Redazionali Terza Categoria

San Tomio, la Seconda rondinella fa pr… omozione: extra festa dopo l’extratime

Scritto da Omar Dal Maso

Derby tra biancazzurri nella finale playoff con padroni di casa subito avanti con una perla di Dalla Cà e raggiunti nel recupero da Fracasso, con Altavilla in dieci. Nei supplementari De Zen e K. Pretto firmano bis e tris per il 3-1 che catapulta la squadra di Gramola in Secondo Categoria dopo un girone di ritorno formidabile.

SAN TOMIO-ALTAVILLA CALCIO 3-1 (pt 1-0, st 1-1)

SAN TOMIO: Galamic (28′ sts Fochesato), Dalla Vecchia (29′ st Lievore), Trevisan, Bonato (C), Jimenez, De Vicari, F. Pretto (46′ st K. Pretto), Soppelsa (35′ st Marangoni), Lappo (16′ st De Zen), Mencato, V. Dalla Cà. (A disposizione Fochesato, F. Dalla Cà, Modesti, K. Pretto, De Zen, Diquigiovanni, Eberle, Lievore, Marangoni). All. Ferruccio Gramola.
ALTAVILLA CALCIO:
Sandri, Facchin, Ziggiotto, Zanuso (C) (38′ st Celsan), Meggiolaro, Sinico, Petrella (10′ st Tezze, poi 8′ pts Sarr), Fracasso, Melison, Pizzi, Neri (22′ st Piludu). (A disposizione Case, Mosele,  Tezze, Dal Lago, Sarr, Celsan, Caneva, Piludu). All. Marco Trimigliozzi.
Arbitro:
Cappellotto di Schio
Reti:
nel primo tempo V. Dalla Cà (ST); nel secondo tempo 46′ Fracasso (A). Nel pts 5′ De Zen (ST),  nel sts 13′ K. Pretto (ST). Note. Spettatori 400 circa. Espulso Meggiolaro (A) al 30′ st per gioco scorretto, ammoniti Dalla Cà (ST), Sinico e Pizzi (A), allontanato l’allenatore Trimigliozzi (A) al del sts per proteste.

 

 

Omar Dal Maso – MALO

Il San Tomio vince il braccio di… Ferruccio (Gramola, il mister) con l’Altavilla e si aggiudica i playoff di Terza Categoria – girone berico – e soprattutto il tanto sognato, bramato, desiderato e via di sinonimi all’infinito pass promozione, rimpolpando la schiera di club maladensi dalla Seconda in sù (sarà derby col Molina, altra frazione, un gradino più in alto invec il Malo di “città”). Volano altissimo le “rondinelle” che colorano di biancazzurro il cielo sopra San Tomio dopo aver fatto penare i numerosi e affettuosi tifosi di casa, già in festa al 90′ ma che al 91′ si sentono correre un brivido lungo la schiena al gol di Fracasso che frastorna il popolo di Malo. Poi il doppio ceffone firmato De Zen e K. Pretto consegnano l’invito di Seconda… classe che per i biancazzurri costituisce un pezzettino di paradiso.


Lo scorso 31 marzo, quando si giocò il round di ritorno, pubblico in tribuna in maniche corte e birrette in mano, oggi al 19 maggio giubbino, qualche berretto in testa e quasi quasi ci stava anche un brulè. Diluvio che imperversa su Malo e dintorni nel primo pomeriggio, con il cielo che dà tregua ai 22 protagonisti in campo nella ripresa e soprattutto nell’extra time. Allora vinse 2-1 il San Tomio, lanciandosi così nella volata playoff, identico il punteggio del primo braccio di ferro a campi invertiti. Stavolta c’è in palio ben più di una malloppo da tre punti, bensì un’intera stagione. Senza alcun appello.

Si parte con i due capitani Bonato e Zanuso che condividono anche il n°4 sulla schiena oltre che la fascetta da leader. San Tomio che “cede” i colori biancazzurri per dovere di ospitalità agli ospiti, e sfoggia il “nero” come il tempo sopra le teste dei calciatori al fischio d’inizio. Subito grinta da vendere, gente che lotta su ogni pallone e sa spezzare le trame altrui con musica di sottofondo dal padiglione della Caneva Berica attiguo allo stadio “Gastone Zerbato” e gli ultras di casa che alzano i decibel.

