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Il calcio e l’isola che non c’è…

Scritto da Redazione

Presentazione del libro “Il calcio e l’isola che non c’è” di Ezio Glerean – note di Paolo Paiusco

 

Interessante appuntamento sportivo-letterario quello che si è tenuto sabato 26 luglio a Montecchio Maggiore, nell’ambito della rassegna Abilitante Social Fest, con la presentazione del libro di Ezio Glerean “Il calcio e l’isola che non c’è” organizzata dalle cooperative sociali Piano Infinito e Città Solidale.

Glerean si è imposto all’attenzione degli appassionati di calcio negli anni in cui ha condotto il Cittadella dalla serie C2 alla serie B (1996-2002), proponendo un gioco dalle spiccate caratteristiche offensive, ispirato all’Ajax di Cruyff che studiò – sul finire degli anni ‘80 – direttamente in Olanda.

Nel libro – pubblicato per la prima volta nel 2014 ed ora riproposto in edizione aggiornata – il tecnico di San Michele al Tagliamento ripercorre il proprio percorso sportivo (con apprezzabili excursus di carattere personale), contrassegnato da una fondamentale coerenza tra pensiero ed azione. Di tale coerenza l’Autore ha dato espressione esponendo, in sintesi efficace, i princìpi del suo modo di intendere il calcio: fondamentalmente un gioco che appassiona sin da bambini e che deve continuare ad appassionare anche nelle altre età della vita, e che nella competizione vede come fine il divertimento, il quale accomuna – nella differenza di ruolo – calciatori e spettatori.

Il libro ha come punti di riferimento non secondari l’introduzione e i ringraziamenti.

L’introduzione è di Gianni Mura, il grande giornalista di Repubblica (scomparso nel 2020), che di Glerean è sempre stato esplicito estimatore: la stima è confermata nelle parole chiare in cui lo descrive come come “uomo di frontiera” di cui tuttavia “non si coglie la differenza tra il tecnico di squadre professionistiche e il maestro che insegna calcio ai ragazzini. Non solo calcio, essendo un maestro, e credo sia un bene che non si colgano le differenze. Significa che ha una sua idea di calcio e non la vende al mercato”.

Nei ringraziamenti, Glerean rende omaggio in primis a Pino Lazzaro, “che mi ha aiutato a mettere insieme tutti i miei pensieri”. Lazzaro è uomo di calcio di grande esperienza, cultura e sensibilità: giocatore professionista tra gli anni ‘70 e ‘80, compagno di squadra di Vendrame al Padova e giocatore di Edy Reja alla sua prima esperienza di allenatore al Monselice, ha collaborato con Glerean al Cittadella e al Padova, e nell’evento di sabato 26 si è dimostrato il miglior interlocutore per rendere ancor più interessante la presentazione del libro.

Nel mezzo, tra introduzione e ringraziamenti, il racconto narrato e le suggestioni condivise dallo stesso Glerean; tra esse, quella – di cui non parla nel libro –  di Antonio Conte allenatore alle prime armi, che prima di un Bassano-Bari di Coppa Italia dichiara di studiare Glerean e con lui si confronta in vista della tesi di laurea che sosterrà a Coverciano col professor Ferrari. E ancora, il premio Oscar Paolo Sorrentino che – grande appassionato di calcio – in più occasioni ha reso omaggio a Glerean, dichiarando che gli ha ispirato il suo primo film, “L’uomo in più”:”lo ammiravo molto quando era al Cittadella (…). Tradussi la sua spericolatezza calcistica in un modulo narrativo cinematografico”.

Parte integrante dell’esposizione di Glerean è stato l’intervento – sollecitato dall’Autore stesso – di Matteo Ambrosi, allenatore con un robusto curriculum da responsabile di settore giovanile e negli ultimi campionati tecnico di prime squadre che, da subentrante, ha condotto a salvezze che parevano impossibili. Ambrosi, che nel prossimo campionato guiderà il Castelgomberto Lux, ha condiviso quanto sia stato proficuo lo studio del libro di Glerean e ha dato testimonianza significativa della disponibilità dell’Autore a condividere le proprie conoscenze da “maestro” e a sostenere il percorso personale dello stesso Ambrosi come “allievo”.

Ambrosi durante il suo intervento

A questo link  l’ intervista SKY  https://youtu.be/KF0FJ7LbYNM?si=bf7Y95EYqMNSfHZu

 

La presentazione ha avuto, come appendice, una partita di calcio giovanile, disputata nell’adiacente campo dell’Alte Calcio, organizzata da Francesco Dolfo, responsabile del settore giovanile della stessa società dilettantistica. La partita dei ragazzi è stata il titolo di coda ideale dell’interessante pomeriggio e si è dimostrata occasione immediata per riflettere sui contenuti proposti dal libro di Glerean che, titolato “Il calcio e l’isola che non c’è” ha un sottotitolo esplicito e non banale: “Un libro per allenatori, genitori, dirigenti, tifosi e tutte le persone che amano questo gioco. Un libro dal calcio per il calcio e non solo…”.

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