MAGGIO 2024 IL TRIONFO,
MAGGIO 2025 IL CAPOLAVORO.
Era l’ottobre 2022 quando reduce dalla vittoria in campionato con il suo San Martino Buon Albergo ( ora Chievo Verona) sbarcava in serie D, poi la chiamata in quel di Chiampo al posto di Rezzadore con il play-off perso a Marostica, poi la riconferma nel 2023-24 sempre a Chiampo con la grande rimonta e vittoria del campionato sempre sulla Marosticense all’ultimo respiro con l’approdo in Eccellenza….un trionfo. Ora richiamato a salvare la scialuppa in un mare in tempesta nel febbraio di quest’anno al posto di Bernardi, a poche partite dalla fine il grande Alberto compie un capolavoro assoluto salvando la squadra nella doppia sfida con il Longare.

Alberto Baù festeggia con i suoi giocatori la vittoria (foto Fornezza)
Diamo il nome ad ogni cosa, questa qui si chiama Alberto, mai banale, mai scontato, veronese 45 anni, in passato una lunghissima esperienza con le più prestigiose squadre di quelle parti come Villafranca, Sona, Legnago, Virtus B.V…..diamo un nome ad ogni cosa, Alberto per il suo carisma e grande competenza calcistica, un trascinatore…..poi ovvio che ci mettiamo squadra, società, staff….ma il vero nome è quello suo, Alberto Baù, un rivoluzionario, con in tasca il patentino UEFA A preso a Coverciano insieme ai grandi del calcio, si chiama Alberto quello di sempre, con voce rilassata e viso sorridente ci parla del finale di stagione.
Maggio 2024 vittoria in campionato con una rimonta pazzesca sulla Marosticense un trionfo e poi….
“ Poi la società ha fatto le sue scelte come credo sia giusto, ho rispettato le decisioni dei vertici di cambiare allenatore e mi sono tuffato nel mio lavoro e nello studio per il patentino a Coverciano, seguendo e aggiornandomi sempre, di questo vado orgoglioso, mi è servito alla grande. Quella squadra che ha vinto il campionato di Promozione aveva doti morali di grande livello, con un bomber ( Cavaliere ) di assoluto talento.
Maggio 2025 credo sia un capolavoloro quello che hai fatto in questo finale!.
“ Il nostro è stato un percorso meraviglioso, con un gruppo di lavoro competente come il preparatore Candia e l’allenatore dei portieri Menini e di Artuso che di calcio ne hanno visto e masticato molto. Siamo partiti da sconosciuti, ma dopo una settimana avevamo le idee chiare su cosa fare. La salvezza ci ripaga di tanto lavoro, ma devo dire anche di tanto divertimento, quasi un peccato che sia finita, perchè avevamo ancora tanta energia da spendere.”

Baù e Moresco
Qualche ricetta esiste, hai vinto tanto, in tutte le categorie, hai cambiato anche molti ruoli dei giocatori!
“ In primis abbiamo lavorato sull’aspetto fisico, la gamba, la forza, la categoria lo pretende, a febbraio dicevo ai ragazzi che per noi ora è come ad agosto, lavoro atletico per costruire forza e velocità. Poi l’aspetto mentale era molto alto, grandissima convinzione nel sentirsi forti, quasi invincibili, in questo caso la disponibilità dei giocatori è stata totale, complimenti a loro. Sui ruoli ho cambiato qualche pedina, mi sono divertito a provare cose e ruoli nuovi, impensabili anche per qualcuno, dopotutto per migliorare bisogna cambiare, altrimenti rimani piatto sulle stesse cose, qualcosa di nuovo che è stato apprezzato dai giocatori.”
Facile da dirsi, ma in campo poi?.
“In campo abbiamo sviluppato pochi concetti chiari e semplici, riempire tutti gli spazi, mettersi bene in campo, disponibiltà verso i compagni, e tanto cuore, l’aspetto mentale in questo sport vale molto.”
Capisco che è presto per parlare di futuro, però qualcosa si sta muovendo?.
“Del futuro parleremo più avanti, ora è presto per poter dire qualcosa, intanto godiamoci il momento, la grande festa continua ancora. I ragazzi hanno sofferto una condizione umorale dura, difficile, che ti frena in ogni cosa che fai, ora è giusto festeggiare, per il resto vedremo tra qualche giorno.”
Salutiamo Alberto con la convinzione che parlandoci insieme s’impara sempre qualcosa, lo ringraziamo per la sua grande disponibilità, il suo è un esempio di grande competenza e semplicità messi insieme, un rivoluzionario in un mondo di tanti fenomeni.
Intervista di Maurizio Lissandrini