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Pronostico rispettato Vicenza battuto a Frosinone

Nessuno si faceva illusioni di fare risultato a Frosinone. Nella prima mezzora di gioco  i biancorossi hanno tenuto il campo più che dignitosamente. Poi la maggior caratura tecnica dei ciociari  ha fatto la differenza

Nessuno si faceva illusioni di fare risultato a Frosinone. Nella prima mezzora di gioco  i biancorossi hanno tenuto il campo più che dignitosamente. Poi la maggior caratura tecnica dei ciociari  ha fatto la differenza

Le pagelle di Alberto Belloni

Frosinone: Bardi, Russo, Ariaudo, Krajnc; Fiamozzi, Sammarco (Frara dal 88′), Maiello, Soddimo (Gori dal 70′), Mazzotta; Ciofani, Dionisi (Mokolu dal 83). A disp. Zappino, Crivello, , Mamic, Kragl, Volpe, Pryyma, All. Marino

Vicenza : Amelia; Zaccardo, Adejo, Esposito, Pucino, Urso, Gucher, Signori (Ebagua dal 70′), Vita,  Giacomelli (Bellomo dal 60′), De Luca (Cernigoi dal 80′). A disp. Vigorito, Bogdan, Bianchi, Zivkov, Doumbia, Perfection. All. Bisoli

Arbitro: Saia di Palemo.

Bisoli è obbligato a rimescolare le carte un’altra volta per infortuni e squalifiche ma almeno stavolta può mettere in campo una squadra abbastanza attrezzata con una panchina che gli offre varie opportunità di scelta. Il mister bianocorosso aveva lavorato tutta la settimana su una squadra ben coperta in difesa con Zaccardo, Esposito ed Adejo centrali, con Pucino e Vita sulle fasce laterali con un centrocampo ben articolato su Urso,l’applaudito Gucher e Signori e con De Luca e Giacomelli, riportato dopo molto tempo in posizione centrale, con i due pronti a duettare con la palla a terra.

Marino schiera il Frosinone, reduce da tre partite senza vittoria con Ciofani e Dionisi di punta con Soddimo in rifinitura e Sammarco in regia.

La partenza vede il Vicenza, privo di complessi nei confronti dei laziali, impostare trame veloci che creano qualche difficoltà alla difesa della squadra di casa.

Il Frosinone appare impacciato nelle ripartenze con Ciofani e Dionisi incapaci di superare l’attenta guardia di Esposito, Adejo e Zaccardo. Ma nel calcio si sa la differenza la fanno gli attaccanti in grado di risolvere anche una gara bloccata e così succede anche oggi con Dionisi che trova fuori dal cappello al cilindro un gol su calcio di punizione con una battuta raso terra che lascia di sale il povero Amelia.

La rete sblocca il Frosinone che si rende pericoloso in alcuni contropiede con Dionisi e Soddimo che vengono però fermati dai difensori.  Un brivido biancorossi scorre al 40′ quando il solito Dionisi calcia di pochissimo a lato con Amelia immobile.

La reazione del Vicenza è in due conclusioni di Urso da fuori area parate in due tempi da Bardi: sulla prima respinta Zaccardo è finito in fuorigioco, sulla seconda Esposito e Krajnc finiscono con il contrastarsi con forza ed entrambi terminano a terra doloranti.

Il tempo si conclude con il Vicenza sotto, ma con l’impressione di aver tenuto testa ai più blasonati avversari.

Nella ripresa il Vicenza accenna ad attaccare ma i pericoli portati alla porta di Bardi sono limitati. Una squadra costruita per contrastare ed agire in contropiede fa fatica ad attaccare per cercare di rimontare: davanti c’è la buona volontà di De Luca e Giacomelli ma contro difensori ben piantati come Russo e Ariaudo è difficile passare.

Al 15′ Bisoli prova a dare la prima scossa alla squadra inserendo Bellomo al posto di Giacomelli. Successivamente proverà anche con l’attacco alto inserendo Ebagua e poi anche Cernigoi, con Bellomo rifinitore. 

Ma tutti i tentativi del mister cadono nel vuoto mentre il Frosinone costruisce alcune buone opportunità in contropiede: su una di questa Dionisi raccoglie un passaggio filtrante e realizza il gol del 2-0

La doccia fredda arriva con il terzo gol realizzato sempre da Dionisi vera spina nel fianco della difesa biancorossa.

Nel finale con il Frosinone finalmente appagato il Vicenza trova la rete della bandiera su calcio di rigore trasformato da Pucino capocannoniere del Vicenza.  Cernigoi viene atterrato al limite dell’area l’arbitro concede la punizione dal limite che Bellomo calcia bene ma un giocatore in barriera devia con il braccio e l’arbitro concede il penalty.

In classifica la situazione non è cambiata di molto: Ha perso il Cesena con la Salernitana e le altre hanno tutte pareggiato Pro Vercelli, Pisa, Latina, Brescia. Ha vinto il Trapani e con largo margine sul Bari ma è ancora indietro di quattro punti rispetto al Vicenza anche se i siciliani hanno recuperato nelle ultime giornate e stanno risalendo in classifica.

