VIATEK SAN PAOLO-QUINTO VICENTINO 1-3 (pt 1-2)
VIATEK SAN PAOLO: Zulian, Crudu, Ronzani (36′ st 16. Di Maggio), Gemo, Piva, Salvò, Piazza (16′ st 17. Bardin), Marotto (27′ st 20. Sare), Tugnoli, Trevisan, Carraro (6′ st 18. Somma). Riserve: 12. Speggiorin, 13. South, 14. Mele, 15. Mindroc, 19. Trivella. All. Federico Sartori.
QUINTO VICENTINO: Bozza, Prendin (1′ st 14. Marelli), Peronato, Mariotto (16′ st 18. Zampini), Bernardelle, Zaimi, Rossato (18′ st 19. Ponzio), Ferracin, Scanferla, Giaretta (25′ st 16. Marconato), Savio. Riserve: 12. Bussolaro, 13. Anto, 15. Marangoni, 17. Tracanzan, 20. Zanon. All. Ivano Ruggero Giaretta.
RETI: nel primo tempo 11′ Salvò (VS), 31′ Scanferla su rigore (Q) e al 36′ Mariotto (Q); nel secondo tempo 39′ Savio (Q).
Note: Spettatori 70 circa. Temperatura 23° al calcio d’inizio. Campo in erba sintetica di via Gagliardotti. Nessun espulso, ammoniti Piva, Piazza, Bardin (SV), corner 6-3 (pt 1-2).
Arbitro: L. Diamanti di Castelfranco Veneto (TV)
Vicenza
Servizio di Omar Dal Maso
Tutti “gagliardi” al Gagliardotti, dentro e intorno al campo, in una domenica ad alta tensione per un derby vicentino che ha visto trionfare il Quinto in vesti di squadra ospite, rifilando – dallo 0-1 in rimonta- tre gol al Viatek San Paolo Ariston fin qui imbattuto in campionato. Tanto da rimuginare per l’undici di Sartori, che al di là degli episodi e di qualche decisione arbitrale non limpida, ha davvero sprecato troppo sottoporta, recitando il mea culpa. Mentre il Quinto ha dalla sua un eurogol da ricordare e una buona reazione alla rete subita in avvio che poteva rappresentare uno sberlone non facile da dimenticare subito.
La mascotte di casa Dodo, cagnolino tifoso dei blues di fede Viatek, dà il benvenuto (fin troppo caldo) in arrivo per il confronto che si annuncia pepato tra le due vicentine, un S.P.A. che viaggia in media punti da podio (tre vittorie e un pari) e un Quinto invece partito maluccio (un punto nei primi tre match) ma che al 96′ e spiccioli festeggerà per la seconda domenica di fila. Sintetizzando la partita in una manciata di righe, si può descrivere l’approccio migliore al duello da parte del Quinto, che però soccombe al primo attacco dei padroni di casa, poi il ribaltone si confeziona prima dell’intervallo con un rigore (segnato) e un tiro stratosferico a parabola discendente. Poi la ripresa, “posseduta” dai locali che però tra rigori (tirato fuori), pali (due) e chances da rete sprecate male contribuisce a spianare la strada a un Quinto che va a segno ancora nel finale (ma in offside) in una gara caratterizzata da tanto nervosismo, con qualche battibecco anche tra chi i sostenitori di diverse fazioni.
