare al 20′ ma Cervellin s’incarta e tocca male sul fondo. Proseguono le bottine & rispostine con il neoentrato Lissa Dal Prà che spara forte ma basso e centrale da fuori, agguanta Pilan jr, poi sull’altra sponda ancora spunto lodevole di Lovato in area, ma l’assiste in mezzo viene neutralizzato (27′).

Dal 30′ in poi il big match impenna: seppur con l’uomo in meno Schio prova a vincere adesso dopo unì’ora di gioco scarna di emozioni in zona gol. Pilan romba poco fuori dal limite dell’area, si porta a spasso due marcatori ma si allarga troppo prima si sferrare il destro, il tiro ne risente. A 10′ dal gon il match point per lo Schio, ma su servizio… offerto da Cornedo: “colpo di matto” di Asiamah, capitano di casa anche lui tra i migliori del match, che sparacchia un campanile alto verso la propria area, nell’imbarazzo totale della retroguardia cornedese s’inserisce Primucci che prova a inventarsi un’acrobazia di piede, toccando però ben sopra il montante e disperandosi per (l’unica) occasione capitatagli sui piedi. Ci prova anche Pilan in corsa, col sinistro, alzando troppo la mira, siamo nel momento migliore degli scledensi che però soffrono quando si bilanciano e rischiano grosso al 38′ quando Bogdanic salva la porta, e nulla potrebbe 1′ dopo quando su schema di corner ancora Bevilacqua, che non è un campanile in altezza ma rischia di far suonare le campane di Cornedo a festa, trova il tempo per colpire di crapa con la sfera che rimbalza a un palmo dalla base del palo. Squadre stremate, occasioni che fioccano, Cornedo che colleziona calci d’angolo e forza di palloni scaricati dentro qualcosa può sucvcedere, poi al 45′ ancora Bogdanic bravo e pronto su due tiri verso la porta in una manciata di secondi di Cervellin e Lovato (vedi filmato). Il recupero è ancora carne viva: Simonato nell’ennesimo tentativo di mettere una toppa compie il fallo che gli costa l’arrivederci ai compagni in spogliatoio. Li lascerà con un punticino esterno prezioso virtualmente in mano, li ritroverà a mani vuote: da una palla scodellata in are Dalla Riva di testa – proprio uno dei migliori della domenica – respinge troppo morbido, Gyimah sempre lui tira, ribattuto, sul rimpallo guizzo fi Cervellin e palla scaricata in area piccola dove Petrovic se la ride, se la gode, si fa abbracciare dal mondo in blu intorno e poi lancia bacini in tribuna.

E’ suo il graffio di sangue blu dell’1-0 che decide il partitone, con (giallo)rossi indiavolati e più della maglia neri di rabbia per l’epilogo dell’incontro.

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Omar Dal Maso