IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI
COMPLIMENTI A MISTER VECCHI,
MA OCCHIO AL CROTONE BIS…
Se il buongiorno si vede dal mattino, allora possiamo sperare in qualcosa di buono. Nell’avverarsi del tanto sospirato sogno dei tifosi biancorossi, quell’agognata promozione in serie B che tanto ci sta a cuore, da illo tempore, e che stavolta non deve sfuggirci. Il mattino dall’oro in bocca lo abbiamo vissuto domenica pomeriggio allo stadio Ezio Scida di Crotone, terreno di battaglia tra i due più titolati aspiranti al salto di categoria. L’ultimo sorteggio playoff di qualche giorno mi risultava sfavorevole, a me sembrava che il Lane avesse imbroccato l’avversario più ostico di tutto il cucuzzaro. Quel Crotone che è una squadra proprio niente male, con un bel retroterra di serie A e B, pubblico caliente e numeroso, e tanta voglia di tornare nella cadetteria. Insomma, tra le varie Giana Erminio, Atalanta U23, Vis Pesaro, proprio il Crotone doveva capitarci? Con il suo attacco a mitraglia, ma con la difesa non proprio superlativa… E’andata così invece e, del resto, il calcio soprattutto nelle gare di playoff non fa mancare sorprese (vedi il Giana Erminio tanto per dire!). A questo punto l’attenzione si era tutta concentrata sulla supersfida calabro-berica, che avrebbe potuto dire molte cose. E così è stato. Ha detto che Il Lane ha ritrovato sé stesso proprio nel momento decisivo (per carità, rimane ancora da giocare il ritorno, ma questa gara d’avvio era veramente determinante), fugando le tante passate perplessità che avevano contraddistinto diverse, troppe, trasferte. Questa volta il match si è messo ben presto sul sentiero giusto, e i biancorossi hanno regalato ai propri tifosi giunti a Crotone una gran bella partita, dopo la traversata d’Italia. Se in passato non ho lesinato alcune critiche al condottiero Stefano Vecchi, ora gli rendo volentieri merito dicendo che questa importante vittoria è soprattutto sua. Certo, anche dei giocatori scesi in campo, ci mancherebbe, ma la sua mano si è vista tutta, sia per quanto attiene all’impostazione iniziale della partita, sia per la conduzione successiva della gara, cambi effettuati compresi. Al mister va insomma un bell’8 pieno, sebbene ci aspetti ancora un ritorno insidioso, perché il Crotone tenterà il tutto per tutto, non avendo nulla da perdere. Una prospettiva non semplice per noi, che dobbiamo affrontarlo anche questa volta senza timori, con la massima decisione e concentrazione. La nostra squadra è però apparsa recuperata sia in termini fisici che mentali, in grado di poter affrontare – grazie anche ad un rosa forte e consolidata – il Crotone decisissimo a vendere cara la pelle. Del resto, a fine partita, le dichiarazioni del tecnico calabro Longo non lasciano dubbi al riguardo: “Abbiamo perso contro una grande squadra ma è solo la prima partita. Abbiamo la possibilità di giocarci il passaggio del turno a Vicenza, e sebbene il Vicenza sulla carta parta favorito, noi pensiamo di poterla ribaltare.” Vedremo mercoledì sera !”

Il Vicenza sceso in campo a Crotone
Una squadra da battaglia ridimensiona il Crotone
Eccoci a domenica pomeriggio: si gioca alle 16, perché la partita si incastra con le tante iniziative in corso a Crotone nella giornata in cui la città festeggia la sua Patrona. Una ragione in più, dunque, per vincere la sfida con il Vicenza. Lo stadio Scida presenta un colpo d’occhio notevole, la giusta cornice all’altezza di una gara dalle grandi aspettative. Il Lane parte con una formazione inattesa, direi da combattimento, che esclude tre big del calibro di Ronaldo, Ferrari e Della Morte, con la formula del 3-5-2, formato da uomini meno tecnici ma più nerboruti. La difesa è impostata su Cuomo, Leverbe e Laezza, e il centrocampo fa leva su Costa, Carraro, Della Latta, De Col, Zonta. Davanti Rauti e Morra. Ed è proprio questa formazione, questa impostazione tattica che darà i suoi frutti per il Lane che, passati i primi minuti di ambientamento, dimostra gradualmente di esserci e di voler fare la gara. Man mano i biancorossi salgono sia come gioco che d’intensità, mettendo il Crotone in posizione subordinata. Non c’è più traccia del vecchio Lane da trasferta, timoroso, attendista ad oltranza, incapace di fare male. Al contrario, qui sciorina un gioco deciso, ficcante e a tutto campo mettendo in ambasce i calabri. Colleziona calci d’angolo a piovere, costruisce palle gol, becca due pali-traverse che gridano vendetta al cielo e chiude il primo tempo segnando, su cross d’angolo, un gol travolgente e spettacolare con il colpo di testa dell’uragano Maxime Leverbe.