La cronaca. Palla al centro in una domenica con cielo coperto e sole che spia e scalda, tutto un altro clima rispetto al turno precedente. Gara diretta da un arbitro trevigiano giovanissimo, forse fin troppo, che a tratti perde la bussola e “perdona” troppi interventi da regolamento passibili di provvedimenti disciplinari. Come sopra, Quinto più intraprendente nei primi 10′, ma senza combinare palle gol evidenti. Al contrario, al minuto 11 e alla primissima sortita in avanti, passa avanti nel punteggio il Viatek S.P.A.: punizione dalla tre quarti sinistra, nel mucchio in area svarione della linea difensiva, spunta la crapa di Salvò che la spinge di testa in rete sottomisura. Da lode l’azione che vale anche come reazione dei biancorossi appena colpiti: al 13′ un triangolo ben riuscito fa guadagnare profondità agli avanti, poi palla in mezzo con Giaretta che glorifica il n°10 sulla schiena, sparacchiando alto. Torna a farsi vedere il Viatek in attacco, sulla sgroppata di Carraro sulla destra, traversone al bacio con Tugnoli che stoppa e calcia forte (19′), sfera respinta da un difensore in intervento salvagol. Al 23′ sempre i locali vanno vicinissimi al raddoppio, su gran conclusione ad effetto di Trevisan che incoccia la traversa piena a portiere superato, poi Carraro sulla palla schizzata in area ci prova di prima, ma il target è sorvolato. Ora il testimone ripassa sulla sponda opposta: al 27′ gran colpo di tacco di Scanferla che ridà vita a una palla destinata sul fondo, arriva di gran carriera Rossato che, però, mette un “fuori campo” sprecando la ghiottissima occasione. Ecco in vista il primo dei due penalty di giornata: ne beneficia per primo il Quinto, per fallo di Piazza su Ferracin, Scanferla con brivido realizza l’1-1 nonostante il tocco del portiere Zulian in tuffo. Gol che rinfranca decisamente gli ospiti, attivi ancora con Savio al 33′ su tiro convergendo da sinistra angolato ma debole (parato) e soprattutto con la sventola da “gol della vita” di Mariotto, lontano oltre 30 metri dalla porta su sviluppi di un corner, coraggioso collo pieno da così lontano che scende proprio tra traversa e portiere in balzo all’indietro. Gol da paura, si va al riposo con il Quinto che ha ribaltato il passivo iniziale.
Si riprende con il Quinto subito alla conclusione al 1′, Rossato è l’autore da sinistra mentre cade a terra, tentativo alto e sarà l’unica avanzata degli ospiti nella prima metà parte della ripresa, assai complicata. Al 5′ ha un retrogusto amarognolo il colpo mancino di Carraro che, lanciato da un assist morbido al bacio, si ritrova davanti a Bozza e lo grazia colpendo male. Archiviata la clamorosa occasione, ne arriva un’altra di pari grado: al 14′ azione insistita, primo tiro di Trevisan, tra parate e respinte ci si mette anche il palo colpito da capitan Piva, sfera che rimbalza nel mucchio e si capisce solo che l’arbitro decreta un rigore stavolta a favore del Viatek e che qualcuno, rimasto ignoto nel tabellino, viene ammonito tra i biancorossi. E’ proprio il difensore con la fascetta di capitano al braccio a presentarsi dagli 11 metri, ma il suo diagonale è troppo “strozzato”, s’infila sotto la rete sì ma della recinzione esterna. Sfumato il 2-2, al 23′ Quinto si divincola dalla morsa degli avversari a caccia del pareggio e con il neoentrato Ponzio confezione un cross per la testa di “Scanfy” che in corsa colpisce alto. Viatek ancora all’assalto nel finale di gara, assai teso e con qualche scaramuccia di troppo: le migliori chance al 35′ sul destro a giro di Tugnoli che va largo non lontano dal sette e ancor più sulla clamorosa traversa colpita dal numero 9 di casa lanciato in porta, ed è il terzo legno. Arriva il colpo decisivo sull’altra sponda, frutto di un rimpallo e della furbizia di Savio: minuto 39′, dalla difesa parte un lancio che colpisce un biancorosso frappostosi, sfera che rimbalza verso la porta di casa dove il n°11 si era attardato, dietro di 2/3 metri dall’ultimo difensore. L’arbitro che non si aspettava il “flipper” non è piazzato in linea, in Seconda niente assistenti ufficiali, e di fatto il via libera all’azione regala il 3-1 con l’attaccante a dribblare portiere e depositare in rete. E ci sarebbe pure l’occasione maiuscola per il poker, con Ponzio che lanciato a rete solo contro Zulian prova il tocco sotto, ma il n°1 dirimpettaio era rimasto in piedi e para facile (44′). Guidato da capitan Piva, davvero un “signore” in campo nel tener buoni e calmi e dare una mano al direttore di gara nonostante la domenica storta, il Viatek ci prova sino all’ultimo barlume dei 6′ di recupero, e proprio un’uscita alta del portiere ospite che colpisce palla e… Piva in pieno forse meritava la terza massima punizione della domenica, ma era comunque già a recupero inoltrato. Il blitz del Quinto alla quinta è servito!