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Baldini non cambia il triste epilogo: Vicenza perde anche con il Perugia

LrVicenza- Perugia 1-2

L.R. Vicenza (4-3-3) Contini; Maggio, Padella, De Maio, Lukaku (dal 84’ Crecco); Zonta (dal 61’ Ranocchia), Bikel, Cavion (dal 74’ Da Cruz); Dalmonte (dal 61’ Teodorczyk), Diaw, Giacomelli (dal 61’ Greco). A disposizione: Confente, Grandi, Pasini, Brosco, Bruscagin, Cappelletti, Boli. All. Baldini

Perugia (3-4-2-1) Chichizola; Ferrarini (dal 80’ Ghion), Curado, Dell’Orco; Rosi, Burrai, Segre (dal 70’ Santoro), Lisi (dal 70’ Beghetto); Kouan; De Luca (dal 70’ Olivieri), Matos (dal 90’ Carretta). A disposizione: Fulignati, Zanandrea, Baldi, D’Urso, Gybuaa, Falzerano, Murgia. All. Alvini.

Marcatori: 2′ Dalmonte (LRV), 17’ Curado (P), 57’ Segre (P)

Arbitro: Giovanni Ayroldi della sezione di Molfetta, collaboratori Massara e Gualtieri, quarto uomo Emmanuele; al Var Rapuano coadiuvato da L. Rossi

Ammoniti: De Luca (P), Giacomelli (LRV), Diaw (LRV), Lisi (P), Matos (P), Padella (LRV)

Spettatori: 5.307 di cui 224 ospiti, incasso 55.871 euro

Note: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni

La prima formazione schierata da mister Baldini prevede più di qualche novità, iniziando dal modulo con un 4-3-3 che prevede due esterni alti, Dalmonte e Giacomelli e una punta centrale Diaw.   A centrocampo gioca Zonta preferito a Ranocchia, mentre in difesa tornano Contini in porta con Lukaku a sinistra e con Padella preferito a Brosco come centrale.  In panchina ci sono Teodorczyk, Da Cruz e Ranocchia.

La partenza del Vicenza è folgorante e apre il cuore alla speranza:  Diaw serve Zonta sulla destra, palla in mezzo per Dalmonte che realizza da sotto porta.  Il Vicenza appare ispirato e al 6′ ci prova  Maggio  dalla distanza: sul tiro del difensore deviato è attento Chichizola

Ma al 17′ il Perugia pareggia denotando i consueti problemi difensivi dei biancorossi sulle palle inattive: sull’angolo calciato da Burrai  Curado colpisce di testa e batte l’incolpevole Contini.  da notare che sul corazziere Curado era andato Dalmonte che non è certo un giocatore strutturato.

La gara è tesa e nervosa e l’arbitro nei primi venti minuti somministra 4 cartellini tra cui quello a Giacomelli che salterà la trasferta di Como. Al  37′ un gol di De Luca, viene annullato dal Var per un fallo commesso su Contini.

Al 46′ Diaw serve Giacomelli che traversa per  Dalmonte (cercando di ripetere sulla corsia opposta il gol iniziale dei biancorossi)  ma Chichizola stavolta è attento ed interviene fermando il possibile pericolo.

Al 54′ Dalmonte serve Giacomelli, che conclude sul primo palo obbligando Chichizola a respingere in corner.

Al 57′   arriva il gol che condannerà il  Vicenza alla sconfitta: sul cross dalla sinistra di Matos  il colpo di testa vincente è  di Segre ed è ancora un gol di testa a condannarci ad una sconfitta.

Baldini prova a dare la sveglia ai suoi con un triplo cambio: entrano Teodorczyk, Ranocchia e Greco al posto di Dalmonte, Zonta e Giacomelli.  Teodorczyk va a fare la punta centrale con  Greco a sinistra e Diaw mobile su tutto l’arco d’attacco. E dobbiamo dire che Diaw sarà un pò l’unico a cercare di smuovere la situazione: al 71′ un suo tiro verrà deviato in angolo e un minuto dopo ci proverà di testa su cross di Ranocchia con palla di poco a lato.  Al 75′ il neo entrato Da Cruz tira e Chichizola manda alto sopra la traversa.

Finisce con l’ennesima sconfitta del Vicenza: la ventiduesima di questa dannata stagione. Restiamo a – 3 dal Cosenza con tre sole gare da disputare (le trasferte di Como e Alessandria e la gara casalinga con il Lecce) e c’è il rischio che l’Alessandria impegnata tra poco a Cittadella faccia risultato complicandoci ancora di più la vita.

Ricordiamo tante imprese del passato e contiamo in un miracolo sportivo, ma i tifosi che ad un certo punto hanno gridato: “Questa società non ci merita” sembrano non crederci più.

Purtroppo la squadra – nonostante la buona volontà – non è riuscita a compiere l’impresa. Era partita bene quanto a grinta e voglia . Il gol pareva bene augurante, pure di buona fattura. Però poi man mano il Perugia è uscito capendo di giostrare bene in difesa con palleggio e geometrie. Il gol su calcio d’angolo non ci voleva proprio a dimostrazione che la foga da sola spegne anche il raziocinio che una squadra deve sempre mantenere !
Nel secondo tempo c’è stata la crescita autorevole del Perugia che ha mostrato di essere buon complesso. Dopo tre allenatori la constatazione finale è che la squadra biancorossa non è all’altezza del torneo.
Ora solo un vero miracolo può cambiare la strada !

Luciano Zanini  e Federico Formisano

 

 

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Luciano Zanini