Prende avvio da oggi “Il VENERDI’ di Luciano Zanini”, per parlare non solo dell’ultima partita giocata dal Lane, ma anche per offrire ai lettori un’occhiatina complessiva sul campionato di serie C, sulle prossime partite in programma e sulle performances più belle.
IL VENERDI’ di Luciano Zanini
TRA FRESCO E LOPEZ…LA SPUNTA IL GALLO?
Hai voglia dire che Fabio Gallo, oltre a dimostrare sul campo di saper tenere la squadra in pugno cambiando le pedine a seconda delle esigenze del momento, talora anche a sorpresa, risulta anche protetto dalla dea Eupalla. Non può essere che così perché, come noto, la fortuna aiuta gli audaci e il mister non manca certo di adottare varie “iniziative tattiche”, pur utilizzando uno schema di fondo fisso, quel 3-5-2 che ritiene congeniale al suo modo di concepire il calcio. Sinora non ha sbagliato un colpo o quasi, alla luce di una classifica che vede i biancorossi appollaiati a quota 25 punti, frutto di vittorie e di un solo pareggio esterno con l’Ospitaletto. Anche la gara contro l’ostica Virtus Verona è stata dura, quasi che i veronesi volessero ribadire al Menti che loro, alla fine del campionato scorso, avevano fatto capire di non temere nessuno, Lane compreso, sino a confezionare l’amara batosta costataci il salto in serie B, consegnato nelle mani del Padova. La vigilia della partita è stata pure movimentata da qualche dichiarazione che ha contribuito a conferire ancor più sapore all’incontro. Si era capìto che la truppa di Gigi Fresco, al di là delle frasi di circostanza, avrebbe dato il meglio di sé per regalarsi una sorpresa contro la prima della classe. Così in effetti è stato, con un Vicenza che però pareva aver sciolto i nodi subito, grazie al gol di Morra segnato al 5’ minuto del primo tempo.
Gol che sblocca la gara si dice, soprattutto se giochi in casa da leader: due parole sul gol, perché in effetti si tratta di un bel gol – anche se un po’ di colpa il buon portiere Alfonso ce l’ha -, con esecuzione chirurgica e rapida di Morra non appena in possesso di palla su bel assist di Vitale, il quale sta crescendo di partita in partita, dimostrando di avere la stoffa del giocatore di livello. Fatto il gol, ma come non dovrebbe mai succedere secondo le teorie “galliane”, il Lane si è quasi fermato per vedere e pesare la reazione virtussina. Reazione che invece c’è stata, eccome! La squadra di Fresco ha in effetti cominciato a far vedere di che pasta è fatta, trattando con sapienza palloni su palloni, esprimendo un gran bel palleggio e pure alcune occasioni da gol da brividi. Come quando Gagno si supera evitando un gol fatto, o come più tardi quando si materializza il salvifico intervento di Cavion sul tiro di Fanini diretto in porta, e poi ancora l’occasione sciupata dall’ex-biancorosso Mancini che alza sopra la traversa un pallone d’oro. Insomma in campo c’è una Virtus arrembante e un Lane un poco tremante, tanto che intorno al 30’ arriva la frittata in salsa veronese. Azione insistita della Virtus sulla destra che non molla palla, ne scaturisce un cross basso sul quale zompa Fabbro che ci martella per bene portando la sua squadra sull’ 1 a 1. A questo punto il Lane pare finalmente recepire il messaggio: o ci svegliamo o rischiamo il ko… e finalmente inizia a prendere campo, creando alcune occasioni, purtroppo non trasformate in rete dai vari Morra, Cuomo e Vitale.
