A.C. Quinto Vicentino – Alto Astico Cogollo 1-1
A.C. Quinto Vicentino: Zordan, Salvò, Biba, Di Gregorio (dal 24’st Mariotto), Owusu, Spadina, Pignattari, Sula (dal 13’st Napoli), Lattenero, Giaretta, Brahimi (dal 13’st Bagnara). Allenatore: Ivano Giaretta. A disposizione: Scaramella, De Franceschi, Gemo, De Munari, Rotondo.
Alto Astico Cogollo: Eberle, Martini (dal 37’st Dalla Vecchia), Passuello, Sanfilippo, Campese, Rocchietti (dal 1’st Battistella), Andreetto, Carotta, Savio, Fracaro, Omati (dal 24’st Bertoldo). Allenatore: Loris Toaldo. A disposizione: Costenaro, Sartori, Dal Zotto C, Rudella, Zorzi, Dal Zotto A.
Arbitro: Sig. Lorenzo Lucenti di Treviso.
Reti: 1’pt Brahimi (Q), 26’st Napoli (Q), 30’ Sanfilippo (AA), 49’ Battistella (AA).
Ammoniti: Sula (Q), Rocchietti (AA), Salvò (Q), Fracaro (AA), Andreetto (AA). Espulso: al 43’st Salvò (Q).
Angoli: 7-4 per l’Alto Astico.
Recupero: 1 minuto primo tempo, 3 minuti secondo tempo.
LA CRONACA
Vive di fiammate il primo tempo tra Quinto e Alto Astico. Rischiano grosso i padroni di casa, dopo nemmeno 30 secondi di gioco: in fase di costruzione, Omati intuisce il passaggio tentato da Spadina e si avventa sulla sfera. Recupera il centrale di casa grazie all’aiuto di Zordan, che completa il disimpegno concedendo la rimessa laterale agli ospiti. Il calcio d’angolo battuto poco dopo dal Cogollo spiana invece la strada al goal del Quinto: contropiede rapido innescato da Brahimi, Lattenero sfrutta l’eccessivo tentennamento di capitan Campese e restituisce la sfera al compagno; l’11 in maglia nera, solo davanti ad Eberle si allunga però troppo la sfera e in scivolata riesce ad allargare nuovamente per Lattenero sebbene il passaggio sia forte e leggermente lungo; il primo tentativo si infrange sulla spaccata, ci pensa però Brahimi a spingere la palla in rete da distanza ravvicinata. Mentre festeggiano i locali la rete lampo del vantaggio, resta invece a terra l’estremo difensore ospite, a causa di una botta subita all’altezza del ginocchio in occasione dell’uscita fatta per tentare di arginare l’avanzata nemica. Resta in campo comunque Eberle, sebbene zoppichi vistosamente. Al 5’ risponde l’Alto Astico con un altrettanto clamorosa azione non finalizzata: servito in posizione centrale, Carotta preferisce scaricare su Passuello anziché tentare la conclusione in porta; stop e destro di controbalzo respinto dal montante superiore, a pareggiare il contro dei legni, Fracaro invece a botta sicura da distanza ravvicinata incespica sulla sfera favorendo il recupero difensivo del Quinto.
All’8’ Pignattari dalla bandierina, prolunga all’indietro di testa Di Gregorio, mancino al volo di Spadina fuori misura. Al 9’proteste ospiti per un contatto al limite dell’area di rigore tra Di Gregorio e Savio; il direttore di gara fa cenno al bomber del Cogollo di rialzarsi. Una palla da goal gli capita comunque sui piedi di lì a poco, Zordan osserva il suo diagonale terminare abbondantemente a lato. Con i padroni di casa raccolti nella propria metà campo, agli ospiti non resta che un lento gira palla con tentativi di imbucate per gli esterni larghi di centrocampo. Al 30’ occasionissima per il Quinto: Rocchietti stende con un intervento molto duro Lattenero, Brahimi sfrutta l’applicazione del vantaggio ma solo davanti a Eberle allarga troppo la conclusione sciupando la palla per il raddoppio. Angolo per l’Alto Astico al 39’: cambia questa il battitore con la traiettoria arcuata disegnata da Fracaro, uscita non perfetta di Zordan ma di testa non ci arriva Rocchietti all’altezza del secondo palo. Duettano al limite Savio e Fracaro al limite della area: palla di ritorno per il 9 ospite che apre il piatto e spedisce la palla dritta dritta tra i guantoni di Zordan. Al 41’ imbuca Fracaro per Martini, ritarda però troppo la conclusione l’esterno del Cogollo e quando la effettua, viene murato da Owusu; prova a ribadire la corta respinta in rete sempre Martini, queta volta di testa, neutralizza Zordan in presa. Chiude il primo tempo il Quinto in proiezione offensiva: azione nata da un’ottima chiusura di Salvò sulla corsia laterale, uno due tra Lattenero e Brahimi a saltare la retroguardia ospite, da posizione defilata l’esterno dei locali calcia però alto sopra la traversa. Chiudono comunque in vantaggio la prima frazione i ragazzi di mister Giaretta, veramente insufficiente la prestazione offerta invece dall’Alto Astico, con tanta difficoltà mostrata pure nelle scelte di gioco più semplici.
Inizia la ripresa con un altro legno colpito, questa volta da Omati, con una botta mancina sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ancora pericoloso due minuti dopo l’attaccante classe 2004: si gira su Owusu ma calcia a lato. Risponde invece il Quinto al 53’: dai 20 metri Pignattari su punizione fa girare il mancino, smanaccia in angolo Eberle. Al 56’ sponda aerea di Brahimi, la raccoglie Lattenero ma tentativo fuori misura che non impensierisce l’estremo difensore ospite. Al 57’ Fracaro guadagna il fondo e centra per il rimorchio di Savio, tentativo che si infrange però sul muro innalzato dai difensori locali. Tentativo da calcio piazzato per l’Alto Astico al 59’ con Fracaro, la sfera sbatte addosso agli uomini preposti a comporre la barriera. Cambio azzeccato tra le fila del Quinto: il neoentrato Napoli al 71’ regala ai suoi il raddoppio, incornando la pennellata di Giaretta. Il doppio vantaggio dura però solamente quattro minuti, il tempo necessario a Sanfilippo di salire in area di rigore e colpire indisturbato di testa, riaprendo di fatto una sfida che sembrava chiusa. A peggiorare le cose nel finale di gara, il doppio cartellino giallo sventolato in faccia a Salvò, fin lì uno dei migliori in campo, per reiterate proteste verso il direttore di gara. Tre sono i minuti di recupero concessi ma al 94’, su uno degli ultimi palloni gettati in area di rigore dagli ospiti, Battistella punisce l’uscita a vuoto di Zordan depositando la sfera in rete di testa.
Sfuma ancora il primo successo dei biancorosso in questo 2025, sempre ultimi ma comunque in scia del Valdagno. Nel prossimo turno affronteranno il San Pietro Rosà mentre l’Alto Astico se la vedrà con il Nove.
Cronaca e foto di Francesco Andreotti