Prima Categoria

Super “Luna” risponde a… super Cazzola: il Real Stroppari stoppa il Poleo con un eurogol. Tante emozioni nel duello

Scritto da Omar Dal Maso

POLEO ASTE-REAL STROPPARI 1-1 (pt 1-0)

POLEO ASTE: Chioccarello, Antoniazzi, Palmadessa (42′ st Zekkari), Okechukwu (24′ st Sartori), Sartore, Campese, Scalabrin (32′ st Novello), Povolo (20′ st L. Cazzola), Battistella, A. Cazzola, Savio (al 38′ pt Owusu). In panchina 12. Stevanovic, 13. Stella, 15. Battilotti, 17. Malaj. All. Matteo Piovan.  
REAL STROPPARI:
C. Stocco, M. Stocco, Rigoni (al 45′ pt T. Fiamma), Baldin, O. Fiamma, Tasca (40′ st Sana), Marchiori, Gentile, Rizzi (32′ st Simoni) , Gheller (26′ st Lunardon), Righetto (1′ st Matteazzi). In panchina 12. Cirillo, 13. Zarpellon, 17. Salmaso, 19. Campagnolo. Allenatore Iames Roggia.
RETI:
nel primo tempo 37′ su rigore A. Cazzola (10-P); nel secondo tempo 43′ Lunardon (15-RS). 
NOTE.
Spettatori 60 circa. Campo in erba sintetica in perfette condizioni. Meteo: pioggia leggera e foschia, temperatura 17° al fischio d’inizio. Corner 8-7 (pt 6-3). Ammoniti Owusu, Antoniazzi, Campese, Scalabrin e Zekkari (P), Righetto (RS). Espulso Cirillo (RS) secondo portiere ospite dalla panchina al 22′ st per proteste. 
ARBITRO: 
Cavallaro di Legnago (Verona).

La prima occasione ospite al 5' del pt

Poleo (Schio)
Servizio di Omar Dal Maso

A pari punti prima di scendere in campo, a pari punti al fischio finale che chiude la contesa, in mezzo tante emozioni & occasioni da raccontare nell’uno a uno tra Poleo Aste e Real Stroppari. Un match davvero piacevole per chi l’ha osservato dalla tribuna, tra due squadre dal cammino speculare in questa iniziale parte di campionato di Prima Categoria, entrambe ad accontentarsi del quarto pareggio stagionale in otto incontri. Con rammarico del post gara più per la sponda gialloverde di casa, visto che gli scledensi conducevano di un gol fin quasi al 90′ e hanno messo a segno uno solo dei due rigori (forse generosi?) concessi dall’arbitro veronese. Ma attenzione al match point-beffa sprecato dagli ospiti biancorossi nel recupero, che poteva valere il clamoroso ribaltone, dopo il colpo da campione di Lunardon, gol davvero da cineteca.

Due belle formazioni, comunque, che possono aspirare ad avvicinare il podio, quelle viste sulle Piccole Dolomiti altovicentine, con Cazzola Mvp del duello per qualità, quantità, velocità e rapidità tutte in rima offerte nel corso della partita, con valore aggiunto il penalty segnato facile dopo quello scialacquato dal compagno Battistella una manciata di minuti prima, un cucchiaio che Stocco tra i pali non si è bevuto, rimanendo in piedi e immobile per agguantare palla facile facile. Si parte con clima scozzese tra pioggia leggera e foschia che già alle 14.30 minaccia di scendere sul campo di gioco. Avvio a tavoletta dei locali, che indossano il grigio antracite a bordini verde fluo, collezionando tre corner in serie nei primi 4′ di gioco. Risposta al 5′ sull’asse Marchiori-Gheller con sfera che ballonzola in area piccola ma senza colpo ferire. La prima chance da rete vera della partita al 7′: spizzata di testa spalle alla porta di Savio su palla alta dalle retrovie, lo Stocco portiere deve balzare alto per deviarla in corner. All’8′ il primo della serie di rigori tra dati e reclamati del match, con Palmadessa che in scivolata in area tocca col braccio ma il “dire” non vede, tra le proteste biancorosse. Ancora Stocco protagonista poco dopo al 14′, gran riflesso sul tiro in rimpallo con tocco di Battistella caduto a terra verso la porta e palla alzata di braccio sopra il montante, per il quinto corner Poleo in un quarto d’ora appena.

