IL VENERDI’ di Luciano Zanini
Superpippo rilancia il Lane!
Con il Lecco stop ai cali di tensione…
Ci troviamo in un una fase particolarmente importante del campionato perché in un paio di giornate si possono misurare con buona attendibilità le forze in campo tra le squadre più importanti della serie C girone A: Vicenza, Lecco, Brescia e Cittadella. Hai voglia a dire che c’è già una differenza abissale tra il Lane e le inseguitrici: rispettivamente nove, dieci e dodici punti. Una montagna di punti, è vero! Ma il calcio non è matematica, o meglio aritmetica, pura: è altra cosa, e per questo basta dire che senza la super prodezza di Pippone Costa – il nostro Superpippo – e senza il colpo gobbo esterno del Cittadella (un grazie ai cugini padovani, che hanno messo sotto il Lecco a casa sua con il gol di Castelli su rigore), saremmo qui a piangere il morto con una classifica del genere: Lane a quota 38 e Lecco a cinque punti… Non so se mi spiego, per cui conviene andare avanti con immutata determinazione, pochi calcoli, e soprattutto con la voglia di vincere ogni gara senza accontentarsi di pareggi o di controllo delle partite. Il Lane ne ha i mezzi ed è chiamato a farlo dai suoi tifosi. E non ripetere quello che ha fatto vedere nelle ultime partite, ossia cali di tensione tali da comprometterne il vittorioso cammino. Parlo di Trento, Giana, Renate e Brescia. Un pareggio fortunato a Trento, due vittorie risicate contro Giana e Renate, un pareggio che sta stretto al Brescia. Certo può capitare un periodo così ma – grazie alla dea Eupalla – nonostante tutto siamo lì a svettare in testa alla classifica. Adesso ci misuriamo con il Lecco (sold out per dire l’attesa…), partita di cartello assoluto che il Vicenza deve vincere per ovvi motivi. Vediamo ora in sintesi le ultime due giornate, in cui abbiamo rischiato di rovinare il bel giocattolo chiamato Lane.

Un primo tempo in controllo ….
Doveva essere, tra Lane e Renate, non dico una passeggiata sotto l’acqua – caduta a secchie rovesce sul Menti e dintorni -, ma una gara da archiviare senza troppi patemi vista la posizione in classifica dei brianzoli, distanziati dai biancorossi di una ventina di lunghezze. Tanto più che già nei primi dieci minuti i ragazzi di Gallo avevano fatto intendere di voler archiviare l’incontro al più presto, per vivere poi di “rendita” per il resto del match. Al 5’, infatti, una bella azione di contropiede – avviata da Stuckler sulla sinistra, poi rifinita con il suo assist al centro per l’accorrente Capello – pare concludersi in gol: purtroppo il tiro in corsa del fantasista biancorosso risulta impreciso e l’azione sfuma. Cinque minuti dopo, ancora Vicenza in forcing, con tanti biancorossi in area avversaria: Capello da terra riesce ugualmente a toccare la palla verso il centro dove tra una selva di gambe colpisce giusto quella di Cuomo che realizza il gol-partita. Il Lane, tranquillizzato dal vantaggio, tiene in pugno la partita con centrocampo ben impostato su Carraro che pare a suo agio sotto il torrente d’acqua, e un bravo Capello cui non fa certo difetto la dinamicità e la fantasia del trequartista di talento, in grado recuperare palloni a metà campo. Non si vedono però grosse occasioni e, verso il 30’, è il Renate a battere un colpo, con Karlsson che si invola benissimo sulla fascia destra puntando dritto alla porta: trova però un attento e puntualissimo Gagno che lo chiude in uscita. Il Lane subisce pure un colpo di testa, sempre di Karlsson, che va fuori. C’è troppa libertà di movimento per i giocatori del Renate.

… ma una ripresa con tanti brividi
E’ un tempaccio da lupi, è vero, ma questo vale anche per i “renatini” che invece di acquietarsi si muovono con maggiore disinvoltura, e si avvicinano decisamente alla porta di Gagno. Già al 6’ arrivano in zona gol con Del Carro, la cui conclusione trova pronto il portiere biancorosso. Poi segue finalmente una gran bella azione del Lane con protagonisti ancora Stueckler e Capello. Il primo parte in tromba verso l’area brianzola, appoggia su Vitale, da questi a Costa che mette in mezzo. Sul pallone si avventa Capello che colpisce come si deve ma il pallone finisce sulla traversa, e addio 2 a 0. La traversa dà nuova linfa al Renate che ci prova per due volte consecutive, facendo venire i brividi sulla schiena agli inzuppati supporter biancorossi: prima Del Carro manca (al 16’) il gol per nostra fortuna, poi è la volta di Calì a mangiarsi letteralmente una clamorosa occasione. E il Lane? Pare imbambolato di fronte all’attivismo degli avversari che fanno gioco e mettono in ambasce i nostri. Arrivano pure i cambi per entrambe le squadre ma la sostanza non cambia: il Vicenza si mostra timoroso, soffre oltremodo il Renate che si crea un altro paio di chances e chiede altrettanti controlli Fvs. Non ci sono amare sorprese, per fortuna, perché sarebbe stato “triste” prendere gol e mancare all’appuntamento con la dodicesima vittoria. Sarà anche vero che tutte le “piccole” si caricano contro la capolista, però …
“Finalmente” il Brescia dell’ex Aimo Diana
Finalmente una delle grandi del campionato: il Brescia! Brescia-Vicenza non è mai una partita qualsiasi, sia in serie A e B (dove entrambe hanno scritto pagine gloriose di calcio provinciale di alto livello), che in serie C. Domenica scorsa, nella partita clou della 15ma giornata, al Rigamonti di Brescia le due formazioni si presentano un po’ sbilanciate, nel senso che i lombardi devono rinunciare ai propri pezzi da novanta in attacco, vedi Maistrello, Vido e soprattutto Spagnoli, mentre Il Lane invece c’è con la sua formazione base o quasi, e mostra però di voler attendere le rondinelle per capire cosa siano in grado di fare. Le rondinelle sono in grado di fare, eccome. La partenza dei bresciani è decisa, il gioco lo fanno loro per almeno 25 minuti, mettendo in ambasce i biancorossi che vengono imbrigliati dalla maggiore dinamicità degli avversari. Il Lane cerca di addomesticare la partita cercando anche di ripartire qualche volta, ma con scarso successo. E’ il Brescia a tenere il campo mentre il Lane gioca per fermare le manovre dei bresciani che in sostanza costruiscono solo un paio di occasioni da rete con Zennaro e il sempre bravo Di Molfetta, altro ex di turno. Si arriva così agli ultimi minuti del primo tempo di una gara dominata dal Brescia quanto a possesso palla e impostazione del gioco. Ma ecco giungere al Rigamonti – non vista – la dea Eupalla che vuole far brillare un suo beniamino: Filippo Costa da Noventa Vicentina…

