Si il titolo è proprio sbagliato, ma quale addio al calcio! Il calcio è passione pura, è amicizia, è divertimento. Davide Santagiuliana ha trascorso venti e più anni nei campi di calcio e non rimpiange nemmeno un momento delle esperienze trascorse. Ma a casa c’è una moglie, Laura, ci sono due figli, un maschietto di sei e una bimba di due che vogliono che il loro papà dedichi un po’ di tempo anche a loro.
Così Davide attacca sì le scarpe al chiodo, ma rimarrà quasi certamente nel mondo del calcio “ una società mi ha fatto una proposta che sto valutando – racconta Santagiuliana – e potrei cambiare ruolo; vediamo se la cosa si concretizzerà. Non mi dispiacerebbe rimanere nell’ambiente!”
Ma questo addio al calcio lo avete festeggiato, qualche amico ti ha preparato qualche sorpresa? “ No, ti dirò la verità: io sono contento che questo campionato sia finito in questo modo. Sono contento che il Trissino, società ben organizzata, abbia avuto l’opportunità di passare di categoria pur arrivando seconda, ma il campionato avrei voluto vincerlo sul campo. Il Sarcedo è stato bravo e non c’è niente da dire contro di loro, ma io anche in occasione della gara con il Thiene volevo assolutamente la vittoria, ed assieme a tutti i miei compagni ero concentrato sulla partita e su quello che succedeva a Sarcedo e non ho pensato minimamente ad altre “distrazioni”.
Davide Santagiuliana ha iniziato a giocare nella formazione di Valdagno quando era ancora la società che era tornata in C dopo i gloriosi anni come Marzotto, Ma quando Davide compie diciotto anni il Valdagno cede i diritti al Thiene ed il calcio a Valdagno riparte dalle serie inferiori con il nome dapprima di Valle Agno e poi di Nuova Valdagno. Santagiuliana diventa subito un titolare inamovibile e percorre forse il periodo più bello del ricostituito Valdagno. Con Rezzadore in panchina vinse un campionato e giocò numerose stagioni ricche di soddisfazioni e di trofei. Un altro campionato lo vince con Trivellin in panchina. I suoi compagni di squadra in quel periodo erano ad esempio Michele Rinfieri con cui si è ritrovato quest’anno a Trissino e poi Matteo Penzo, Daniele Chilese, Rudy Perenzoni, Emanuele Massignani e tanti altri.
Davide giovanissimo con la maglia del Valdagno
Nel 2007 nel pieno della maturità viene ceduto al Cornedo con cui disputa stagioni intense e ricche di rapporti umani e di amicizie importanti come quelle con Guiotto con cui ha disputato anche l’ultima stagione, con il portiere Pellizzari, con Orsetti, con Giacomo Lorenzi, con Francesco Visonà. A Cornedo come allenatori trova Martini e Monfardini. Dopo sei anni si chiude il suo periodo al Cornedo e passa la galleria per andare a giocare con lo Schio. Con i colori giallorossi ottiene un’esaltante promozione in Prima Categoria con una squadra fortissima che stravince il campionato con 73 punti lasciando la seconda indietro di 18 punti. Il suo compito è quello di portare acqua per un attacco fortissimo con Dalla Riva che segna più di venti gol con Battistella e Fochesato poco lontani nel palmares dei cannonieri. Dopo due stagioni a Schio passa al Malo ma è un campionato avaro di soddisfazioni che si chiude con la retrocessione in seconda categoria. E’ arrivato il momento per Davide di avvicinarsi nuovamente a casa e la proposta del Trissino sembra calzata a pennello per lui. Ritrova amici di un tempo come Rinfieri, Guiotto, Okechuckwu, e arriva anche la soddisfazione di una promozione a 37 anni.
“L’unico cruccio è stato quello di essere arrivati dietro al Sarcedo – racconta Santagiuliana – ma giungere a 68 punti non è da tutti e alla fine abbiamo chiuso con una promozione meritata. Devo ringraziare la società ed il mister Peter Taccardi, allenatore molto bravo e preparato con cui ho avuto un ottimo rapporto”
In una foto di Andrea Benedetti Vallenari Santagiuliana capitano del Malo
A proposito di allenatori sicuramente in una carriera quasi ventennale ne avrai conosciuti molti di bravi; vuoi citarne qualcuno. “Si fa sempre fatica in questi casi – risponde il nostro interlocutore – perché si teme di non menzionare qualcuno che ha avuto anche un ruolo importante; comunque dico Denny Rezzadore perché con lui a Valdagno ho colto grandi soddisfazioni, penso a Massimo Monfardini per il periodo di Cornedo, e anche a Marco Santacaterina con cui avevo anche giocato assieme a calcio e che ho ritrovato a Schio nell’anno vincente. Ed infine vorrei menzionare proprio Taccardi, un allenatore che ci ha trasferito molto sul piano umano. “
Santagiuliana con la maglia dello Schio
Ma che non è stato confermato dalla società ? “Queste sono decisioni che non commento, anche perché non conosco bene i termini della questione se la decisione sia stato dell’allenatore, della società o concordata”
E’ evidente che Davide si sta già calando nel nuovo ruolo dirigenziale e che usa già molto bene l’arma della diplomazia e della discrezione. Facciamo un paio di tentativi di strappargli il nome della squadra dove andrà ma il mediano conosce bene la tattica della marcatura stretta e glissa con eleganza.
E’ venuto il momento di salutarci non senza qualche ricordo di comuni amicizie e non senza il classico in bocca al lupo per la nuova attività. Ma prima gli chiediamo chi voglia ringraziare in conclusione ” Certamente le mie donne, mia madre Elvira che mi ha sempre seguito in questi anni e mia moglie Laura che ha sempre condiviso questa mia passione”