Da Facebook ecco le pagelle di Alberto Belloni
AMELIA 5: il mio amico Gianni Ragazzi mi spiegherà di sicuro che la punizione dell’1-0 era imparabile, ma io vi racconto lo stesso la papera dell’ex nazionale, il quale guarda arrivare il missile da 35 metri come se il caso non fosse suo. Metteteci un grave errore di piede al 20’ e la figura da gatto di piombo sul tiro a girare di Ciofani al 42’ (uscito di un nulla). Al suo attivo, invece due belle parate nella ripresa, soprattutto quella su Fiamozzi al 72’. Troppo poco, comunque, per meritare la sufficienza.
ZACCARDO 6: un’altra buona gara, fatta di attenzione e giocate interessanti. Provvidenziale il suo salvataggio al 27’ sul tacco di Ciofani a servire Dionigi. Nel secondo tempo, per età e per stanchezza, non è l’uomo adatto ad opporsi al micidiale contropiede dei gialloblù: Dionigi infatti se lo fuma in velocità, in modo quasi imbarazzante.
ADEJO 7: partita quasi perfetta, ricca di chiusure provvidenziali su una coppia di attacco che è probabilmente la migliore della Cadetteria. Ha forse qualche colpa sulla seconda marcatura, frutto però anche di un rimpallo favorevole. Per il resto, chapeau!
ESPOSITO 6,5: anche per l’altro centrale note molto confortanti. La prova era difficilissima contro clienti scomodissimi. Ottimo l’intervento che stoppa Ciofani al 60’. Nel corso dell’incontro prova anche a farsi vivo in avanti, ma non è fortunato.
PUCINO 5,5: anche qui mi toccherà scontrarmi con un amico, stavolta Daniele Scaramella di “biancorossi.net”, ma mi rimane l’impressione che l’ex Chievo sia uno dei più prestigiosi “passatori all’indietro” della storia del Lane (quasi alla pari col mitico Brivio). Sulla sua fascia Maiello vince largamente il duello e il Frosinone va che è un piacere. Rischia un clamoroso autogol al 62’ cercando di anticipare Mazzotta. Mezzo punto in più per aver segnato dagli 11 metri.
GUCHER 6,5: un primo tempo in gran spolvero, giusto per farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi. Dopo il riposo cala di ritmo e perde lucidità, come all’85’ quando va ad intralciare in area la botta a colpo sicuro di Vita. Nel complesso, tuttavia, fa la sua figura e dimostra di essere in crescita.
SIGNORI 6,5: porta su un sacco di palloni e si sfianca in un pressing che mette sovente in difficoltà la costruzione del gioco di Marino. Ha sui piedi, al 22’ una ripartenza che potrebbe fare davvero male agli avversari, ma servirebbe un passo da centometrista che lui non ha e così lo recuperano. Esce al 65’ e il Vicenza non ne trae certo beneficio.
URSO 7: una gara davvero eccellente, nella quale onora la sua fascia da capitano, rendendosi utile in interdizione senza mai rinunciare a supportare le ripartenze con corsa, geometria e coraggio. Stupendo il suo assist per De Luca al 25’ e molto bello il tiro del 45’. Dimostra di avere birra fino al 93’. Unico neo, il brutto errore in area al 76’.
VITA 6,5: ecco un altro che esce avendo fatto la sua porca figura. Sempre pronto a retrocedere sulla sua fascia (sulla quale il Frosinone fa molto più fatica che dall’altra parte) non disdegna mai, finché il fiato lo regge, di proporsi nelle folate in avanti dei biancorossi. Un unico errore evidente il pallone perso al 62’.
GIACOMELLI 5,5: sbatte troppo spesso sul suo avversario diretto, evidenziando ancora una volta di poter migliorare nell’uno contro uno. Buono il suo inserimento al 7’, concluso però con un tiro che è una ciofeca. Bel recupero di palla in area frusinate al 31’ che però poi non sfrutta. Sul finale una ghiotta occasione sulla quale però è già stato segnalato l’off side.
DE LUCA 5: così, abbandonato a sé stesso tra i due marcantoni della difesa, perde tre quarti del suo potenziale. Lo cercano poco con palla a terra e quando lo fanno la Zanzara si fa spiaccicare sul muro. Al suo attivo, appena un tiro da posizione defilata al 25’ e un tentativo senza troppe pretese al 42’. La palla buona gli toccherebbe sul tocco delizioso di Urso, ma non trova il guizzo vincente. L’idea è che vedremo il vero De Luca non appena ci sarà a disposizione il vero Ebagua.
BELLOMO 5,5: Bisoli lo inserisce per rincorrere il pareggio con il modulo 3/4/2/1. L’estroso centrocampista barese, invece, attraversa il suo spezzone di gara senza nemmeno un acuto. Da dimenticare la punizione che scocca al 77’. Gli resta solo la soddisfazione che il rigore della bandiera scaturisce da un suo tiro.
EBAGUA 5,5: il voto può sembrare ingeneroso, viste le condizioni fisiche del nostro cannoniere, perseguitato dalla pubalgia. Che abbia ancora dolore, nonostante le cure, lo si intuisce quando corre con una falcata che non è né morbida né sciolta. Applausi convinti per l’abnegazione, ma il contributo in campo, così, è minimale.
CERNIGOI 5,5: il suo ingresso non migliora certo la pericolosità dell’attacco berico, ma la buona notizia è che il ragazzo appare recuperato sul piano fisico. E Dio sa quanto il Vicenza avrà bisogno di qualche bocca da fuoco in più, magari in grado di far paura agli avversari. Diamogli fiducia…
BISOLI 6,5: il mister vince nettamente la sua gara personale con Marino, perché nell’economia complessiva dell’incontro è il Vicenza a farsi apprezzare di più, come trame e come disposizione sul terreno. Soprattutto i tre a centrocampo rendono la vita difficilissima ai padroni di casa. Quando fa uscire Signori, i suoi si disuniscono e offrono troppi spazi ad una formazione che dalla cintola in su è micidiale. Tuttavia, se il Vicenza giocherà ancora come ha fatto nella prima ora a Frosinone, la salvezza non dovrebbe essere un obiettivo irraggiungibile.

Sull'Autore

Federico Formisano