interviste

I personaggi: Fabio Cozza da Arzignano al San Paolo e a Marassi

Scritto da Federico Formisano

Per i personaggi del calcio vicentino dopo i redazionali su Roberto Baggio e Lamberto Zauli e l’intervista a  Matteo Pivotto, oggi Maurizio Lissandrini ha intervistato per noi, l’ex giocatore del Cittadella, Fabio Cozza

Fabio ci racconta la sua storia, una storia meravigliosa fatta di passione e sacrificio, il gioco del calcio come momento da vivere fino in fondo, una vita in serie C senza le luci del grande calcio della serie A ma ugualmente bella, una storia che emoziona e ci fa scoprire che il gioco del calcio è meraviglioso a qualsiasi livello lo pratichi.
Fabio Cozza classe 1978 cresciuto nel settore giovanile dell’Arzignano con l’esordio in  serie D, dal  2001 al 2003 al Thiene in C2, dal 2003 al 2008  al Cittadella in C1, dal
2008 al 2010 ad Alessandria in C2 eC1, dal 2010 al 2012 a Casale in serie D
Centrale difensivo, fisico statuario, una vita da professionista girando i campi della serie C2 e C1 ( oltre 200 partite) ,dimostrando fin da ragazzino quelle doti che servono per giocare al calcio, insomma ci sapeva fare sul serio. Oggi lavora nel settore automobilistico vive a Montebello Vic. dove è cresciuto fin da bambino.

Buongiorno Fabio, la tua storia calcistica parla di una carriera come centrale difensivo in tante squadre si serie C….raccontaci.
Sono molto soddisfatto di quello che ho fatto, la mia è stata una carriera in crescendo,sono partito dalla serie D ( Sanvitese, facevo il militare ) per poi tornare ad Arzignano dove mister Toto Rondon mi dà fiducia e gioco 2 campionati alla grande, successivamente vado al Thiene che nel frattempo era promosso in C2 dove con mister Dal Bianco e bomber Baglieri gioco 2 campionati.
Dopo quel periodo mi vuole fortemente il Cittadella in C1 dove disputo 6 campionati belli e ricchi di soddisfazioni culminati con la vittoria nei play –off contro la Cremonese per la promozione in serie B.

Raccontaci di quella squadra…
Squadra molto solida cresciuta anno dopo anno con pochi inserimenti e con mister Foscarini sempre in prima fila a spronarci, eravamo in 18 tutti titolari, forte era la competizione tra di noi, su tutti ricordo Meggiorini ( attuale capitano del Chievo) mix di talento e forza fisica e l’attuale capitano Manuel Iori che poi ha giocato in seria A con Chievo e Torino.
Quella squadra arriva ai play-off per la serie B e vincemmo con il Foligno e poi la partita decisiva 8 giugno 2008 vinta contro la Cremonese ,pensa avevamo perso in casa per 1 a 0 ….il ritorno a Cremona abbiamo vinto per 3 a 1 ….apoteosi, un sogno che si è avverato.

Immagino momenti indimenticabili, ma la carriera di un calciatore è costruita anche su momenti tristi e poco felici…

Momenti indimenticabili è vero, anche perchè l’anno dopo firmo un biennale con l’Alessandria dove vinco un altro campionato,per cui tutto gira a meraviglia, ma porto nel mio cuore anche molte altri momenti e sopratutto persone che mi hanno dato molto. La grandissima preparazione tecnica di mister Maran ( al Cittadella dal 2002 –05), l’amicizia con molti giocatori uno su tutti Federico Smanio ( mio testimone di nozze) e molti altri ancora. Momenti brutti capitano a tutti , io ricordo il grave infortunio al ginocchio nel 2005 , ripagato però dal rinnovo del contratto una settimana dopo l’intervento chirurgico, un altro brutto momento è stato ad Alessandria dove la società per problemi interni ha chiuso bottega e ho dovuto scendere in serie D a Casale Monferrato.
Ma poi passa tutto , la vita va avanti e mi ritengo molto contento di quello che ho ricevuto in cambio. Ho chiuso con il calcio nel 2012 a Chiampo anche se ho il rammarico di non aver mai giocato per la squadra del mio paese cioè il Montebello ( in quel periodo la squadra era in terza categoria appena ricostruita)….ma va bene lo stesso.

Qualche ricordo speciale legato al campo di gioco, partite, emozioni particolari.

La più forte emozione senza dubbio è la partita al San Paolo di Napoli nella prima dei partenopei in seri C dopo il fallimento nel 2005, stadio con 60 mila spettatori coppa Italia il mio Cittadella pareggia, risultato 3 a 3..fantastico.
Sempre lo stesso anno la nostra vittoria a Marassi contro il Genoa – Cittadella 1 a 3 con lo stadio che personalmente reputo il più bello d’Italia……e poi un Hellas Verona – Cittadella 0 – 1 dove sono stato espulso al 90° per salvare un gol sulla linea , il giorno dopo la Gazzetta dello Sport scrive “ Cozza perfetto anche nell’espulsione”….son ricordi indelebili.

Cozza, oggi con alcune delle maglie indossate in carrriera

Un ultimo pensiero Fabio per i nostri lettori di Calcio Vicentino.
Dico che il calcio per me è stato impegno e tanto sacrificio, ingredienti fondamentali per tutti i giovani che si avvicinano a questo gioco , con la buona volontà si possono ottenere delle grandi soddisfazioni anche se giochi nei campionati minori. Non importa dove giochi, ma se lo fai devi impegnarti al massimo. Un saluto a tutti e grazie per l’intervista.

 

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Federico Formisano