L’azzeccacambi colpisce ancora
Avevo tralasciato di dire che mister Gallo, re dei cambi azzeccati, il suo ennesimo bel cambio anticipato l’aveva fatto, eccome, già prima dell’inizio della partita. Aveva messo in campo un certo Francesco Benassai, difensore di ruolo, al posto di Leverbe non al meglio della condizione per via di un attacco influenzale. E Benassai – che non è certo Leverbe almeno per ora – ha fatto il bis portando a casa una vittoria sudata, sudatissima, ma per proprio per questo molto importante. Anche in questo caso possiamo dire che Gallo l’ha indovinata tutta, scegliendo Benassai. Tanto più che la ripresa non è che cambi molto rispetto al primo tempo: la Virtus palleggia e irretisce il biancorossi che è un piacere rischiando pure di fare gol con i vari Fabbro (sempre pericoloso) e Zarpellon. Il pubblico capisce che il Lane non gira a dovere, e tiene sù la squadra spingendo i nostri. Ci prova prima Costa, poi il subentrato Stueckler, ma non gira per il verso giusto. Manca ormai solo una manciata di minuti alla fine e il Lane carica a testa bassa (buon segno, finalmente!). Arriva così l’ennesimo cross di Pippone Costa in area, sul quale arriva prima di tutti tale Francesco Benassai che colpisce alla maniera dei bomber infilando Alfonso e la Virtus Verona. Che fatica a ingoiare l’amaro boccone, reagendo con un cicinin di eccesso. Ma si può capire! A nessuno piace perdere quando pensavi di avercela fatta a portare via punti dal Menti. Bravo Benassai e bravo Gallo! Il Vicenza va….
Occhio alla classifica: chi inizia a salire e chi…
Alla vigilia della decima giornata, a un quarto del cammino, l’evidenza più stridente è rappresentata dal distacco tra due gloriose squadre trivenete. In alto, il Lane con i suoi 25 punti, in basso la Triestina che, a causa di varie “disgrazie” procurate da una gestione societaria non certo esemplare, naviga nella sottoclassifica (un po’ come la temperatura) a meno 8 punti. In sostanza è chiamata a scalare una vera e propria montagna, confidando nel suo tifo importante e appassionato, ma soprattutto nelle prestazioni oggettive dei suoi giocatori. Ha conquistato sul campo dodici punti dovendo recuperare una mostruosa penalizzazione di venti punti, difficile da osservare nei nostri campionati. Ha tenuto sinora un passo da centro classifica con tre vittorie, tre sconfitte e tre pareggi. L’ultima partita l’ha vista soccombere per 1 a 0 contro il Cittadella, anch’essa in notevole difficoltà in questo avvio di torneo. Chiaramente non è che sia un grande cammino quello della Triestina che deve recuperare tanto terreno, ma il campionato è ancora lungo e, tanto per puntualizzare, la Pro Patria penultima in classifica sinora ha fatto molto peggio collezionando cinque sconfitte, nessuna vittoria e quattro pareggi ( quella Pro Patria, vista di recente al Menti, non apparsa granchè, sebbene abbia fatto di tutto, come impegno profuso, per imbrigliare il Lane). L’allenatore triestino Marino Geppino, poi, non vanta un grande curriculum, anche se questo può vuol dire poco perché quello che conta sono i risultati della squadra, che qualche nome importante – come D’Urso, Vertainen (3 gol segnati), Gunduz, Jonita e Kristofer – ce l’ha. Insomma a questo punto c’è chi ha iniziato ad allungare come il Lane, e chi ha iniziato a risalire come la Triestina.

Marino
Nei bassifondi la Pro Patria boccheggia solitaria, preceduta di poco da Lumezzane, Novara e poi il Renate. Sono cinque le squadre per ora collocate in zona retrocessione, e di queste la più sorprendente è il Novara dal grande passato, che però non ancora vinto una gara confermando la sua difficoltà ad andare in gol: ne ha messi a segno solo sei subendone otto. Non certo un ruolino di marcia incoraggiante per il suo allenatore, Andrea Zanchetta, l’ex-biancorosso che ha militato nel Lane con successo nel periodo 2001/2003, giocando come centrocampista ben 56 partite e mettendo a segno sei reti. Molti tifosi lo ricordano senz’altro come ottimo giocatore, per lunghi anni in serie A col Chievo.

