Redazionali

Il sapore antico delle salvezze conquistate all’ultima spiaggia aleggia sul Menti

E il vecchio Stadio di Via Schio torna ad essere caliente e fremente.

Il Vicenza batte il Novara segnando tre gol in una partita e in attesa delle gare di domani sera torna a riveder le stelle…

E il vecchio Stadio di Via Schio torna ad essere caliente e fremente.

Il Vicenza batte il Novara segnando tre gol in una partita e in attesa delle gare di domani sera torna a riveder le stelle…

Vicenza: Vigorito, Pucino, Adejo, Esposito, D’Elia; Signori, Gucher (77′ Rizzo), Bellomo (71′ Siega); Orlando (74′ Vita), Ebagua, Giacomelli. A disposizione: Costa, Bogdan, Urso, Bianchi, Zivkov, Cernigoi. Allenatore: Torrente

Novara: Da Costa; Lancini, Scognamiglio (71′ Di Mariano), Troest; Dickman, Cinelli, Casarini, Selasi (71′ Chajia), Calderoni; Macheda, Galabinov (75′ Lukanovic). A disposizione: Montipò, Chiosa, M. Kupisz, G. Adorjan, Koch, Nardi. Allenatore: Boscaglia

Rete: 28′ Macheda, 40′ Ebagua, 63′ Bellomo, 71′ Orlando

Arbitro: Aleandro Di Paolo della sezione di Avezzano.

Quando Macheda trova la porta alla mezzora del primo tempo sul Menti scende il gelo. La sensazione di precipitare verso una ingloriosa fine spegne entusiasmi e passioni. Ma per poco. Dalla curva e dai distinti, ma ad un certo punto anche dalla compassata Tribuna si alza l’incoraggiamento. Questa squadra è partita con un piglio diverso ed aggressivo fin dal primo minuto. E’ piaciuta la grinta e la decisione con cui i giocatori sono entrati su tutti i palloni. E’ piaciuto lo spirito-

Se Torrente (4 punti in 2 partite) ha dato un taglio diverso alla squadra lo ha fatto nell’autostima dei giocatori, nella voglia di provarci. Evidentemente con Bisoli era subentrata una sorte di rassegnazione, di fatalismo.

Il gol del Novara non ha il potere di azzerare la voglia e l’entusiasmo.  La squadra riconquista metri e rimette in campo sovrapposizioni e schemi che fanno ricordare la prima era Mariniana. Prima della fine del tempo realizziamo il gol del pareggio con Ebagua che si butta sul traversone dalla destra e con stinchi e caviglie la manda in porta.

Finisce il primo tempo in cui si è visto molto più VIcenza che Novara con tante occasioni sprecate e con il rischio di chiuderlo comunque sotto nel punteggio.

Diciamola tutta il Novara non è sembrato animato dal fuoco sacro: forse la sconfitta con il Perugia sicuramente immeritata non ha caricato la cattiveria ma ha fatto subentrare nei giocatori la sensazione di essere fuori dai giochi. La squadra ha sbagliato una serie impressionante di passaggi, Galabinov e Macheda hanno giocato di fioretto più che di spada.

Fatto sta che quando inizia il secondo tempo gli osservatori sono divisi su due sensazioni: da un lato quella di poter contare su un avversario abbastanza remissivo, dall’altro lato quella di dover contare sulle scarse forze dei nostri attaccanti con il solito Ebagua a mezzo servizio e con De Luca squalificato.

E’ invece la squadra ha l’attitudine giusta per superare anche la cronica aridità offensiva: Giacomelli commette molti errori ma si butta su tutte le palle con l’entusiasmo di un ragazzo, Orlando. partito molto scarico, si è via via risollevato e dopo aver contribuito al primo gol di Ebagua ha ritrovato la condizione di qualche tempo fa e sembra voglioso di mettersi in  luce.

Peccato che il primo sontuoso pallone lavorato da Orlando finisca sui piedi sgraziati di Signori che calcia un rigore in movimento alto sulla traversa quando sembrava più facile imbucarlo in porta.

Ma al 63′ ecco che arriva la rete della svolta. E’ ancora Orlando a liberarsi su un errato disimpegno novarese e dare la palla a Bellomo che mette tutta la rabbia che ha dentro in un tiro potente che si insacca nella porta di Da Costa.

La vibrazione si fa più forte ed accentuata ed ai tifosi più anziani tornano le emozioni di tante salvezze conquistate sul filo di lana, il Vicenza ha conquistato molti tifosi più con le sofferenze e con il senso di rivincita che con le vittorie brillanti.

Lo Stadio diventa il supporter di una squadra che comincia a crederci.  E 8′ dopo l’impresa è completata: Orlando (per il quale è pronto a bordo campo il cambio ristoratore) avanza e scaglia un proietto incredibile che si insacca per il 3-1

Per Orlando e Bellomo che escono è standing ovation da parte dello Stadio. E il ritorno di Siega rappresenta anche un importante nuovo motivo di soddisfazione vista la buona condizione e la grande determinazione con cui l’esterno s’iscrive a tabellino.

Il Novara è ormai scomparso dal campo, I nuovi entrati non cambiano una gara predestinata. Sul versante opposto Ebagua ha modo di divorarsi un gol fatto e Vita di colpire di testa mandando un pallone ghiotto nella curva Nord.

Si è fatto un bel balzo in avanti che dovrà essere supportato da qualche risultato “normale” delle concorrenti, tipo un pareggio fra Brescia e Ternana e che so una sconfitta del Trapani a Carpi.

Poi ci penserà questa squadra ritrovata a raccattare gli altri punti che servono nelle 4 partite che mancano (a Verona e a Cittadella, in casa con Ternana e Spezia).

 

 

 

Sull'Autore

Federico Formisano