Prima Categoria

Valdalpone racconta la sua verità: oggi il GS deciderà nel merito.Ecco i possibili scenari

Dopo aver pubblicato ieri il Comunicato dello Zevio in merito ai fatti accaduti domenica, pubblichiamo oggi anche il Comunicato Ufficiale della società ospitata:

La SSD Valdalpone Roncà, letto l’articolo dell’Arena di ieri lunedì 17.02 e di stamane 18.02 è esterrefatta per quanto riportato nel comunicato ufficiale dell’AC ZEVIO 1925 nel quale si lamentano  “gravi lacune nella ricostruzione dei fatti accorsi domenica presso lo Stadio Comunale “Leo Todeschini” di Zevio durante lo svolgimento della gara valevole per il girone B del campionato di Prima Categoria Veneto , tra l’A.C. Zevio e Valdalpone Roncà  e raccontati  nell’articolo dal giornalista sportivo Dal Molin Antonio.

Esterrefatta innanzitutto per il trattamento riservato al giornalista sportivo presente in tribuna (tra l’altro  accanto ad un dirigente della stessa AC ZEVIO 1925)  il quale con la professionalità che tutti gli riconoscono negli ambienti calcistici ha narrato puntualmente (chiaramente per quello che ha visto , non per quello che avrebbe fatto piacere ai presenti),  i fatti accorsi in campo.

Il giornalista sportivo,  appunto per la sua onestà  professionale e per evitare ulteriori clamori e anche per evitare di prendere posizione per l’una o per l’altra squadra, ha fatto una sintesi di quanto accaduto nelle panchine delle rispettive squadre e sugli spalti, tralasciando di riportare le gravi offese rivolte da un giocatore dello Zevio all’indirizzo dell’allenatore del Valdalpone Roncà  (facilmente non le ha sentite) talmente irriguardose della persona che non riportiamo per il grande rispetto che abbiamo per gli uomini.

In tribuna, a seguito del pugno che il giocatore dello Zevio ha sferrato a Gambin  (gesto deplorevole e censurabile) del tutto estraneo al gioco del calcio e all’azione di gioco ma volto solo a provocare la reazione irruenta dello stesso  giocatore del Valdalpone Roncà, sono volate offese  seguite da percosse da parte dei parenti dei rispettivi giocatori. Soltanto il pronto intervento di persone di buon senso presenti in tribuna ha  evitato che la situazione degenerasse.

Il commissario di campo, presente in tribuna, a quel punto, ha chiamato le forze dell’ordine (c’erano focolai di rissa ovunque , da parte dell’una e dell’altra squadra) che sono giunte in massa al campo.

Il direttore di gara a quel punto decideva di sospendere la partita al 42^ del primo tempo.

Ritornando al comunicato dello Zevio, questo è volto solo ad ottenere il 3 a 0 a tavolino e ad inasprire i provvedimenti disciplinari a carico del Gambin , accentuandone irresponsabilmente l’intervento. Tale atteggiamento appare francamente deplorevole. Nessuna preoccupazione per quanto accaduto al giocatore, nessuna scusa, solo l’affermazione della versione più favorevole alla propria squadra.

A  titolo informativo il Sig. Antony Gambin ha riportato la deviazione del setto nasale , dimesso domenica sera dal P.S. è  stato visitato anche lunedì mattina dall’otorinolaringoiatra dell’ospedale di San Bonifacio e tra  7/8 giorni dovrà sottoporsi ad una ulteriore visita per capire se subire o meno l’intervento chirurgico.

E con questa bagarre, in corso la squadra dello Zevio al momento dell’ abbandono della struttura da parte della squadra ospite e delle forze dell’ordine, ha festeggiato il compleanno del protagonista dell’infortunio a Gambin e la vittoria della partita a tavolino (se la sono già attribuita, anzitempo rispetto alle decisioni del Giudice sportivo ) ed il Gambin è stato deriso per essere caduto nella trappola che i tecnici dello Zevio gli avevano preparato durante la settimana.

La SSD VALDALPONE RONCÀ nel condannare i fatti accorsi domenica allo stadio dello Zevio ed augurandosi che non si ripetano mai più,  neanche a seguito delle più assurde provocazioni , si scusa con il direttore di gara e con il commissario di campo, con le persone di buon senso presenti in tribuna per vedere una partita di calcio (e non un combattimento tra due rivali fazioni) , con il giornalista sportivo e con le forze dell’ordine che dovrebbero combattere la criminalità,  non intervenire nei campi di gioco.

La SSD VALDALPONE RONCÀ, inoltre, ha già dato mandato al proprio legale, Avv. Andrea Scalco del Foro di Vicenza, affinché intraprenda tutte le azioni più opportune per la tutela dell’immagine della società e dei propri tesserati.

A questo punto non possiamo che attendere la decisione del Gs: se sarà accolta la tesi dello Zevio (illustrata molto dettagliatamente nel comunicato inviato) il Gs non potrà esimirsi dallo squalificare il giocatore Gambin con una pena adeguata alla violenza inferta dal giocatore all’arbitro e infliggere la punizione della perdita della gara al Valdalpone.

Nel caso in cui la tesi esposta nel presente comunicato (emesso dal Valdalpone) dovesse essere confermata dagli atti (rapporto dell’arbitro e del commissario speciale, eventuale supplemento di rapporto)  ovvero che la sospensione della gara è stata determinata da un rissa generale e che Gambin avrebbe solo pagato le conseguenze di questa rissa,  il Gs potrebbe applicare il provvedimento della sconfitta a tavolino per entrambe le squadre per responsabilità diretta dei propri tesserati, e per responsabilità oggettiva dei tifosi.

Infine potrebbe anche emergere una terza ipotesi: il Gs potrebbe stabilire che non c’erano gli elementi soggettivi per la sospensione della gara: che l’arbitro non ha messo in atto tutte le misure per consentire il ritorno alla normalità sugli spalti e in campo e che quindi la gara va fatta ripetere. Comunque ci sarebbero provvedimenti a carico dei giocatori eventualmente individuati fra coloro i quali sono intervenuti nella bagarre descritta sia dai comunicati che dal giornalista presente. Questa terza ipotesi ci appare al momento la più improbabile, vista la dinamica dei fatti accaduti.

FF

Sull'Autore

Federico Formisano