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Calciomercato: il parere di Giacometti, Bizzotto e Negro

Dopo aver sentito i pareri di Masiero, Bagnara, Bottazzi, Santagiuliana, Dalla Fina, Ebene, Filotto e Mandato, abbiamo interpellato anche Christian Giacometti (ds del Bassano), Roberto Bizzotto (stesso incarico al Rosà ) e Robertino Negro, del Chiampo ponendo loro le consuete domande su calciomercato e società.

Esisterà ancora il calciomercato così come lo abbiamo vissuto e interpretato nell’ultimo periodo, e se cambierà in che modo?

Christian Giacometti (Bassano): Quello che è accaduto con il Coronavirus condizionerà parecchio la vita di tutti, e quindi sarà diverso anche il calciomercato. Io credo che in questo momento la ripartenza del campionato sia improponibile, ma è evidente che alcune decisioni importanti non sono ancora state assunte e noi ci dovremo regolare in base a queste decisioni. Se saremo promossi in Eccellenza dovremo attrezzarsi in un certo modo, altrimenti agiremo di conseguenza. Però ti posso dire che qualche telefonata da qualche giocatore interessato a venire a Bassano (sopratutto se sarà Eccellenza) l’ho ricevuta. A tutti ho fatto presente che attendiamo le decisioni dall’alto. Noi siamo consapevoli di esserci meritati questa promozione sul campo: primi in classifica, ma anche miglior difesa del torneo e miglior attacco. Abbiamo la speranza di poter comunque accedere alla categoria superiore ma anche il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato; provate ad immaginare la gara di oggi, ultima gara di campionato  (si sarebbe dovuto giocare oggi Marola – Bassano ndr) con il nostro splendido pubblico a festeggiare. Così purtroppo non è stato, ma contiamo ancora di potere fare festa anche se sarà sicuramente in tono minore.

Roberto Bizzotto (Rosà): il calciomercato, secondo me ci sarà sempre e alcuni addetti hanno già iniziato a muoversi.  Sicuramente non sarà come nelle stagioni precedenti perchè ritengo che nelle società ci sia un ridimensionamento visto il particolare momento che stiamo attraversando.  Tutto comunque dipenderà dalla decisione della Lega Nazionale Dilettanti per questo campionatoe ed il prossimo.

Robertino Negro (Chiampo): Il calciomercato per forza di cose ci sarà sempre. Per noi addetti ai lavori dura 12 mesi all’anno. Ci sono continuamente molte variabili che influenzano la costruzione di una squadra (vedi categoria, risorse economiche, ricambio generazionale, qualità del settore giovanile) che ci impongono di essere sempre sul pezzo.Tra l’altro il calciomercato in questi momenti ci serve anche per esorcizzare i problemi che stiamo vivendo. È normale che ci saranno delle ripercussioni economiche che limiteranno i cosiddetti grandi acquisti, ma dove non arriva il denaro potrà arrivare l’ingegno e la valorizzazione dei propri giovani.

Secondo voi saranno molte le squadre che non riusciranno ad iscriversi ai campionati?

Giacometti: Dal mio punto di vista personale credo che ci sarà un ridimensionamento, ma nei termini numerici degli scorsi anni. Ci sarà sicuramente qualche fusione e qualche ritiro, ma in maniera contenuta. La passione per il nostro sport è sempre molto grande: ci saà sicuramente una riduzione dei rimborsi e un contenimento generale delle spese. Il Virus ha purtroppo contagiato anche l’economia e molti sponsor si ritireranno ma non credo che ci sarà un fenomeno così esteso di ritiri dal campionato.

Bizzotto: Secondo me non credo che cambi qualcosa per la Serie D e per l’Eccellenza. Forse qualche fusione in Eccellenza. Se poi la Federazione abbasserà le quote di iscrizioni  per le prime squadre e il settore giovanile le defezioni saranno sicuramente ancora più contenute. Certo molte società saranno in difficoltà economica.

Negro: Penso che saranno poche le società che non si iscriveranno. Sicuramente verrà ridimensionato il budget a disposizione, ma il calcio è un evento sociale al quale i paesi e le città non possono fare a meno. È più probabile che ci siano alcune fusioni ma, ritengo, non con quelle percentuali che si sentono dire adesso in un momento di pessimismo dato dalle circostanze che stiamo vivendo.

 

Sull'Autore

Federico Formisano