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L’Alcione non vola… il Lane s’invola !

Scritto da Luciano Zanini

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI

L’ Alcione non vola, il Lane s’invola!

 

Oltre all’Alcione Milano esiste una nutrita famiglia di alcionidi, simpatici volatili, tra cui primeggia per il nome così particolare, per l’abilità di cacciare i pesci, e per i suoi colori vivaci il martinpescatore. Alcione, dunque, è un po’ il sinonimo di volare. Per l’Alcione Milano, e così torniamo al calcio di serie C, la partita di domenica scorsa poteva essere l’occasione giusta per spiccare il volo. Con quattordici punti in classifica contro i 19 dei biancorossi, un’eventuale vittoria – seppur risicata, seppure frutto di qualche colpo di fortuna o di scarsa determinazione da parte del Lane -, avrebbe fatto arrivare i milanesi a quota 17 punti e quindi a ridosso dei biancorossi. Ci sono in effetti delle partite così, dove lo stimolo a giocarsi la super gara è quasi automatico. Battere una squadra come il Vicenza costituisce – soprattutto per una squadra dalla storia recente – un plus non di poco conto, anche solo in termini motivazionali. E invece? Invece, appunto, l’Alcione non ha volato in alto e, seppure sia un martinpescatore questa volta non ha pescato il jolly. Certo, in campo ha dimostrato di essere una squadra niente male per la categoria, con una più che buona organizzazione di gioco: dispone di alcune ottime individualità, palesa pure buona tecnica complessiva e non mostra alcun timore reverenziale dell’avversario dal nome prestigioso. Però poi, alla fine, è il Lane a spiccare il volo. Un volo niente male, perché si tratta di una partita esterna con i relativi tre preziosi punti in saccoccia, perché parliamo della sesta vittoria consecutiva, ma soprattutto perché – almeno fino a prova contraria – pare che i biancorossi si siano definitivamente (lo speriamo!) tolti di dosso quel brutto difetto mostrato in troppe partite degli scorsi campionati: mollare la barra nel secondo tempo. Pare insomma aver imboccato la strada giusta, anche se attendo sempre le prime dieci/dodici partite per farmi un giudizio attendibile.

Gallo azzecca i cambi prima di giocare

Ci sono cose che si possono dire solo alla fine della partita, a conti fatti. Come ad esempio che Fabione Gallo in terra milanese, ossia a casa sua, ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un super azzeccacambi. Almeno su questo punto non ci sono dubbi, visto come poi sono andate le cose. Stavolta non si tratta di un cambio effettuato nel corso della gara, quanto invece nella formazione iniziale del Lane, scesa in campo domenica pomeriggio allo stadio Breda di Sesto San Giovanni. Un cambio nella formazione di partenza rispetto alle precedenti con l’inserimento a sorpresa, almeno per me, di Armand Rada, centrocampista di ruolo ma con buona propensione per il gol, come del resto ha dimostrato contro la Pro Vercelli. Insomma a Gallo non si può certo rimproverare di non tenere tutti i ragazzi sulla corda, in modo da ricavarne il massimo quando sono chiamati a scendere in campo. Al via il Vicenza si presenta con la solita difesa, il centrocampo con la novità Rada insieme a Caferri, Carraro, Vitale e Costa, e in avanti Morra e Capello (no Rauti).

Le due squadre si muovono bene seppur guardinghe: i biancorossi si fanno vedere per primi in zona gol con Claudio Morra e appunto Armand Rada che però sprecano, e stringono d’assedio i milanesi. Questi però non dormono e appena si profila il varco giusto partono decisi in contropiede per fare male. Tanto è vero che si procurano due occasioni (intorno al 30’) con il loro giocatore più pericoloso, Morselli, che però le fallisce entrambe: in particolare quella su lancio del compagno Pitou lo mette a tu per tu con Gagno, ma la dea Eupalla dice no. E meno male, perché beccare gol non sarebbe stato semplice da digerire visto che l’Alcione gioca da squadra vera e a viso aperto. La partita rimane in equilibrio e si profila il classico 0 a 0 alla fine dei primi 45’ minuti più recupero.

Gol su azione entusiasmante

Si profila solamente però, dato che  proprio al 45’ la pensata iniziale del Gallo trova la sua migliore risposta racchiusa nel prescelto Armand Rada. E’ un gol veramente entusiasmante il suo, frutto di rapidità, precisione, intesa, freschezza messe in atto dai suoi interpreti. L’azione parte dal talentuoso Capello che da sinistra rilancia da par suo Caferri sulla destra. Il trottolino biancorosso, come morso da una tarantola, scatta in avanti, brucia tutti e poi guarda al centro, dove ci sono due biancorossi che corrono verso Agazzi: Rada e Morra. A loro perviene un pallone d’oro su cui si avventa per primo da superbomber proprio Rada che, con un intervento plastico da centravanti vecchia maniera, brucia Agazzi e l’Alcione Milano, decidendo la gara. Un gol spettacolare, a conferma della duttilità di Rada, e a conferma del Gallo-pensiero.  I 600 tifosi vicentini giunti a Sesto possono dunque dare sfogo alla gioia che si meritano tutta intera.

Vicenza  senza affanno

La ripresa parte bene nel senso che il gol messo a segno crea autostima e lascia pensare che anche questa volta il Lane possa arrivare in fondo al match, se non cala di intensità e di voglia. E i biancorossi in effetti si mostrano attenti, prendono in mano il gioco senza cercare soverchie fughe in avanti. C’è pure un’occasione importante per il vivace Sandon che spara un gran tiro deviato da Agazzi, e purtroppo c’è anche l’infortunio di Rada che viene sostituito al 7’ da Pellizzari: un cambio forzato ma che si rivela comunque positivo con Pellizza che si impegna e si muove bene per la squadra. Non ci sono grandi colpi di scena col Lane in controllo, ma i milanesi che comunque non demordono e ci provano sempre, come al 26’, quando il solito Morselli colpisce bene  di testa ma, per fortuna, sbaglia mira. Ci vuole qualche scossa e Gallo effettua due cambi: fuori Capello e dentro Alessio, fuori Morra e dentro Stueckler. La partita si mantiene viva e aperta: 1 a 0 è sempre un risultato a risico. Tanto è vero che l’Alcione per poco non ci beffa al 72’ con Pitou,  il quale bombarda Gagno da fuori area con un destro potente, di poco fuori. Il tempo passa e il Vicenza tiene botta, tanto che negli ultimi minuti Alessio si crea una palla gol, ma senza successo. Finisce qui una partita che dice molte cose incoraggianti. Ora ci aspetta un’altra partita importante.

Virtus Verona: urge regolare i conti

Dall’alto dei 22 punti sabato prossimo ospitiamo la “terribile” Virtus Verona ( che ha sistemato per bene il Lecco) dell’eterno Gigi Fresco. Con tutta la stima per questo grande signore del calcio veneto e la simpatia per la Virtus, pare d’uopo giocare solo per vincere e regolare i conti della bruciante sconfitta subìta lo scorso campionato in quel di Verona. Tutti la ricordano molto bene e quello che ci è costata. Per questo non servono proclami, ma la determinazione da mettere in campo per la settima vittoria e per dimenticare il triste campionato scorso.

Un immagine della partita dello scorso aprile

 

Luciano Zanini

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