Il presidente e storico Patron del Montecchio Romano Aleardi potrebbe chiudere il Montecchio a fine stagione; dopo la gara di domenica in casa con il Brusaporto e la retrocessione matematica già arrivata da qualche settimana, il Montecchio potrebbe chiudere l’attività lasciando vacante il titolo di Eccellenza che gli compete dopo la retrocessione dalla D. E dimezzando la pattuglia delle formazioni vicentine nel più importante campionato regionale dove c’erano 6 formazioni e dove l’anno prossimo potrebbero rimanere solo una fra Chiampo e Longare (domenica a Longare il match di ritorno dei Play-out), lo Schio e la Marosticense.

Ruzza, Parise, Aleardi alla festa di compleanno della società
Sembrava che il Montecchio volesse conquistare la terzultima piazza per chiedere poi il ripescaggio in serie D (strada per la verità poco praticabile) e che Aleardi volesse fare l’annuncio della volontà di mollare solo a campionato concluso. Poi le indiscrezioni sono diventate sempre più montanti e la diffusione della notizia avrebbe fatto ulteriormente arrabbiare il presidentissimo.
Già l’anno scorso il Montecchio aveva chiuso l’attività del settore giovanile e il nostro sito aveva pubblicato questo post: Siamo stati i precursori – spiega Antonio Mandato – di una scelta che prenderanno in tanti!” Il Montecchio decide di iscrivere ai campionati le formazioni degli Juniores Nazionali, degli Allievi elite e dei Govanissimi Elite. E dagli Esordienti in giù chiude quello che era un vivaio importante della nostra provincia. Sono gli effetti della Legge sullo Sport e degli svincoli con la libertà concessa in assoluto (con una riforma parziale e tardiva chec cambia di poco le cose) che muteranno profondamente i vivai del calcio dilettantistico. “Il Montecchio non ha come obiettivo primario quello di raccogliere quote dalle iscrizioni dei giovani, anzi aveva spese considerevoli per i pulmini, l’attrezzatura e gli allenatori– motiva ancora il direttore generale castellano- e la riflessione fatta con il patron Aleardi è stata quella di concentrarci sulle formazioni maggiori proseguendo nei rapporti di collaborazione con le numerose società del territorio (Alte, Montecchio San Pietro, San Vitale, Brendola, ecc.) per selezionare i migliori talenti dalle formazioni come Under 19 Nazionali. ecc. che possano avere prospettive per la Serie D
Ma se chiude anche la prima squadra si chiude anche una pagina di storia che ha visto transitare da Via dei Vigo fior di giocatori come i portieri Alfonso e Stefano Fortunato, e poi Maggio, Lazzari, Pivotto, Casarotto, Apolloni e c.
Maggio, Casarotto, Pivotto
Il ds Antonio Mandato ieri ha così commentato in una trasmissione del Giornale di Vicenza la notizia: Mi dispiace per l’epilogo: ho sempre cercato di fare il mio meglio, ma quest’anno non ci sono riuscito. Quando le cose non vanno le responsabilità vanno condivise e dunque mi assumo le mie. Purtroppo, la retrocessione era l’epilogo che nessuno si aspettava, siamo partiti con il vento in poppa, poi siamo stati anche molto sfortunati tra infortuni e disattenzioni arbitrali, oltre all’inesperienza: l’età media è di 21 anni! ” Con noi il ds si è limitato ad un laconico “No comment!”

Mandato e Mister Moro
Il Sindaco di Montecchio Silvio Parise ha dichiarato al Giornale di Vicenza: “Noi dobbiamo pensare al bene della città di Montecchio, non è possibile che una società storica come quella castellana sparisca in questo modo, come amministrazione ci attiveremo in ogni modo perché il calcio a Montecchio continui.”

Parise
In merito ad una voce rimbalzata già da qualche giorno sulla possibilità che a Montecchio vada a giocare l’Unione La Rocca Altavilla, il presidente Francesco Verlato è stato perentorio: “ al momento il nostro obiettivo è di giocare ad Altavilla. Gli allenamenti della prima squadra si terranno a San Lazzaro . Noi non vogliamo perdere la nostra identità di appartenenza!” E il messaggio appare molto chiaro

il presidente Verlato
A Montecchio peraltro esistono molte società organizzate Alte e Montecchio San Pietro in Prima categoria, San Vitale in Seconda categoria, ma ovviamente la mancanza di una prima squadra della città castellana sarebbe un fatto molto grave a cui si cercherà in qualche modo di rimediare. Seguiremo gli sviluppi della situazione