Eccellenza

Montecchio Maggiore, cuore e grinta acciuffano il Caldiero.

Uno scatenato Zerbato mette sotto per due volte i Castellani, i quali rispondono, nel corso del secondo tempo, con le reti di Calgaro e Tescaro.

Montecchio  – Caldiero 2-2

MONTECCHIO MAGGIORE: Saggioro; Bevilacqua (Pilan al 57’); Benetti; Tresso; Vanzo; Poletti; Zuddas (Nikolic al 90’); Pegoraro; Casarotto; Calgaro; Tescaro. A disposizione: Bertoldo; Rigodanzo; Caregnato; Carollo; Santacatterina; Tecchio; Mantiero. All: De Forni.

CALCIO CALDIERO TERME: Fortunato; Concato; Pisani; Falchetto; Tonolli; Baschirotto; Zerbato; Falciotto; Guccione (Burnazzi all’85’); Viviani; Baldani. A disposizione: Anderloni; Momodu; Gecchele; Vanzetta; Mezzina; Laperni; Odigwe; Zanetti. All: Soave.

Arbitro: Tagliente. Assistenti: Storgato & Tarzia.

Marcatori: Zerbato al 12’ & 53’; Calgaro al 62’ e Tescaro all’85’.

Ammonizioni: Saggioro; Bevilacqua; Tresso; Baschirotto.

Montecchio Maggiore contro Caldiero non è mai una sfida scontata, l’anno scorso i veronesi sono riusciti ad imporsi per ben tre volte su tre, sembrando su tutti i fronti superiori ai Castellani, mentre all’andata di questa stagione calcistica i vicentini hanno espugnato la casa del Caldiero con un secco tre a zero. Dopo 17 partite il Montecchio si trova momentaneamente fuori dai play-off, invece gli ospiti sono solamente ad un punto dalla vetta. Sulla carta sembra l’ennesima partita scontata ma è bene ricordare quanto affermato poco sopra.

Al fischio di inizio le due squadre incominciano un’intensa fase di studio, interrotta solamente dai numerosi falli commessi da ambo le parti. La prima palla gol è per gli uomini di De Forni: invenzione di Calgaro che favorisce l’inserimento intelligente di Tescaro, il quale si vede far soffiare il pallone da un ottimo Baldani in fase di copertura. Sull’altro versante si fa vedere poco più tardi il Caldiero con Guccione che, grazie ad una respinta della retroguardia bianco-rossa, si avventa sul pallone, si destreggia con una bella giocata e calcia poco a lato. Due minuti più tardi Zerbato si dimostra molto più letale: scatto sulla sinistra di Baldani che vede arrivare il proprio capitano dalla retrovia che, appena ricevuto palla, la piazza di piatto come meglio può, portando in vantaggio i suoi. I padroni di casa non ci stanno e si spingono in avanti, ma oltre la bella punizione di Calgaro trattenuta da un buon Fortunato, non riescono ad impensierire gli avversari, mentre gli ospiti, prima del duplice fischio dell’arbitro, sfiorano la rete due volte. Prima Guccione, imprendibile sulla sinistra, serve nel mezzo Falciotto che colpisce a botta sicura, trovando a negargli il gol non Saggioro, bensì un Vanzo in versione muro che si immola per sventare l’opportunità dei veronesi. Un paio di minuti più tardi da buona posizione Zerbato calcia male e fuori.

Nel primo tempo di uno dei big match di giornata il Caldiero è meritatamente in vantaggio, grazie alla sua ottima organizzazione e alle continue incursioni dei due esterni d’attacco. I Castellani, pur giocando bene, non riescono a concretizzare i propri schemi offensivi, venendo inevitabilmente fermati.

La ripresa si apre con la solita fase di studio, finché questa non viene interrotta dal raddoppio del Caldiero al cinquantatreesimo: sgroppata di Guccione sulla destra che mette nel mezzo per Zerbato, il quale trova il raddoppio personale. Rete fotocopia di quella precedente e Castellani in evidente difficoltà a fermare l’ex Adriese e il capitano avversario. I Castellani anche sta volta cercano subito vendetta e a differenza del primo tempo la trovano al sessantaduesimo: su un flipper in area Calgaro, nell’area piccola, si coordina in grande stile e fulmina con una bellissima rovesciata il portiere ex Montecchio. Sette minuti più tardi i padroni riacciuffano il pareggio, ma l’arbitro annulla tutto per un sospetto fuorigioco di Tescaro sulla rete annullata. A metà ripresa il Caldiero sfiora il tris con Guccione, il quale, negli sviluppi di un corner, vedendo di non riuscire a superare il proprio diretto marcatore, si inventa un tiro a giro che sfiora il palo. Il minuto seguente ancora gli uomini di Soave con la brutta conclusione di Filiciotto, imitato poco più tardi da Pegoraro. Sulla destra, poco dopo, si accentra Zuddas che vede libero Casarotto e lo serve, l’attaccante Castellano stoppa e prova un tiro a giro che si spegne sul fondo. All’ottantesimo gli ospiti sfiorano il terzo gol: il solito Guccione crossa per Viviani che, con la sua girata di testa, sfiora la traversa. Un minuto più tardi Casarotto non riesce a sfruttare nel migliore di modi il pallone conquistato dai propri compagni in seguito ad un intenso pressing per raggiungere lo stato di parità. Due giri di orologio dopo il Caldiero sbaglia un gol già fatto: contropiede di Zerbato che a tu-per-tu con Saggioro invece di tentare il tiro prova a servire alla sua destra Tonolli che si vede rimontare uno strepitoso Vanzo che salva tutto. Dopo il grave errore si concretizza la famosa legge del “Gol sbagliato, gol subito”: Tescaro riceve palla in seguito ad una rimessa dalla sinistra, scatta, si accentra e di destro batte un non irresistibile Fortunato, agguantando il tanto agognato pareggio. Il Caldiero risponde poco dopo, e per l’ultima volta, con il tiro impreciso di Filciotto su assist di Viviani.

Il triplice fischio del Sig. Tagliente mette fine ad una partita entusiasmante per i tifosi. Il Caldiero, in avanti di due a zero e sicuro delle proprie doti, non concretizza le ulteriori palle gol capitategli, vanificando, con lo scorrere del secondo tempo, il vantaggio cumulato, tutto questo nonostante le ottimi prestazioni di Guccione e Zerbato. I padroni di casa, dopo un primo tempo non dei migliori, in seguito alla seconda rete del capitano del Caldiero si rimettono in sesto e abbandonano i timori iniziali e incominciano a pressare e dare il tutto per tutto per il pareggio. Questo arriva grazie al grande cuore messo in campo ed una grinta invidiabile, fatto che dimostra che a contare non è la posizione in classifica ma lo spirito messo in campo. Ottime le prestazioni, per i Castellani, di Zuddas e Vanzo.

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Eros