Al 16′ i padroni di casa passano in vantaggio con Scalabrin in contropiede sulla destra, ma il direttore annulla per fuorigioco con qualcuno in tribuna a gridare allo scandalo. Fuoco e fiamme nei primi venti minuti di sfida, e da queste parti due chance luminose per il Real di passare in vantaggio. Sulla punizione ben calibrata da capitan Righetto vola Chioccarello, ancor più bravo sul corner successivo con schema ben orchestrato a smarcare il sinistro di Gheller, destinato a fil di palo ma sventato in volo dal n°1. Ben 8 gli angoli battuti nei primi 20′ di partita dalle due squadre, in una metà tempo in cui giocano solo i reparti di attacco e di difesa praticamente. Occasioni a raffica che si susseguono per tutto un primo tempo più unico che raro: Cazzola al 24′ conclude un bel fraseggio da centro area, tiro rasoerba respinto di piede dal portiere, sul ribaltamento palla gol per Fiamma in sortita offensiva, con tiro basso mortifero che sfila di poco fuori insaccandosi sulla rete esterna (25′). Rizzi di testa stacca bene sul cross dalla bandierina di Righetto, inzuccata da due passi di mezzo metro alta sopra il montante, e ospiti ancora pericolosi.

Non da meno il Poleo, si chiaro, che lancia lo sprinter Savio in contropiede sul lato sinistro, convergenza in area e contrasto nerboruto con Tasca, su cui l’arbitro decreta il dischetto del rigore. C’è chi approva col sorriso e chi disapprova con veleno, fatto sta che Battistella dagli 11 metri sceglie la via più complicata per rompere gli indugi, battendo con lo scavetto con Stocco che capisce lo scherzetto. Nulla di fatto allora al 33′, ma al 37′ arriva il secondo rigore nella stessa area del Real. Stavolta il dubbio non è sul fallo subito da Antoniazzi in dribbling a rientrare verso la porta, ma se il contatto è avvenuto al di qua o al di là (o sopra) la linea di demarcazione dell’area di rigore. L’arbitro indica il dischetto, cambia il rigorista e all’opposto rispetto al compagno di squadra Cazzola sceglie la concretezza: palla da una parte piazzata e portiere dall’altra per l’1-0. E’ il momento migliore del Poleo, manco a dirlo, che dopo i due penalties va vicino al raddoppio al 42′ sulla sventola mancina (alta di poco) di Povolo.

 

Un paio di paratone per parte, due rigori e occasioni a iosa ma anche le decisioni non proprio “celebrate” dal pubblico e dalle panchine sono gli argomenti più gettonati all’intervallo, tra caffé, castagne e qualche bibita fuori stagione. Dopo i primi 45′ da fuochi d’artificio in molti si chiedono come sarà il secondo tempo, di sicuro non avaro di emozioni così come si scoprirà a breve. La ripresa si apre con due incursioni ospiti fermate con altrettanti falli da ammonizione in banda mancina: i “cattivi” ingialliti sono Owusu e  Antoniazzi in 100 secondi, a cui si aggiungeranno altri tre compagni tutti nella ripresa.

Incornata di Battistella alta di poco

Nel primo quarto d’ora si vede poco, complice anche la foschia che si è abbassata, rendendo necessaria l’accensione dei fari alle tre e mezza della domenica. Dopo un buon colpo di testa da corner di Battistella, alto, la prima chance reale è da terremoto, per gli ospiti, e arriva al 14′: colpo di tacco in area pregevole a smarcare Gheller che calcia di mancino potente e angolato, deviato fuori target da un difensore davvero di pochi centimetri (in corner). Da qui in poi fioccano le occasioni sia per l’1-1 che per il 2-0.

La situazione al 10' del st, sotto la pioggia

Le principali vedono per il Poleo Povolo al tiro (parato) sottomisura dopo un bel lavoro di Palmadessa sulla sinistra al 17′, e pochi attimi dopo la ripartenza ospite con ancora Gheller ad avere la palla buona sul suo mancino insidioso, sparato alto di poco in corsa a specchio libero. Stessa maglia con numero 10 ma dall’altra sponda con Cazzola a sferrare un diagonale basso che fredda il portiere ospite ma finisce a lato (23′), mentre viene allontanato un componente della panchina ospite. Applausi per il colpo acrobatico di Owusu, che in rovesciata centra la palla ma anche Stocco a centro porta, poi paradossalmente la partita vede la sua unica fase di “stanca” nei 20′ finali, complice l’assurda regola del calcio dilettantistico che concede di compiere cambi a ripetizione. A destare tutti dal torpore ci pensa Lunardon, subentrato a metà ripresa, che pesca da appena fuori area un colpo di collo pieno potente e a scendere, imparabile per Chioccarello. Il mix di traiettoria e velocità della conclusione è di quelli letali e da ricordare per l’autore del gol, osannato dai compagni.

Poleo incredulo, e che rischia di capitolare ancora al 47′ quando Marchiori, n°7, si ritrova sui piedi una palla da tre punti, ma il match point Real viene scagliato un filo alto e pure il portiere ci mette le unghie per spingerlo più su, oltre il montante. Forse lo sgambetto nel recupero sarebbe stato troppo, ma è in partite formidabili come questa che può succedere tutto e il contrario di tutto, e chiunque vinca alla fine lo fa con merito. E se, invece, non vince nessuno, va bene così.

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Omar Dal Maso