Redazionali

PLAY-OUT PROMOZIONE: si salva il Longare

Scritto da Federico Formisano

Il Longare Castegnero si impone per 2 a 0 e salva così la categoria, per l’Azzurra Sandrigo seconda retrocessione consecutiva.

Servizio di Giacomo Carollo, foto di Debora Giorio ( pubblicata la galleria fotografica)

Longare felice

 

Un anticipazione del servizio fotografico con un immagine scattata nello spogliatoio del Longare

Il Longare Castegnero si impone per 2 a 0 e salva così la categoria, per l’Azzurra Sandrigo seconda retrocessione consecutiva.

Servizio di Giacomo Carollo, foto di Debora Giorio ( pubblicata la galleria fotografica)

Longare felice

 

Un anticipazione del servizio fotografico con un immagine scattata nello spogliatoio del Longare

PROMOZIONE GIRONE B – RITORNO PLAYOUT

LONGARE CASTEGNERO – AZZURRA SANDRIGO 2-0 (2-1)

Formazioni:

LONGARE CASTEGNERO: Poletto, Camerra, Bressan, Bruttomesso, De Filippi, Lotto, Fedele (61°Essenhaji), Tadiotto, Chiarello (76°Di Felice), Baccarin, Fasolo (68°Pertile). A disposizione: Berno, Marana, Sparelli Zambon, Carlotto. All. Rosin

AZZURRA SANDRIGO: De Pretto, Boscato, Peruzzo, Pomposo (78°Erba), Pianezzola, Andreoni, Fittolani (66°Scanavin), Contro (88°Sasso), Bertolin, Maita, Carollo. A disposizione: Dal Zotto, Vitacchio, Barcaro, Franzina. All. Remonato.

ARBITRO: Umberto Crainich di Conegliano ASSISTENTI: Gilberto Laghezza di Mestre, Riccardo Cotalini di Adria

RETI: 31° Fedele (LC), 52° Chiarello (LC)

AMMONITI: Tadiotto (LC); Contro, Andreoni, Peruzzo, Maita (AS)

ESPULSO: Lotto (LC) al 65° per fallo da ultimo uomo

NOTE: Pomeriggio molto caldo Terreno di gioco in ottime condizioni Spettatori : 500 circa Recupero: 1°t 1 minuti, 2°t 4 minuti Angoli: 6 (LC), 6 (AS)

Cronaca:

I play off sono appendici di campionato cariche di tensione e di speranza, 180 minuti in cui ci si gioca non solo l’intera stagione, ma, per certi versi, anche il futuro della società e dell’intero movimento del pallone nelle singole realtà di paese.

Dev’essere stato questo il messaggio che il presidente Prosdocimi ed il vice Cabrellon hanno cercato di far passare ai loro ragazzi, e vista la grinta messa in campo oggi, il significato è stato chiaramente recepito.

Giornata molto calda, con il terreno di gioco in ottime condizioni e la tribuna piena di tifosi e vip del calcio dilettantistico locale (tra gli altri Bottazzi, Marcolongo, Di Stefano, Rigo, Casarotto, Massignani, solo per citarne qualcuno) per seguire un match con posta in palio altissima.

Rosin, che non può contare su De Toni squalificato, si affida al classe 2000 Bressan e lo fa esordire titolare sulla fascia sinistra della difesa (per il giovane ragazzo delle giovanili una prova eccellente) mentre il resto della formazione è come nelle previsioni.

Remonato lascia in panchina Erba e anche l’autore del gol di domenica scorsa, Scanavin, puntando sulla velocità di Maita e sulla fisicità di Bertolin e Carollo.

Pronti via, e l’Azzurra sembra essere più in forma; nel giro di due minuti infatti si fa vedere dalle parti di Poletto dapprima con una difficilissima girata al volo di Bertolin, successivamente con una combinazione Carollo-Maita, il cui tiro viene parato dal n°1 gialloverde.

Col passare dei minuti esce allo scoperto anche la formazione di casa collezionando qualche corner.

A metà della prima frazione pausa acqua per tutti e poco dopo ancora ospiti pericolosi con un’azione manovrata partita dalla fascia destra con Bertolin che apre per Fittolani, sul cui cross rasoterra dapprima Carollo va a vuoto e poi Maita, arrivato di gran carriera all’altezza del secondo palo, trova pronto Poletto.

“Gol fallito, gol subito” direbbero gli amanti dei proverbi, e così è: passano poco più di 5 minuti ed i padroni di casa passano. Gran botta da fuori di Tadiotto, pallone che passa attraverso una selva di gambe, De Pretto riesce a respingere allungandosi sulla sua sinistra ma arriva Fedele che insacca il tap-in.

