Si è giocato stasera il recupero fra Badia Calavena e Motta del girone A di terza categoria vinto dai veronesi con il punteggio di 2-1
Badia Calavena – Motta 2-1 10′ Merzi (B), 42′ Rizzin (B) 60′ Rossato (M)
Badia Calavena: Palletti, Cristaldo, Aprili, Merzi, Petangelo, Cisamolo, Festini, Busti (Todeschini dal 60), RIzzin, Dal Bosco, Battisti. A disposizione: Tomba, Castagna, Ruffo, Dal Bosco D: Merlin, Peloso Allenatore Corradini
Motta: Zonta, De Forni, Magaraggia (Bellotto dal 30), Tomassini,Canilli (Bruzzo dal 30′), Bernardinello, Noris Chiorda, Rossato, Saky, Rigon, Boadu; A disposizione: Cunico, Chiesa, Oduro, Perini. Allenatore Fossato
Arbitro Merlo Alessandro
E’ la prima sconfitta in campionato per il Motta che rimane al secondo posto ma con una gara in più del Giovane Santo Stefano che la precede in classifica e due gare in più del Gazzolo che segue ad un punto. Il Badia Calavena con una gara ancora da recuperare raggiunge il Boca al 4 posto. Nei primi 5 posti che valgono per i play-off ci sono 4 veronesi il che la dice lunga sulla forza delle squadre scaligere.
E’ il presidente del Motta Ceccato ad accendere la polemica con le sue dichiarazioni : “Ho capito – scrive Ceccato sul gruppo Whatsapp – che cos’è la sudditanza psicologica. Il Motta gioca a calcio, il Badia a calci e dopo mezzora il Motta deve già rinunciare a pedine importanti come Magaraggia e Canilli, colpiti duro. Comunque il Motta finisce a testa alta con la convinizione di aver fatto una grande prestazione”
La replica è affidata al dirigente del Badia Calavena, Igor Zocca ” Putroppo mi duole diere che abbiamo visto una squadra che non sa perdere. Comunque bella partita anche se era il Motta che doveva restare in dieci dopo 20 minuti. Poco edificante anche la provazione dei giocatori del Motta a fine partita. Altro che sudditanza. Comunque in bocca al lupo per il proseguio del campionato.
Ceccato chiude l’incidente ricambiando comunque l’in bocca al lupo agli avversari per la rimanente parte del campionato.
Speriamo che sia veramente così e che il dopo gara burrascoso abbia magari fatto volare qualche parola di troppo.
