Redazionali

VIcenza inguaiato !!

Scritto da Federico Formisano

Piovono fischi sui giocatori del Vicenza e non si può non dare ragione ad un pubblico esausto e afflitto da queste prestazioni.

Piovono fischi sui giocatori del Vicenza e non si può non dare ragione ad un pubblico esausto e afflitto da queste prestazioni.

E le pagelle le prendiamo a prestito da Alberto Belloni

Vicenza: Vigorito; Pucino, Adejo, Esposito, Bianchi; Rizzo (Bellomo dal 56′), Urso (Cernigoi dal 82′), Signori; Vita (Orlando dal 56′), Ebagua, Giacomelli. A disposizione: Amelia, D’Elia, Doumbia, Cuppone, Zaccardo, Zivkov. Allenatore: Bisoli

Pro Vercelli: Provedel; Legati, Bani, Luperto; Berra (Germano dal 73′), Palazzi, Vives, Altobelli, Eguelfi; Aramu ( Nardini dal 84′), Bianchi (Comi dal 42′).
A disposizione: Zaccagno, Morra, Konate, Starita, Castiglia, Osei. Allenatore: Longo

Rete: 59 Comi

Arbitro: Nasca della sezione di Bari.

La classifica stasera vede nella parte bassa Ascoli a 40, Cesena a 39, Brescia e Trapani a 38, Vicenza a 37, Ternana a 36 e più indietro le penalizzate Pisa a 32 e Latina a 31. Si devono ancora giocare Pisa –  Avellino e Cesena – Spezia.

La situazione non è compromessa ma con l’attuale trend del Vicenza non c’è da farsi soverchie illusioni: nel girone di ritorno abbiamo vinto a Latina dopo aver subito la pressione avversaria nel primo tempo e con il Brescia quando perdevamo uno a zero fino a pochi minuti dalla fine. Poi qualche punticino raccattato qua è là e la sensazione di una squadra che non riesce assolutamente ad incidere. Nella gara odierna il Vicenza ha inquadrato la porta quattro volte con conclusioni non trascendentali di Pucino, Urso, Signori e Giacomelli. Gli attaccanti non hanno praticamente mai tirato in porta. Così è chiaro non si va da nessuna parte.

Bisoli aveva deciso di schierare Zaccardo ma in fase di riscaldamento l’ex nazionale ha accusato un risentimento e il mister lo ha sostituito con Bianchi. Ancora in mattinata la decisione di non azzardare De Luca che a differenza di Zaccardo non va nemmeno in panchina.

Quindi difesa a quattro, centrocampo tosto con mazzolatori come Rizzo, Urso e Signori, Vita e Giacomelli esterni con Ebagua punta.

Pro Vercelli con difesa a tre, centrocampo predominante nel numero e Aramu e Bianchi di punta. La curiosità di vedere all’opera Rolando Bianchi con la casacca bianca dei piemontesi dura 42′ nei quali l’ex torinese appare e scompare senza lasciare grandi rimpianti.

Il primo tempo del Vicenza è velleitario ma almeno qualche conclusione dalle parti di Provedel arriva.

Nel secondo tempo dopo 14′ di nulla prendiamo un gol evitabilissimo per errore di un Vigorito non certo in condizione. Comi raccoglie la respinta e spara in porta

E’ a questo punto che il Vicenza mostra il peggio di sè, dimostrando di essere incapace di articolare un attacco a difesa avversaria schierata. L’ingresso di Bellomo e Orlando appare insignificante nell’economia della partita, anzi, E far entrare Cernigoi al posto di Urso a dieci dalla fine appare come la mossa di un condannato all’inedia.

Non ci siamo. A poche giornate dalla fine avere tra le punte attaccanti da due gol a stagione appare come un segno inequivocabile di resa.. Speriamo di raccattare qualche punto in trasferta da qualche squadra che non ha ancora obiettivi da centrare. Ma le ultime tre trasferte di porteranno a Benevento, Verona e Cittadella contro squadre lanciate nella volata finale per campionato e play-off. in casa dovremo giocare con Novara, Ternana e Spezia con piemontesi e liguri che non possono perdere punti nella corsa ai play-off e Ternana nostra avversaria diretta.

Pagelle di Alberto Belloni ( da Facebook) foto di Federico Formisano

VIGORITO 4: disoccupato nella prima parte della gara, si esibisce solo in un plastico volo al 44’. In realtà per 94’ gli arriva un solo tiro degno di questo nome e lui riesce a cantarlo, condannando i suoi alla sconfitta.

PUCINO 5: la sua fascia è bloccata e lui trova difficoltà a spingere. Ci prova ogni tanto ma dal suo piede non partono cross importanti e anche la sua fama di terzino goleador viene meno. Inoltre è proprio lui che perde a centrocampo il pallone decisivo per lo 0-1.