Allo scadere del minuto di recupero azione personale di Bertolin che riceve palla sulla destra, si accentra superando tre avversari e calcia sul secondo palo, bravo Poletto a deviare in corner.

La ripresa inizia nel segno del Longare Castegnero, che dopo una girata di testa di Chiarello finita alta, mette a segno il gol che vale la salvezza; punizione poco fuori il limite dell’area, schema eseguito alla perfezione con Fasolo che tocca corto per Baccarin, a sua volta libera per Chiarello il quale non ha pietà di De Pretto e lo infila di potenza, 2 a 0.

La partita si scalda e si accendono ancor di più gli animi in campo, con parecchio nervosismo da entrambe le parti e interventi duri ma mai oltre il limite.

L’Azzurra Sandrigo alza il baricentro e il Longare Castegnero spesso e volentieri è tutto nella propria metà campo, a maggior ragione dopo l’espulsione di Lotto, reo di aver atterrato Maita lanciato a rete.

Superiorità numerica che si trasforma in superiorità di gioco e possesso palla, ma non in azioni da gol nitide per gli avanti sandricensi.

Passano i minuti, i mister effettuano tutti i cambi a loro disposizione e le panchine sono in fibrillazione.

L’Azzurra Sandrigo, che ha disposto 4 giocatori sulla linea d’attacco, non molla e a 5 minuti dallo scadere colpisce un clamoroso palo con Maita.

Il Longare dal canto suo è bravo a contenere gli avversari cercando di ripartire in contropiede, due ottime occasioni con Essenhaji e Tadiotto che potrebbero valere il gol della tranquillità non vengono però sfruttate al meglio.

Poco importa, perché dopo 4 minuti di recupero, il sig. Crainich di Conegliano fischia la fine dell’incontro, decretando la salvezza per i locali e l’amara retrocessione per la formazione di Sandrigo.

A fine gara, dopo i doverosi festeggiamenti, abbiamo sentito l’allenatore ed il vice-presidente del Longare Castegnero.

Marco Rosin, allenatore

Mister, la sua squadra partiva da sfavorita, sia per la classifica finale del campionato, che per la gara d’andata. Oggi però avete sfoderato una prestazione notevole, visto anche il gran caldo

“Si, non era facile ma penso che alla fine, alla luce delle due gare, abbiamo meritato la salvezza, perché abbiamo creato qualcosa in più degli avversari, soprattutto all’andata. Oggi siamo stati determinati e concreti, non abbiamo avuto tantissime occasioni ma siamo riusciti a fare due gol.”

Dopo l’espulsione di Lotto, ha temuto il ritorno dell’Azzurra Sandrigo, e di non riuscire a portare a casa il risultato?

“Nonostante l’inferiorità numerica abbiamo reagito bene, siamo stati bravi a chiuderci e a contenere gli avversari, a loro sarebbe bastato un gol e invece siamo stati bravi. Devo fare, su tutti, un grande applauso a Bressan, un ragazzo del 2000 che gioca nella formazione allievi. Ce la siamo meritata tutta la salvezza.”

Lei è subentrato a stagione in corso, e a mercato finito, questo risultato può essere un punto di partenza per la prossima stagione?

“Non lo so, non so che idee abbia la società, adesso l’obiettivo era salvarsi, ci sarà tempo per parlare anche della prossima stagione. La società è sana, l’ambiente tranquillo, si, ci sono i presupposti per far si che questo sia un nuovo punto da cui proseguire.”

Matteo Cabrellon, vice presidente

Stagione tribolata…

“Molto, stagione complicata, parole giuste. A fine febbraio, dopo la vittoria con il Summania credevamo un po’ tutti di essere salvi, e invece…abbiamo sofferto fino alla fine, più di una partita l’abbiamo persa malamente e ci siamo ritrovati a disputare i playoff.

L’importante era mantenere la categoria, per la società, per i ragazzi del settore giovanile. Ho chiesto ai ragazzi della prima squadra l’anima, di dare tutto in queste partite.

All’andata non siamo stati favoriti dal punteggio, avremmo meritato di più. Oggi abbiamo sfoderato una gran prestazione, nonostante l’inferiorità numerica”

Ora che la categoria è stata mantenuta, lo sguardo immagino sia già rivolto al futuro

“E’ prematuro parlarne, di sicuro posso dire che in accordo con il presidente Prosdocimi stiamo cercando una figura di riferimento per il ruolo di Direttore Sportivo, che avrà il compito di allestire la rosa per la prossima stagione”

Giacomo Carollo

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Federico Formisano