Il Silva voleva vincere per garantirsi la certezza matematica della Promozione, ma per un buona parte della gara ha pagato la tensione e solo nel finale è riuscito a distendersi con la forza dei suoi attaccanti e trovare il vantaggio che gli ha permesso di brindare ad una vittoria cercata per tutto l’arco della stagione
Servizio e foto di Federico Formisano
Silva – Lakota 2-0 Borriero al 55’ e Dalla Vecchia su rigore al 80’
Silva: Rodighiero, Franzan, Dellai, Mandolfi (Turcato dal 90′), Castellan, Albanelli, Ruaro (Lappo dal 75′), Borriero, Brazzale (Binotto dal 65′), Dalla Vecchia, Libris. A disposizione: Panozzo, Boffo, Penzo, Andrighetto. Allenatore Gasparin
Lakota: Bonato Alb. Scattolaro, Casagrande, Cebba (Polga dal 65’), Ortega, Dal Bianco, Bonato Dan. Mouthadi (Zolin dal 79’), Brazzale Loris (Basili dal 78’), Scrocco, Dal Santo; A disposizione: Dal Bianco E. Lanaro, Brazzale Mich., Turle. Allenatore: Poletto Loris
Al glorioso Pietro Berto ci sono tantissimi tifosi che hanno scelto di sostenere la squadra del paese piuttosto che il blasonato Altovicentino. E sono organizzati con bandiere e cori e non demordono un istante dal sostenere la loro squadra.
Nel frattempo a Lusiana Stoccareddo e Montecchio Precalcino disputavano due partite, una sul campo, l’altra con le informazioni che arrivavano da Marano.
Mister Gasparin ha preparato bene questa partita e si è affidato ai giocatori che gli hanno dato le maggiori garanzie sinora: in avanti giocano Dalla Vecchia e Libris con Brazzale pronto a svariare su tutto il fronte dell’attacco, mentre Andrighetto, Lappo e Binotto partono dalla panchina.
A centrocampo agiscono Mandolfi con il capitano Borriero e con Ruaro esterno sulla sinistra.
Il Lakota risponde affidandosi a due guastatori del calibro di Brazzale e Dal Santo con Scrocco rifinitore.
Ma la preparazione del mister nulla può contro la tensione che attanaglia i giocatori: appoggi facili sbagliati in maniera elementare e poca applicazione sugli schemi preparati fanno sì che il Silva sia l’ombra della bella squadra ammirata in altre occasioni.
Il Lakota fa la sua onesta partita, non molla di un centimetro e per tutto il primo tempo va molto più vicino al gol dei maranesi.
Le prime avvisaglie in area del Silva sono del puntuale Brazzale che crea situazioni di pericolo. Al 10’ il Silva si affaccia una prima volta della parti d Bonato per un retropassaggio errato su cui Libris cerca di anticipare il portiere in uscita ma la conclusione finisce alta.
Il Lakota si fa vedere di nuovo nell’area avversaria dapprima con un colpo di testa e poi con una bella rovesciata di Dal Santo e poi con una conclusione di Cebba ma Rodighiero fa buona guardia.
La gara prosegue senza emozioni fino oltre la mezzora quando c’è un bel cross per Libris anticipato dal portiere.
Il nervosismo del Silva si manifesta anche in un fallo sciocco di Albanelli che stampa i tacchetti delle scarpe sulla schiena di Dal Santo beccandosi un cartellino giallo “bonario” dal comunque attento arbitro Dal Zotto di Schio.
Ad un minuto dalla fine del tempo regolare il Lakota prova a farsi male da solo, ma Bonato sulla linea riesce a raggiungere il pallone calciato da un compagno.
Il tempo si chiude con 2’ di recupero.
Nell’intervallo Gasparin richiama la sua squadra ad una maggior applicazione e a dimostrare di credere nell’impresa. Dalla collina arriva la notizia di un pari fra Stoccareddo e Montecchio che garantirebbe comunque il successo finale agli arancioni, ma il mister non vuole correre rischi e carica a molla i suoi giocatori.
Ed in effetti il secondo tempo inizia con un Silva più determinato e consapevole. Al 10’ la squadra di casa passa in vantaggio con un incursione di Borriero
Il Lakota continua a macinare il suo gioco con Loris Brazzale che punta a migliorare la sua già ottima classifica cannonieri, ma la difesa del Silva è attenta e non lascia spazi. A dieci minuti dalla fine per un fallo in area (molto contestato dagli ospiti l’arbitro Dal Zotto concede un rigore che Dal Santo trasforma- La festa può già iniziare con la tifoseria che può finalmente lasciarsi andare. Il Silva ha meritato questa promozione per la costanza di rendimento soprattutto nel girone di ritorno quando ha lasciato indietro le avversarie. Oggi non ha giocato una gran partita ma quello che doveva arrivare era una vittoria e alla fine il risultato è stato ottenuto. A Marano contano adesso di tornare ad essere un valore aggiunto per la zona dopo il trasferimento del calcio che conta in quel di Valdagno.