ESPOSITO 6,5: fa temere per la sua integrità fisica quando lamenta un guaio alla gamba destra, ma poi riprende gagliardamente il suo posto, annullando Bianchi. Alta la sua zuccata al 31’. In occasione del gol toccherebbe lui andare a chiudere sull’avanzante Eguelfi, invece lo lasciano andare al tiro e di lì la frittata del portiere.

ADEJO 6: l’attacco vercellese non morde più di tanto e per il nostro nigeriano è ordinaria amministrazione. Ci prova di testa su corner al 14’. Nel secondo tempo si spinge in avanti sulle innumerevoli palle da fermo, senza cavare un ragno dal buco.

Adejo

Adejo

BIANCHI 6,5: inizialmente in difficoltà sulle palle aeree tra Palazzi e Aramu, prende via via tono e finisce in crescendo la prima frazione di gioco. Effettua qualche buona giocata anche nel secondo tempo, risultando alla fine uno dei meno peggio tra i biancorossi.

URSO 5: molto meno lucido del solito. Nel primo tempo prova un buon tiro da fuori al 27’. Anche lui nel complesso è sovrastato dalla maggiore dinamicità del centrocampo bianconeri, andando a spegnersi nel finale. Stavolta non gli riesce di cantare e portare la croce.

Urso con lAscoli

Urso

RIZZO 5: corre molto, quasi mai con costrutto. Bello il suo cross per Signori. Bisoli lo cambia andando in cerca di maggior fosforo, ma cambiando gli ingredienti la minestra resta quasi la stessa. Riappare il nervosismo di inizio stagione.

Rizzo

Rizzo

SIGNORI 6,5: il più convincente del centrocampo iberico. Sbaglia però un gol clamoroso al 26’ quando arriva tutto libero a battere al volo davanti a Provedel ma cicca l’impatto. Alla fine è quello che meglio regge in confronto con i centrocampisti avversari e va per due volte pericolosamente al tiro a cavallo tra il 70’ e il 71’.

VITA 4: peggio del peggio espresso nelle ultime gare. Costella la sua gara con un numero imprecisato di errori nelle chiusure e soprattutto nei passaggi, risultando persino imbarazzante da guardare. Il mister, che pur lo tiene in grande considerazione, è costretto mestamente a cambiarlo in corso d’opera.

GIACOMELLI 5: sulla fascia sinistra appena un po’ meglio che dall’altra parte. Sul piano dell’impegno, tanto di cappello. Quanto alla produttività offensiva, per lo più sbatte contro Legati & C., senza mai trovare un guizzo decisivo.

EBAGUA 5: stavolta nemmeno il cuore basta per cavare dalla partita qualche sprazzo interessante. Gli capitano pochi palloni e quei pochi li perde di fronte alla batteria di marcantoni di Longo. E’ chiaro che se manca il suo apporto in zona gol, questo Vicenza può solo fare il solletico agli avversari.

ORLANDO 4,5: il golden boy attualmente è solo di latta. Entra con la squadra imbambolata ma si adegua velocemente al grigiore generale, senza mai fare superiorità numerica nell’uno contro uno. Lo specchio del suo momento è il tiraccio fuori dallo stadio al 77’.

BELLOMO 5: il mister lo chiama in campo per dare raziocinio al Vicenza ma il barese non accende mai la luce e alla fine contribuisce alla sensazione di impotenza generale con la quale i biancorossi chiudono la prestazione odierna.

CERNIGOI s.v: entra a tavola già sparecchiata e non può far nulla per cambiare la situazione.

Cernigoi

Cernigoi

BISOLI 5: stavolta la sconfitta passa anche per le sue scelte. Gli viene a mancare De Luca, è vero, ma decide di mettere in campo una squadra muscolare, rinunciando alle pedine più talentuose. Tuttavia è proprio sul piano fisico che i suoi perdono la partita, visto che le doti atletiche della Pro fanno la differenza. Poteva finire 0-0 senza la topica di Vigorito, ma poco avrebbe cambiato nel giudizio su una gara importantissima nella quale il Lane ha corso senza costrutto e si è fatto mettere abbondantemente sotto sul piano atletico. Personalmente non sono tra quelli che chiedono la testa del mister, ma è chiaro che col materiale umano che ha a disposizione, franco infermeria, salvare la squadra dalla Terza Serie diventa quasi una mission impossible. E ci vuole qualche trovata geniale che oggi, francamente, pare la fantascienza di Asimov. Resterà a lui la panchina? Dai rumors propenderei per il Lerda bis, ma sentiremo in serata.

Sull'Autore

Federico Formisano