Zanchetta
Tra Fresco e Lopez la spunta il Gallo?
Siamo arrivati alla decima giornata., con una partita da giocare ancora al Menti domenica prossima, questa volta contro la squadra di un grandissimo Ex, il capitano per antonomasia Gianni Lopez. Incistato per sempre nell’immaginario collettivo dei tifosi biancorossi per la vittoria della Coppa Italia contro il Napoli nel maggio 1997, e per l’ormai storica “alzata” al cielo del prestigioso trofeo. Un Lopez che, come noto, dopo aver allenato con poca fortuna il Lane alcuni anni fa, da tempo pare aver trovato la sua dimensione ottimale in terra bergamasca dove è diventato leader dell’Albinoleffe, squadra di serie C con trascorsi relativamente recenti in B. Avrebbe avuto una grande occasione, il Gianni, per aumentare ancor più il gradimento di cui gode presso la nostra tifoseria, se solo avesse sconfitto o quantomeno fermato il Lecco, primo inseguitore del Lane in classifica. Invece, pur giocando una partita gagliarda domenica scorsa, l’Albinoleffe (che avrebbe meritato almeno almeno il pareggio se non la vittoria, da come l’ho vista io), si è fatto beffare dal Lecco, che ha dimostrato di non aver conquistato 21 punti per caso, facendo sua la partita con cinismo e per grande merito di tale Furrer, che si è inventato una vera e propria perla calcistica: dal limite dell’area ha evitato il difensore lecchese, fatto pochi passi e poi scoccato un tiro a rientrare perfetto alla maniera dei grandi campioni, uccellando difesa ed estremo bergamasco. E’ il 62’, e la partita finisce qui come risultato, nonostante i reiterati tentativi di raggiungere il pari messi in atto Lopez e compagni. Da come ho visto l’Albinoleffe domenica prossima la partita non sarà facile, tanto più che giocando contro il Lane, sarà carico a mille. Poi naturalmente si vedrà la mano di Gianni nel fare la formazione adatta, e nel caricare i suoi. Vedremo cosa succederà confidando ancora nel nostro Gallo, il quale si è vista tutta intera la partita Albinoleffe-Lecco, traendone le valutazioni del caso. Dopo aver messo in riga mister Gigi Fresco e la sua Virtus, ora ci aspettiamo che i biancorossi si ripetano senza pensare alla storia biancorossa di Gianni Lopez. Puntiamo in altre parole sul Gallo per spennare anche l’Albinoleffe.

Un emozionato Lopez
Performance
A parte il gran gol di Furrer del Lecco contro l’Albinoleffe, gol che ha risolto la partita a favore dei lecchesi sul terreno esterno, per me la vera performance di questi ultimi giorni è quella offertaci da Francesco Benassai, difensore biancorosso con licenza di fare secca la Virtus Verona. Non è in possesso di un grande curriculum, arrivando da una serie di campionati di serie C a livelli normali (Pontedera, Lucchese, Trapani, Campobasso, etc.) – sin qui del resto era stato utilizzato dal mister soprattutto per sostituzioni dei compagni –, cavandosela senza infamia e senza lode. Tutto questo però sino all’83’ di Vicenza-Virtus Verona, quando ha invece deciso di voltare pagina spingendosi in avanti con i tempi perfetti e soprattutto con la fame tipica dell’attaccante puro che segue il cross spiovente per dargli la zuccata decisiva tra le altre possibili. Un exploit che fa scoppiare il Menti e che ricrea autostima biancorossa, oltre a tenere a distanza il Lecco, che non sottovaluterei proprio, almeno per quanto ha fatto vedere sino ad oggi. Bravo Francesco Benassai, il primo autore di performance di questa rubrica. E grazie alla dea Eupalla che l’ha ispirato al momento giusto.
Luciano Zanini