I locali pasticciano su una punizione invitante, sprecata, poi al primo vero assalto si corregge il “tabellone”: 1-0 San Tomio, grazie a Dalla Cà che si vede schizzare sui piedi la palla al limite dopo la “fionda” dall’out di Jimenez, salta un uomo di fino e scarica un destro telecomandato sotto il sette alla sinistra dell’assolto con formula piena Sandri. Si mette bene per Bonato e soci, orfani dei veterani Carollo e Grotto in tribuna infortunati e di Alfonsini a caccia di sushi in vacanza. L’Altavilla accusa il colpo, anche perchè regolamento alla mano sa che dovrà scalare il muro con almeno due picconate ben assestate per raggiungere la vetta, ma fatica a risalire la china infrangendosi su mediana e barricata di fronte a Galamic, di fatto inoperoso per tutti i primi 45′ e senza pensieri almeno fino a metà tempo. Al 25′ occasionissima per il raddoppio con Dalla Cà che in incursione in banda destra punta il fondo e vede libero a centroarea Lappo, servizio perfetto con il bomber maladense doc che fa toc toc alla porta di Sandri, super in tuffo a togliere la palla da una rete già virtualmente gonfia.

Un minuto dopo arriva il primo vagito dell’Altavilla in avanti, ma la botta mancina da fuori di Zanuso è fuori misura. Al 29′ ancora Dalla Cà a imperversare in area, stavolta direttamente da un rilancio del portiere, con il furetto di origini argentine che sembra materializzarsi dal nulla alle spalle della difesa difettando solo nel tocco morbido sottoporta che il portiere intuisce e abbranca. I primi 45′ si chiudono con un mischione in area ospite al 35′ e le lamentele vibranti dei biancazzurri ospiti: cross di Melison, De Vicari fa scudo con braccio più o meno sul corpo, decisione non semplice per il direttore di gara che lascia correre. Da segnalare un bel colpo aereo di Pretto su altrettanto bello spunto di Soppelsa (cross mancino al bacio), ma Sandri agguanta in sicurezza (44′).

Si va al riposo con un gol di margine per il San Tomio e l’impressione di una gara di finale saldamente in pugno ai padroni di casa, con un Altavilla che ha annaspato limitando i danni fin qui proponendo solo carezze in avanti. In realtà, nella ripresa, saranno proprio Melison e compagni a scialacquare due palle gol clamorose fino all’esposizione dei 5′ di recupero. Andiamo per ordine. Al 5′ altro mischione, l’area è la stessa ma a squadre invertite, per farla breve Galamic salta nella giungla e viene travolto da compagni e avversari, con decreto di “espulsione” – si fa per dire – per tutti: fallo di confusione e un “ste boni” omnia munda mundis. Al 7′ punizione invitante per i locali, s’incarica Lappo che sfodera un buon destro che però sorvola la traversa (vedi clip).

Idem con purè di patate sull’altra sponda, a battere la palla ferma va lo specialista Melison che chiama il portiere alla parata in due tempi (10′). Al 16′ standing ovation per Lappo che lascia il campo per l’avvicendamento con De Zen, salutando il pubblico e lo striscione dedicato all’indimenticato papà Giuseppe. Occhio che al 17′ da un cross mancino un po’ balbettante di Zanuso rischia di sortire una palla gol, con sfera che viaggia verso il sette dove Galamic ci arriva a filo, ma non finisce qui: sul rimbalzo corpo a corpo cruento con Neri che ne esce malconcio ed è costretto a lasciare il campo dolorante, con qualche richiamo ospite all’arbitro lamentando un secondo penalty non concesso.

