Tra i protagonisti della stagione del Silva Marano 1950 c’è sicuramente Stefano Dalla Vecchia, classe 1991, alla prima stagione coi maranesi dopo aver trascorso le ultime stagioni a Molina facendo sempre o quasi alta classifica in seconda.
Intervista di Andrea Benedetti Vallenari
ne parliamo con Stefano Dalla Vecchia
Cambio di maglia e storie che si invertono, e dire che ai nastri di partenza questo Silva non sembrava poter valere la prima piazza che in questo momento occupa, chapeau a loro. Con 10 marcature raggiunte domenica, Stefano è anche il capocannoniere dei suoi, parliamo con lui di tutta la stagione focalizzandoci sul finale infuocato con arrivo a tre.
Dalla Vecchia con la casacca del Molina
Silva 57, Stoccareddo 56, Montecchio 55: quattro giornate al termine e all’ultima le vostre inseguitrici i sfideranno togliendosi inevitabilmente dei punti. Raccontaci la stagione dal tuo punto di vista e quello dei tuoi compagni.
“Difficile non definire la stagione come positiva, sia a livello personale che di squadra. Fino ad ora. Purtroppo mancano ancora quattro partite difficili, ma la speranza è che tra un mese questa definizione possa ancora essere valida.”
Prima di qualsiasi altra domanda, te l’aspettavi? Sinceramente tentando di ipotizzare i valori del campionato ad inizio stagione mai avrei detto di un Silva così in alto. Oltretutto l’addio di Michielan e poco dopo Binotto il bilancio estivo suggeriva un indebolimento
“In tutta sincerità è stata una piacevole sorpresa. Sulla carta c’erano e ci sono tutt’ora squadre più attrezzate di noi, ma siamo un grande gruppo che ha lavorato molto durante tutto l’anno ed è questo che ci ha permesso di competere con squadre tecnicamente superiori. L’importante è continuare in questo modo con i piedi ben saldi a terra.”
I tuoi ex compagni del Molina quest’anno non si sono ripetuti e rispetto alle recenti stagioni sono più bassi, anzi ora sono in recupero a dispetto di una partenza ad handicap, li senti? Come la vivi da fuori?
“Guardo sempre con molto interesse i risultati del Molina, sono cresciuto li e sono contento che ora siano riusciti a trovare un po’ di continuità nei risultati e a tirarsi fuori dalle zone più pericolose. Spero raggiungano il prima possibile la matematica salvezza perchè se lo meritano viste le difficoltà affrontate ad inizio anno.”
In stagione ti sei alternato tra il ruolo del trequartista e all’occorrenza ala, rientrando sul tuo mancino. A mio modo di vedere, meno motricità, ma molta tecnica, fanno di te un’ottima opzione dietro le punte. Ogni stagione comunque trovi una buona prolificità, col gol di domenica siamo a 10 (11 contando la coppa), sei d’accordo con la mia analisi?
“Diciamo che mi prediligo giocare dietro la punta, per una questione come dici bene tu, di qualità tecniche e carenza fisica, ma mi sono adattato più volte senza problemi durante l’anno. Anche quest’anno ho raggiunto la doppia cifra in campionato, come l’anno scorso: ma speriamo ne sia rimasto ancora qualcuno nel serbatoio.”
Proprio domenica, testa-coda col Valdastico, 1-0 ci racconti la partita?
“Domenica è stata una battaglia. Nessuna squadra è da sottovalutare e non lo è stato nemmeno il Valdastico. Hanno buone individualità in attacco che ci hanno messo in difficoltà e un ottimo portiere (Maddalena, ndr) che ci ha impedito in tutti i modi di passare in vantaggio se non dal dischetto. La vittoria è stata sofferta, ma quel che conta è aver vinto e aver portato a casa i 3 punti. Ora conta solo quello: VINCERE!”
Inutile girarci intorno, farete corsa promozione fino in fondo, scaramanzia o no. Analizziamo il calendario, avrete l’Orsiana penultima, il Valli quartultimo e l’Isola quintultima tutte in lotta playout. Ultima in casa col Lakota che balla fuori dalla soglia playoff, quale partita temi di più, quanti punti su 12 servono a conti fatti per poter prevalere (contando che partite uno avanti e si toglieranno punti l’ultima)?
“Mancano 4 partite al termine della stagione e non si può più sbagliare nulla. Affrontiamo squadre che hanno ancora degli obiettivi da raggiungere e forse questo un po’ ci penalizza perchè giocheranno tutte alla morte, ma il Silva deve pensare a se stesso, rimanere concentrato, lavorando duro come fatto fino ad ora in modo da concludere al meglio questo nostro percorso. La partita che temo di più? Ragioniamo partita per partita senza fare calcoli. Domenica tocca all’Orsiana e quindi siamo concentrati solo su di loro.”
Dalla Vecchia contrastato da Calabria del Santomio
Uno sguardo alle contenders, i Baù ed il Montecchio passeranno entrambe per il San Quirico e Cogollo, entrambe abbastanza tranquille, ma non ancora salve, sfida decisiva all’ultima una contro l’altra. Lo Stoccareddo ha una partita in casa in più di tutti. Chi ti ha impressionato di più tra le due? Quale il tuo pronostico per il loro cammino, qualcuna ha partite più agevoli?
“Sono due squadre molto forti. Lo Stoccaredo ha fatto un grande campionato guidati da Eder e da tanto spirito di sacrificio. Ricordiamoci che sono stati in testa per tantissime partite. Il Montecchio sulla carta era la squadra favorita per la vittoria finale visti anche gli ottimi risultati raggiunti negli anni scorsi. Sono molto forti e completi. Sicuramente l’ultima di Campionato sarà una bella sfida.”
Qual è la partita emblema di quest’anno? Quella che ricordi con più gioia?
“La partita della svolta probabilmente quella a Lugo con il Lakota in 10 uomini dopo nemmeno 15 minuti che ci ha dato grande consapevolezza e voglia di lottare. Vinta alla fine 1-0. Certamente però la più bella è stato il ritorno con lo Stoccareddo, 3-0 a fine primo tempo, un bel ricordo per tutti