Prodezza balistica di Pippo Costa, delizia europea
…il quale pur avendo corso in lungo e in largo sul campo, viene a trovarsi libero come uccel di bosco qualche metro fuori area: è proprio qui che la dea Eupalla lo benedice. Pippo alza la testa e vede arrivare un pallone messogli tra i piedi dall’ex-biancorosso Pasini. Ha il tempo per pensare sul da farsi e lo pensa alla grande: addomestica la sfera, e poi prende la mira per sparare una cannonata a mezz’aria che si infila senza trovare ostacoli nella porta di Gori, il quale nulla può sul bolide pipponico. Un eurogol si dice, una delizia europea che appunto in genere si vede solo in partite di campionati importanti. L’abbiamo visto invece a Brescia, ed è stato un bel vedere. Lane 1 Brescia 0. Si sbagliava di grosso però chi pensava che il Brescia avrebbe mollato dopo un ko del genere: infatti le rondinelle tornano in campo mostrando di voler recuperare lo svantaggio e creano subito la prima occasione da gol con Ballestrero, che però tira fuori. Al 68’ arriva il gol del Brescia per una nostra fesseria a centrocampo: il Lane regala palla agli avversari e così Cisco, nella circostanza esente da marcatura (Sandon dove sei?) fa secco Gagno. Il Brescia preme sull’acceleratore e si fabbrica alcune occasioni pericolose, prima con Di Molfetta, poi con un gran tiro da fuori area che Gagno devia: sulla ribattuta il Brescia segna, ma il gol viene annullato per fuorigioco. La tensione in campo sale, il Brescia si danna per vincerla. I minuti scorrono e il Vicenza è in difficoltà: mister Gallo, che aveva già cambiato Rauti, Morra e Caferri con Capello, Stueckler e Tribuzzi, prova a cambiare ancora le carte, cosa in cui è specialista. Per poco, purtroppo, non l’azzecca anche stavolta perché il subentrato Cavion (in luogo di Carraro), su respinta da calcio d’angolo scocca un gran tiro rasoterra destinato in fondo al sacco ma anche Gori che sfoggia la parata della domenica, salvando capra e cavoli. Poteva essere vittoria, magari, ma onestamente il pari è il risultato più giusto, anche se ai punti il Brescia avrebbe meritato la vittoria. Dimostrando di essere un’ottima squadra, mentre il Lane avrebbe dovuto fare qualcosa di più.
Lane batte Lecco, Citta e Brescia pareggiano…
La partita contro il Lecco di domenica prossima non è una partita “normale”. Certo, si gioca a calcio come in ogni giornata, sperando in una partita viva, emozionante, con tanto spettacolo. Però a questo punto, dopo aver incontrato il Brescia, c’è “bisogno” che il Lane batta un colpo nel senso di dimostrare che è superiore alle inseguitrici. Al Rigamonti non abbiamo dimostrato di essere superiori ai bresciani che sono staccati in classifica di dieci punti. Delle due cose, una: o in questo periodo siamo incappati in una fase per così dire recessiva, a seguito delle energie profuse nella fantastica cavalcata che il Lane ha compiuto dall’inizio del torneo ad oggi, oppure abbiamo qualche problemino di personalità e di autostima, visti e considerati i diversi momenti di appannamento mostrati in campo, pure con avversari modesti. Lo stesso mister Gallo ha espresso con chiarezza queste perplessità in più recenti occasioni, e proprio per questo gli va dato atto di onestà e trasparenza. Siamo sempre in testa ovviamente, e questa è la cosa più importante: ora però, per quanto sopra detto, e anche per regalare un omaggio alla tifoseria biancorossa che segue il Lane con un entusiasmo straordinario, sarebbe d’uopo prendere altri tre punti ai lecchesi che certamente scenderanno al Menti con il dente avvelenato per la bruciante legnata subita contro il Cittadella. Il calendario ci offre però anche un’altra gara ultra stimolante: oltre a Lane vs Lecco, c’è poi Cittadella vs Brescia. Niente male come giornata. Sarebbe bello che alla fine terminasse così: Vicenza batte Lecco, Cittadella e Brescia pari e patta. Chissà ?