A metà ripresa si assiste a due palle gol divise su ambo i fronti d’attacco: al 23′ Pretto brucia tutti e in corsa tenta il tocco al volo su cui ancora Sandri si supera volando a metterla in corner. Sull’altra sponda al 28′ una delle azioni più brillanti del match: la confezione in velocità l’Altavilla sull’asse Melison-Tezze con il goleador designato a servire una palla gol prelibata al compagno che, dall’altezza del dischetto e indisturbato sceglie il piattone piazzandola però nella disponibilità di Galamic che blocca e può farsi il segno della croce. Due minuti dopo Altavilla in inferiorità numerica: la red card è diretta per Meggiolaro, reo sì di un fallo non da chierichetto ma la decisione ferrea del direttore di gara scledense fa imbufalire la sponda ospite. Mancano 15′ al gong, +1 nei gol e negli uomini a trottare, campo e pubblico amici, tutto pende sulla bilancia delle rondinelle che però non fanno granchè in avanti per chiudere la pratica.

E rischiano grosso: non tanto su una punizione mal gestita al 34′ da Zanuso e soci, ma al 40′ quando Melison lanciato a rete solo soletto, dopo uno scivolone di De Vicari, solo davanti al portiere tenta un improbabile pallonetto con Galamic scavalcato, così come la porta. Per il forte n°9 ospite qualche occhiataccia dei compagni che si vedono sfumare davanti gli occhi la chance più maiuscola per l’aggancio e allungare così contesa e speranza ai supplementari. Fracasso al 43′ tenta la girata al volo in acrobazia temeraria, palla ciccata, ma sarà proprio lui – neo capitano dopo l’uscita di Zanuso sfiancato – a togliere dalla melma i suoi: bel lavoro di Tezze che al 1′ di recupero raccoglie una palla morta sulla linea di fondo, la caccia dentro col contagiri per l’inzuccata del n°8 che regala attimi di estasi ai fedeli e una nuova mezzora extra a 400 e passa spettatori. Agli sgoccioli (49′) in mischia colpiscono palla di testa in tre, sfera che schizza e poi schiva il palo con stavolta Sandri a rendere omaggio alla dea bendata.

Si va avanti, con l’uno a uno nel tabellino e l’Altavilla che si è guadagnato in extremis un bonus di mezzora per provarci ancora. Subito al 2′ Dalla Cà con una punizione a giro bassa e calibrata fa gridare al gol ma in tuffo rasoerba bagnata Sandri ci arriva ancora una volta, deviando in corner, su cui Bonato prova la girata al volo: buona coordinazione ma tiro alto per il capitano. Il San Tomio non vuole lasciare l’iniziativa agli avversari e soprattutto intende tenerli lontano dalla propria area: palla sui piede ancora dell’autore del primo gol, stavolta sulla destra, abile a crearsi lo spazio per una traiettoria a metà tra il tiro rasoterra in diagonale e l’assist per l’accorrente De Zen, abile a raccogliere in tap in la sfera ribattuta in uscita bassa dal portiere e far detonare il 2-1, sommerso dai compagni.

Sembra fatta per Gramola e i suoi, ma ci sono ancora 25′ da giocare e un Altavilla generoso fino al midollo che raccoglie le energie residue e al 9′ dell’ultimo quarto d’ora riuscirebbe pure a trovare il 2-2 con Tezze che si immola sul secondo palo e la mette dentro colpito duro da un maladense, mentre sul cross Galamic si scontra con tutti in uscita e si fa male. La baraonda, tra gente che festeggia il gol, chi protesta e chi soccorre i feriti a terra si conclude con la bandierina alta di un guardalinee che vanifica i sacrifici multipli annullando di fatto il gol e scatenando le litanie del tecnico ospite, allontanato. Per Tezze subito e Galamic poco dopo (sospetta lussazione a spalla e clavicola) finale playoff conclusa anzitempo, con Fochesato (terzo portiere) all’esordio assoluto stagionale proprio nel clou, in tempo per applaudire Kevin Pretto che in contropiede solitario tira in porta beffando Sandri che la tocca in uscita ma non quanto basta per evitare il 3-1 che chiude i conti.

E rende biancazzurro il cielo sopra San Tomio di Malo, mentre i colori dell’Altavilla sbiadiscono per una domenica, senza cancellare la stagione di vertice della banda di Trimigliozzi, uscita con l’onore delle armi dal campo di battaglia.

 

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Omar Dal Maso