EVIDENZA Serie C

La disfatta di Novara: Baldini non pervenuto…

Scritto da Luciano Zanini

IL  PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE C

 

LA DISFATTA DI NOVARA

Baldini non pervenuto…

 

Questa volta ho anticipato l’uscita del mio servizio settimanale rispetto al canonico venerdì per un solo motivo. Per la delusione provata dopo una partita del genere contro il Novara. Proviamo a smaltirla. Una partita che veramente non mi sarei mai aspettato: come si fa a ripetere paro paro gli stessi errori compiuti contro Padova e Albinoleffe ? Già, proprio cosi! Come si fa? Si può capire tutto, ma questa partita è difficile da mandare giù. Avevano detto un pò tutti, tifosi e addetti ai lavori vari, che le prestazioni esterne erano state macchiate e condizionate nei risultati proprio dall’errore tattico di lasciare spazio, tempo e campo agli avversari sulle fasce, dove hanno costruito le proprie azioni ficcanti e per noi fatali. Era certo, almeno lo pensavamo, che a Novara non si sarebbe rifatto lo stesso errore, nemmeno per sogno. E invece? Invece come abbiamo visto, non solo si è replicato all’errore di cui sopra, ma si è addirittura peggiorata la situazione proprio perchè giocare tre partite nella stessa maniera sbagliata, buscando due sconfitte del genere (Padova e Novara) mette in discussione un pò tutto. Ormai gli alibi di inizio torneo, del tempo di amalgamarsi, di attesa del rientro di Pompeu Ronaldo sono rinchiusi nel cassetto dei ricordi. Siamo alla vigilia della VII giornata (e seppur con una partita in meno) il Vicenza si trova a 7 punti, ossia nella parte medio bassa della classifica. Incredibile per una “corazzata”…. dai piedi di argilla. Ecco, il Vicenza visto a Novara può assomigliare al classico gigante che però non tiene difesa, non riesce a collegare i reparti come si deve (e stavolta pure l’attacco ha fatto cilecca). E così Novara, città evocativa di una triste celebre sconfitta dell’esercito piemontese per mano austroungarica, tanto da chiamarla “Fatal Novara”, ha presentato il conto anche ai biancorossi, incappati in una vera e propria disfatta.

E PENSARE CHE LA TRAVERSA DI RONALDO ….

L’inizio della partita e i primi minuti parevano francamente forieri di buone novità, di una gara come si deve da parte del Lane. Nel giro di due minuti, infatti, arrivano due sussulti niente male, prima con Pompeu, il quale si fa applaudire per una punizione calciata alla sua maniera (cioè magistrale) che va ad incocciare la traversa a portiere battuto. E’ la solita storia delle traverse e dei pali: questione di centimetri, questione di … fortuna, e possono decidere o quantomeno indirizzare la partita. Eccome. La punizione spettacolare del brasiliano meritava il gol per come è stata tirata, per la sapienza balistica espressa dal suo piede destro. Non è andata, peccato, e così pure capita due minuti dopo a Rolfini che sfiora appena un pallone pervenutogli in area, si forma una carambola e la palla va a sbattere sul palo con l’estremo piemontese fuori gioco. Da mangiarsi le mani!

Rolfini

Anche perchè l’eterna legge del calcio non perdona due errori, o due legni del genere, E così al 10′ una fuga in avanti del temibile Gonzalez (lo temevo appunto, vedi articolo precedente) mette a soqquadro la nostra difesa: l’argentino tira in porta, Confente respinge come può ma consegna il pallone a Rocca che, ben appostato in centro area, lo fredda in maniera cinica, senza scampo per il nostro. Il Vicenza però ci sarebbe (ancora per poco), parrebbe in grado di tenere il campo e provare a rimontare lo svantaggio. Si arriva al 31′ con Rolfini che su cross di Greco spinge il pallone in rete, ma con il braccio. Ammonizione e rete annullata. Da qui inizia un’altra partita con i novaresi che ripartono alla grande mettendo in ambasce un ottimo Confente.  Che chiude i varchi per due volte in maniera decisiva su Bortolussi e Gonzalez. Al 41′ arriva però la condanna con l’errore madornale di Sandon entrato da pochissimo in luogo di Ierardi infortunato: cicca il pallone crossato in area, su cui si avventa prontamente Masini che fa 2 a 0. In pratica, e nonostante i cambi operati successivamente, la partita termina qui dal punto di vista del risultato, che viene anzi implementato all’84’ con il gol di Buric su (manco a dirlo) contropiede, messo in atto dal Novara profittando di un Lane tutto sbilanciato in avanti. C’è poco da dire, Novara 3 Vicenza 0.  Più fatale di così per noi, non poteva essere.

