Il risultato poteva essere più largo ma i ragazzi di Quinto si fanno comunque apprezzare.
Servizio e foto di Federico Formisano
Atletico VI Est – Trissino 1-3 Petrovic al 20′ Guiotto al 50′ Cazzola al 60′ Stasik al 80′
Atletico Vi Est: Cecchetto, Galles, Liotto, Nogara, Salvò, De Buono, Bance, Pozzato, Corato, Stasik, Farisato. Allenatore: Quinto
Trissino: Refosco, Bruttomesso, Nicoletti, Rinfieri, Okechykwu (Diquigiovanni dal 75’), Bertoldo, Zordan (Kokona dal 46’), Farinello, Guiotto, Cazzola, Petrovic (Cenzato dal 62’) ; A disposizione: Chilese, Jotic, Santagiuliana, Rancan. Allenatore: Taccardi.
Arbitro Jacopo Spresian di Treviso
Note: campo in pessime condizioni irregolare in più punti. Spettatori trenta circa con ampia presenza di pubblico trissinese.
La situazione dell’Atletico è nota. E non vale la pena di infierire. Ma questi undici giocatori undici e i signori Quinto (allenatore) e Bonaldo (vice allenatore/dirigente accompagnatore/massaggiatore) meritano un convinto applauso.
Se la stagione sarà completata il merito dovrà iscriversi a loro che si allenano in condizioni difficili, sono sempre pronti a giocare, vanno in campo anche sapendo di non aver la possibilità di chiedere un cambio, si allenano ancora con costanza e nei limiti del possibile con allegria.
Persi per strada i vari Niang, Magrin, Calcara, Tomasi, infortunati Sitziu (oggi nel ruolo di guardialinee), Gaspari, Crippa,e tanti altri oggi quando ha fatto l’appello il mister ha potuto contare su undici giocatori di numero.
Ma in campo questi giovanotti con l’età media di 20 anni (Nicholas Galles il più giovane è del 1999) si sono battuti con coraggio ed il Trissino dei vari Guiotto, Farinello e Petrovic ha impiegato 20’ ad andare in gol.
Certo non c’è stata partita con Cecchetto pronto a parare conclusioni che sembravano impossibili e con gli attaccanti del Trissino capaci di mangiarsi gol fatti. E quando non ci arriva il portiere ci pensa De Buono a respingere sulla linea di porta. Il primo gol di Petrovic è arrivato al 20’ ed il primo tempo si è concluso sull’ 1-0 a dimostrazione che i ragazzi di Quinto si sono difesi con ordine e buona applicazione.
Ad inizio ripresa Taccardi cambia la disposizione tattica dei suoi, inserendo il giovanissimo Kokona, classe 2000 per Zordan, mandando Okechucwu ad appoggiare l’azione degli avanti dalla fascia destra ed avanzando Farinello a ridosso di Guiotto e Petrovic. Lo schema tutt’avanti da i suoi frutti immediati con il gol di Guiotto e gli incredibili errori sottomisura dello stesso Guiotto e di Petrovic.
Poi ci mette del suo anche il direttore di gara Spresian di Treviso espellendo Galles per un fallo da ultimo uomo abbastanza dubbio e la susseguente punizione viene trasformata da Cazzola con una conclusione di rara bellezza. Per l’Atletico si spegne la luce, visto che Quinto non ha uomini in panca per rimediare all’allontanamento di un difensore. Il Trissino potrebbe dilagare ma invece sembra arrestarsi per rifiatare. E Salvò e c. si portano in avanti e approfittando di un errore in disimpegno segnano il gol della bandiera con Stasik. E’ una rete che fa morale e che regala un sorriso ad un gruppo modesto ma bravissimo.
Peter Taccardi a fine gara “ Dovevamo vincere e ci siamo riusciti abbastanza agevolmente, nonostante un campo che non permette di giocare come siamo abituati. Nel primo tempo abbiamo cercato di attuare il nostro gioco palla a terra, ma erano più i rischi che le soluzione effettivamente create. Tra il primo ed il secondo tempo ho effettuato alcune variazioni tattiche che ci hanno permesso di essere più convincenti ed efficaci. Potevamo fare dieci gol ed il mio rammarico è proprio quello: di non essere stati sufficientemente “ cattivi “ anche a risultato acquisito. Mi dispiace anche per il gol subito frutto di un nostro calo di tensione che paghiamo sempre. Ora finalmente non ci sono più recuperi e la classifica ci vede avanti di due lunghezze. Ora sta a noi dimostrare il nostro valore, non ci sono più alibi !!”
Dopo i risultati odierni il Trissino ha 44 punti, il Sarcedo 42, il Marola 41, ed il Monteviale ed il Tezze 40. Certo l’equilibrio continuerà a caratterizzare questo raggruppamento fino alla fine.