Corner su corner, poi arriva quello giusto
Le prime azioni paiono di studio in attesa di sviluppo, ma è il Crotone a costruire la prima palla-gol. Vitale dalla sinistra crossa per Ricci che si trova nei pressi del secondo palo: colpo di testa, la sfera finisce a lato. L’occasione mancata frusta i biancorossi che iniziano a fare sul serio e chiudono letteralmente gli avversari nella loro metà campo, conquistando tutta una serie di corner (6 per l’esattezza) purtroppo infruttuosi, quando siamo giunti al 35’. Il Lane non demorde e continua a insistere nella metà campo rossoblù, sino a creare una super doppia occasione ravvicinata. La prima, con Nicola Rauti che si fa trovare prontissimo sul cross di un ottimo De Col e batte a rete di testa: peccato che la sfera però vada a sbattere sulla traversa. La seconda, con Morra che da pochi passi tira a portiere battuto ma incoccia pure lui la traversa. La terza grande occasione per i biancorossi giunge poco dopo, con Morra che serve Zonta a due passi dalla porta: Giron riesce incredibilmente a chiuderlo in corner. Siamo così nei minuti supplementari e lo 0 a 0 pare ormai scritto. Non è però dello stesso parere Leverbe che si porta avanti con decisione e, sull’ennesimo cross di Pippone Costa (tornato ai suoi livelli), stacca alla grandissima e fucila letteralmente il portiere calabro. Neanche a dirlo: gol che ci voleva, buono come il pane. E Lane guerriero.
Quel rigore sbagliato poteva essere fatale…
La ripresa inizia con il Lane in vantaggio e dunque con il beneficio di una iniezione di ottimismo e autostima significativa. Il Crotone però ha cambiato atteggiamento e non vuole proprio starci. Passano i primi cinque minuti con i calabresi in avanti e poi, su rapido rovesciamento del fronte, il solito Leverbe (al 5’) lancia magistralmente Morra che si invola solitario verso l’area, si presenta davanti a D’Alterio e lo scarta, per cui al portiere calabro non resta che atterrarlo. Rigore e grande chance per il Vicenza di chiudere la partita. Tutto pronto: parte Morra con una rincorsa a passettini, troppo molle, che sortisce un vero e proprio “passaggio” rasoterra al portiere che zompa agevolmente e salva la sua porta. Peccato, però si tratta di un errore grave, che può costare molto. Ovviamente gli avversari rinvigoriti dal regalo, ora attaccano a tutto spiano e mostrano di essere un buon complesso. I minuti scorrono ma non come prima, c’è apprensione e confesso di aver temuto il peggio quando (al 21’) il Crotone è arrivato al pari. Su cross dell’intraprendente Giron il pallone arriva in area, dove Murano con grande slancio e tempismo riesce a colpire a botta sicura (dove stava il marcatore?) bruciando Confente. I fantasmi del passato arrivano così in Calabria, ma questa volta parliamo di un altro Lane che decide di riprendersi subito la scena. Così, al 26’, il pimpante De Col trova il momento giusto per sparare uno dei suoi tiri in porta. La palla penetra in area dove si muovono in tanti, tra cui el loco Ferrari da poco subentrato, e colpisce proprio lui, che devia la sfera in rete. Ci voleva proprio i colpo del pazzo. Sul 2 a 1 entrano quindi anche Ronaldo e Della Morte per dare man forte alla squadra che riesce a tenere botta sino alla fine portando a casa una vittoria fondamentale. Appuntamento al Menti, per una conferma.
Luciano Zanini