Gonzales

IL MAGGIOR RESPONSABILE (PURTROPPO) E’ BALDINI

 

Dopo una legnata del genere diventa d’uopo fermarsi e vedere chi sono i “colpevoli”. Questa volta, in particolare – e mi spiace dirlo perchè Baldini mi sta simpatico e lo stimo per quanto aveva fatto nella scorsa stagione – il colpevole a mio avviso è soprattutto lui. Ci sono ovviamente responsabilità  tra i giocatori, chi più chi meno (a proposito Ronaldo è stato generalmente bocciato dai media vicentini, mentre la stampa rosea gli affibbia un bel 6,5, ossia una sufficienza piena). Da parte mia gli dò un sei, sia  per la punizione sia perchè sempre di una prima si tratta: con in più una squadra non all’altezza della situazione. Certo anche lui deve cambiare marcia al più presto. Rimane da dire sul “colpevole massimo”, appunto il mister biancorosso. Doveva mettere in campo una formazione che non ripetesse gli errori precedenti e soprattutto dimostrasse almeno il necessario carattere. A fine gara Francesco Baldini ha detto testualmente:”La nostra sconfitta è frutto di un problema mentale”. E anche, contraddicendosi:”Il Novara ha avuto maggiore energia di noi da spendere in campo.” Ma il compito del tecnico è proprio quello di diagnosticare in tempo i problemi mentali dei giocatori e  risolverli prima delle gare. Quanto all’energia, il Lane ha giocato una partita in meno dei piemontesi per cui anche qui ci sta un bel quantitativo di perplessità. Insomma, la situazione non è allegra anche se siamo ancora all’avvio.

Certo che buscare tre gol, e non farne, è un segnale allarmante.Auguriamo al mister di ritrovare al più presto i suoi ragazzi e di risolvere il loro problema mentale, visto che le concorrenti hanno allungato il passo. Bisogna farlo al più presto, dando equilibrio all’assetto complessivo della squadra con un occhio particolare alla difesa. Poi se si tratta – come speriamo – solo di un problema mentale, le cose dovrebbero sciogliersi positivamente. Certo che manca ancora in campo quella cosa che va sotto il nome di grinta, di carattere. Ecco, Baldini dovrebbe riuscere ad infondere quel carattere che a fine stagione scorso stava portando al miracolo della salvezza. Anche per arrivare primi, ci vuole carattere, eccome: voglia di vincere contro tutti ad ogni costo (lecito).

 

GRAZIE ALLA FERALPI CHE HA FERMATO IL PADOVA…

A proposito di primi posti: per fortuna nel posticipo di lunedì sera la Feralpi Salò ha bloccato il Padova in casa, negandogli il possibile/probabile sorpasso sul Novara, che rimane per ora capolista solitario. Temevo che i biancoscudati vincessero contro i bresciani, invece le cose non sono andate così. Meglio, perchè un distacco di 8 punti tra noi e loro sarebbe stato già difficile da digerire, Ho visto comunque una gran bella partita tra due formazioni di alto livello, degne aspiranti alla vittoria finale. Sì, a mio avviso la Feralpi Salò vista all’Euganeo ha tutte le carte in regola per recitare anch’essa una parte da protagonista del campionato, e il pareggio ottenuto a spese dei nostri cugini è meritato. Non è che il Padova non abbia giocato, anzi. La squadra è ormai entrata totalmente nel “pianeta Caneo”, e si muove bene in ogni reparto. Nel primo tempo ha fatto la partita, ha corso e meritato di passare con il gran gol del solito Dezi. Poi però c’è stato il ritorno dei ragazzi di Vecchi che hanno raggiunto il pari con un bel colpo di testa Icardi su ottimo cross del sempre valido Siligardi. C’è stata qualche altra importante occasione da gol mancata da entrambe le parti (vero Guerra, ex biancorosso ?) e i padovani si sono lamentati per un rigore non concesso ( ci stava). Pari e patta alla fine, accettato da entrambi i tecnici. Rimane da segnalare la grinta e l’aggressività messe in campo dalle due squadre, ciò che mi ha fatto pensare al Lane. Se non arriva subito una svolta decisiva proprio dal punto di vista della grinta, del carattere, della voglia di vincere, faremo poca strada. Domenica ci aspettiamo un Vicenza rivoltato come un calzino contro una Pro Patria che però, tomo tomo cacchio cacchio (come diceva il grande Totò) si trova a quota 11 punti, e non è da sottovalutare per niente. Bene continua a fare l’Arzignano (ora a 10 in classifica) che gioca come si deve, “rischiando” alla fine pure di vincere in casa contro il Trento di D’Anna.

Arzignano fa un punto anche con il Trento: qui il palo di Parigi

Forza Lane, è tempo di correre….

 

Luciano Zanini

 

 

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