Editoriali EVIDENZA

Calma, ragionevolezza e sopratutto uniformità !!

Le discussioni sui gruppi Whatsapp diventano sempre più sostenute nei toni e c’è chi già chiede la conclusione dei campionati.  Secondo alcuni si dovrebbe ripartire l’anno prossimo cristallizzando le attuali situazioni (nessuna promozione, nessuna retrocessione) ma chi glielo va a dire alle squadre che hanno dominato questo campionato o che comunque hanno un buon bottino di punti di vantaggio in classifica (Campodarsego, Bassano, Chiampo, Valli, Tezze sul Brenta, Azzurra Maglio, Breganze, Facca, ecc. ? )

Ovviamente ne godrebbero solo quelle che sono nelle ultime posizioni della graduatoria che si ritroverebbero a disputare lo stesso campionato pur avendo dimostrato di non meritarlo.

Il congelare le classifiche al 22 febbraio parimenti non sarebbe accettabile: se una squadra è seconda ad un punto dalla prima conta di recuperare nelle otto gare mancanti il gap che gli manca.  Facciamo un esempio se due squadre sono all’ultimo posto della graduatoria a pari merito (Grancona e San Vitale nel girone B di seconda Categoria) quando potranno disputare lo spareggio.  I campionati sono tarati su 30 giornate, disputarli su 22 si presterebbe a ricorsi e a discussioni infinite.

Molte persone ragionevoli mantengono invece un atteggiamento più costruttivo. Attendiamo queste giornate critiche e ripartiamo giocando anche più gare in una settimana arrivando anche fino a metà maggio se necessario, ma completiamo la stagione.

Noi (così ci attribuiamo da soli la patente di ragionevoli) siamo per questa soluzione: Meglio un campionato compresso anche se a dubbia regolarità piuttosto che un campionato monco o cristalizzato. 

Allenamenti: 

Sulla questione allenamenti la Federazione gioca a nascondino (e non se ne dispiacciano se diciamo questo Ruzza e C.): gli allenamenti sono una risorsa, quindi fateli pure, ma non sottraetevi agli obblighi di legge ovvero fate visitare i vostri atleti e adottate le misure previste (sanificazione, pulizia, borracce separate, ecc.)  oppure assumetevi la responsabilità nel caso in cui qualcuno si ammali..
Ma il vero problema di fondo (e di questo ne abbiamo discusso con molti allenatori e dirigenti che anche oggi ci hanno chiamato) è l’uniformità per garantire veramente un minimo di regolarità ad un campionato che è stato colpito da una specie di Tsunami. La decisione di sospendere gli allenamenti deve essere unanime: esiste questo meraviglioso strumento rappresentato dai gruppi Whatsapp. Ebbene usatelo, parlatevi e stabilite che non ci  si allena e ci si ferma, magari chiedendo ai giocatori di farlo autonomamente, ma lo si fa tutti. INSIEME !!  Come hanno fatto oggi (vedi sotto) le squadre di terza categoria.

Sperando che nel frattempo chi deve emanere direttive lo faccia prestando maggiore attenzione alle problematiche di un mondo come quello dei dilettanti

 

Notizia destituita di fondamento

La notizia pubblicata da altri siti che  per poter svolgere le società dovranno sottoporre a tampone tutti i giocatori, dirigenti e allenatori, è mal posta.  La normativa lo ribadiamo per l’ennesima volta dice che le società sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione.  E’ semplicemente impensabile che si possa sottoporre a tampone tutti gli atleti, i dirigenti, gli allenatori, gli accompagnatori di una società. Nessuna Ulss sottoporrà preventivamente a controllo persone assolutamente sane. Il tampone viene fatto solo alle persone che accusano disturbi che possono essere ricondotti a quelli del Corona o che siano stati in contatto con persone ammalate. Quindi i controlli possono consistere in un esame del medico,  nel controllo della temperatura, ecc.   ma non necessariamente nel tampone. Dopo di che è altrettanto evidente che questa formulazione ha il precipuo scopo di rendere problematica anche la effettuazione delle sedute di allenamento per frenare sempre di più i contatti fra persone.

In serata la notizia inizialmente pubblicata è stata corretta.

Sull'Autore

Federico Formisano