Redazionali

L’arbitro della settimana, Mattia Rodighiero

Scritto da Federico Formisano

Dopo aver parlato di due arbitri donne (Gijni e Frazza) di due fratelli arbitri (i Tisocco di Schio) di un direttore di gara bassanese (Rubbo) e uno scledense (Guiotto) oggi vi parliamo di Mattia  che continua la tradizione famigliare dei Rodighiero (il padre infatti è stato il presidente delle casacche nere vicentine, oltre che direttore di gara ed assistente a ottimi livelli).

Rodighiero in terna

Rodighiero al centro con i giovani colleghi Marco Roncari e Giovanni Zanon entrambi di Vicenza

Dopo aver parlato di due arbitri donne (Gijni e Frazza) di due fratelli arbitri (i Tisocco di Schio) di un direttore di gara bassanese (Rubbo) e uno scledense (Guiotto) oggi vi parliamo di Mattia  che continua la tradizione famigliare dei Rodighiero (il padre infatti è stato il presidente delle casacche nere vicentine, oltre che direttore di gara ed assistente a ottimi livelli).

Rodighiero in terna

Rodighiero al centro con i giovani colleghi Marco Roncari e Giovanni Zanon entrambi di Vicenza

Fare l’arbitro può divenire una tradizione da trasmettere di padre in figlio: così Concetto Lo Bello, l’arbitro più famoso del secolo scorso trasmise la passione al primogenito Rosario, Romeo Paparesta la lasciò in eredità al figlio Gianluca, e più recentemente PierLuigi Pairetto e Robert Boggi hanno trasmesso il virus ai figli Luca e Pasquale. Anche nella nostra realtà vicentina è successo un caso analogo con Mattia Rodighiero che è diventato direttore di gara seguendo le tracce paterne di Piergiorgio che della sezione AIA di Vicenza è stato anche il presidente. Piergiorgio oltretutto è stato un direttore di gara molto apprezzato che ha diretto fino agli scambi interregionali e poi è passato a fare l’assistente togliendosi anche qualche bella soddisfazione.

Il figlio Mattia ha arbitrato la settimana scorsa la sua prima gara importante, la Finale di Coppa della delegazione di Vicenza fra Altair e Lugo. Un campo importante come quello di Caldogno, un pubblico numeroso e partecipe ma nessuna emozione da parte sua. Una buona direzione di gara, poche contestazioni da parte di giocatori e panchine, se si esclude uno scatto di rabbia quasi nel finale di Zavagnin del Lugo, che il giovane direttore di gara ha espulso; Zavagnin, peraltro si è subito rivolto al direttore di gara chiedendogli scusa ed imputando lo scatto alla tensione della partita..  

Rodighiero Mattia in terno

Il riconoscimento alla terna arbitrale con il giudice sportivo Rizzato, il presidente Barbiero e il presidente De Gasperi

Mattia ha iniziato a sentire parlare di cartellini gialli e rossi e di rigori concessi da piccolo e nel 2013 appena compiuta l’età minima prevista per frequentare il corso arbitri ha sposato l’attività sportiva del genitore ed iniziato a dirigere gare: la prima partita è stata una partita di giovanissimi fra Dueville e Carmenta.

Dopo essersi fatto le ossa nelle categorie giovanili in marzo del 2014 il giovane Rodighero fa l’esordio in una categoria regionale con Montecchio – Malo di Allievi Regionali e solo un paio di mesi più avanti si confronta con giocatori più vecchi di lui nella gara degli Juniores Regionali fra Longare e Azzurra Sandrigo.

Mattia Rodighiero

Mattia Rodighiero in versione “seriosa”

Mattia che oggi ha venti anni e studia all’Università dirige la sua prima partita di terza categoria a gennaio del 2015 con Monte di Malo – Stanga. E ad aprile, dopo due anni dall’inizio dell’attività è impegnato in seconda categoria nella gara fra Fara e Orsiana e la seconda categoria diventa per lui una categoria abituale.

Negli ultimi due campionati ha diretto in seconda categoria 34 gare con difficoltà crescenti (ricordiamo per esempio il quasi spareggio fra Montecchio Precalcino e Stoccareddo, Real San Zeno -Quinto, ed il derby castellano fra San Pietro e San Vitale) . E la settimana scorsa ha diretto una gara in terna, appunto la finale di cui abbiamo parlato all’inizio. Per lui non era l’esordio con i collaboratori di linea in quanto l’anno scorso è stato chiamato a dirigere anche gare di play-off e di play-out.

Evidentemente l’Associazione crede in questo ragazzo molto giovane se è vero che non sta accelerando i tempi del suo impiego. Ma noi siamo certi che se buon sangue non mente sentiremo ancora parlare del Rodighiero Junior.

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Federico Formisano