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L’edicola del Lunedì: la guerra delle leghe

Oggi abbiamo pubblicato un commento preso da Facebook e abbastanza condiviso. E’ ben scritto e ve ne consigliamo la lettura. Leggete però anche le osservazioni che noi ci siamo sentiti di fare al riguardo.

Stiamo facendo un piccolo giro del mondo tra gli atleti vicentini di nascita e dopo il racconto di Davide dall’Inghilterra oggi pubblichiamo quello di Johnny dagli Stati Uniti. Attesi nei prossimi giorni altri contributi.

Intanto la mossa di Ghirelli ha isolato quasi completamente la Lega di C nell’ambito della Figc e il prossimo consiglio Federale potrebbe essere molto caldo, con le accuse a Ghirelli di aver compiuto una fuga in avanti. Speriamo che questo non vada a detrimento di Vicenza e Arzignano che contano sulla promozione e sulla salvezza.

 

Le notizie pubblicate ieri sul nostro sito:

https://www.calciovicentino.it/2020/04/19/ledicola-della-domenica-cera-una-volta/   Anche oggi raccolta di dichiarazioni  (dal presidente del Vicenza ad altri) Una bella notizia nel panorama del Coronavirus. La programmazione dell’attività con la Champions League e l’Europa League. Un vicentino ci racconta come ci si regola in Inghilterra in questo momento.  Francesco Vaccariello ci propone

https://www.calciovicentino.it/2020/04/19/alte-si-guarda-al-futuro-con-mister-e-ds/  Dalle Alte arriva la notizia della conferma di Vicari e della nomina di un nuovo Ds.

https://www.calciovicentino.it/2020/04/19/calciomercato-il-parere-di-giacometti-bizzotto-e-negro/  Altri tre direttori sportivi (Giacometti, Bizzotto e Negro) ci portano nei segreti del calciomercato: è vero che alcune società sono già in movimento?. Continueranno ad esserci presidenti e sponsor disposti ad investire ? Quali saranno le squadre che rischiano di non iscriversi ai campionati ?

https://www.calciovicentino.it/2020/04/20/voi-che-cosa-ne-pensate-alessio-bertoldo-del-san-giovanni-ilarione/   Alessio Bertoldo ci parla del San Giovanni Ilarione.

 

A

 

Almanacco: Continuiamo la pubblicazione delle pagine dell’Almanacco come immagini ridotte.  Queste sono le pagine dedicate al Brendola

Alte Queste le presenze e le reti delle Alte dopo 22 giornate:  Targon 22, Vujic 22 (10), Saccozza 22 (2), Schenato 21 (10), Sartori 20, Melon 20, Pagliarulo 19, Sarr 18, Lovato M. 18,  Ebeye 17, Carlotto 16, Scala 12 (2),  Formentini 11, Fantin 8, Jeraci 7, Chiari 7, Lampugnani 3, Marzotto 2 (1), Dal Santo 1 (1), Ceduti a dicembre: Sfishta 4, Fiorenza 4 (3),

La formazione delle Alte

 

B     

Bollettino Coronavirus

Nessun morto. Ieri una domenica senza lutti. Ed è già questa una notizia importante dopo la raffica di decessi degli ultimi giorni che ha portato a 135 il bilancio delle vittime del Coronavirus nel Vicentino. Ma non meno confortante è la notizia di un’ulteriore limatura del numero dei ricoverati in particolare nelle terapie intensive. Basti pensare che nell’ultima settimana di marzo i malati nella rianimazione di Vicenza erano costantemente 28-30 e che oggi sono 16, circa la metà. La discesa è iniziata il primo aprile, non si è più interrotta, ed è un segnale doppiamente significativo perché conferma la sensibile frenata dell’epidemia e dei contagi sintomatici bisognosi di assistenza intensiva in ospedale ma anche la sostanziale tenuta dell’apparato di difesa messo in campo dalle due Ulss vicentine. (dal Giornale di Vicenza)

Sono 178.972 i  contagiati in Italia (attualmente positivi 108.257 con un incremento minimo di 486 Le  guarigioni sono 47.055 con un incremento di 2128 in  un giorno  Purtroppo anche 23.660 decessi con un incremento di 433 ( 12.213 dei quali in Lombardia, la regione che da sola ha il 60% dei decessi, ma che ieri ha avuto una crescita di 163 casi).  Sono 15.935 i malati nel Veneto, con un aumento di 243 casi in più rispetto a ieri mattina.  Sono 1087  le persone decedute: 28 più di ieri. I guariti sono  4638  Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 184 . 2339 invece i casi della provincia di Vicenza. Con  66 persone ricoverate al San Bortolo, 16 delle quali in terapia intensiva. E in provincia finora ci sono stati 144 decessi. (3 ieri)

Vicenza  è  tornato al terzo posto dopo Verona, in testa con 3974  casi,  Padova che ha 3667 casi; abbiamo superato Treviso che ha  2315 casi. E siamo davanti a  Venezia che ne ha 2143.   A Vo non si registrano casi nuovi (e sono solo 9 gli attuali positivi con 75 persone negativizzate).

C

Commenti:

Carretta Gino (ex giocatore e imprenditore del settore ) “ Non ho la sfera di cristallo e non sono il capo, ma io vivrei questa esperienza come una partita di calcio; quando vai in difficoltà l’unico modo di uscirne è quello di affidarsi al mister o al leader della squadra che hanno i mezzi e l’esperienza per uscire dalle situazioni difficili. Con abnegazione e spirito di sacrificio, lottando tutti per lo stesso obiettivo si può uscirne. Noi italiani siamo forti e se abbiamo gli uomini giusti che ci danno le indicazioni abbiamo la possibilità di uscire da qualunque situazione. E’ solo con lo spirito di sacrificio, ascoltando chi ci guida e mettendo da parte gli interessi personali, che si può uscire da questa congiuntura. Dobbiamo usare il buon senso e l’intelligenza che come Popolo non ci manca di certo. E ce la faremo !!!

Panarotto Nicolò (giocatore del Chiampo):Leggo da settimane, quasi quotidianamente, teorie – spesso avveniristiche – sulle modalità di ripresa dello sport, ma più in dettaglio del calcio, post pandemia. Parto quindi da distante, dalla Serie A : 32 milioni di appassionati, fenomeno sociale ed economico che dà lavoro a 300.000 persone generando l’1% del PIL italiano, sport che genera un indotto di 8 miliardi di euro, oltre ad una contribuzione fiscale e previdenziale di 1 miliardo di euro (fonte Calcio Finanza, 30 Marzo 2020). Chi è all’estero dalle proprie famiglie dovrà rientrare in Italia 14 giorni prima dell’inizio degli allenamenti, per osservare una mini quarantena. E via discorrendo: sanificazione degli ambienti, tamponi, medici, rispetto delle distanze e chi più ne ha più ne metta. Ripeto: parliamo un indotto da 8.000.000.000 di euro, e quindi ci può anche stare che si parli di ripresa dei campionati e delle coppe in estate, con le dovute precauzioni e restrizioni. Salto il capitolo Serie B a cui scialuppe economiche a cui aggrapparsi, per il momento, non mancano . Questione Lega Pro, professionisti: niente retoriche e niente ipocrisie, le società chiedono all’unisono di chiudere baracca e burattini e non più tardi di ieri il Consiglio Direttivo lo ha ribadito. Le squadre, e parliamo di professionismo, di società blasonate, non hanno più alcuna entrata e rischiano il default. Qui le scialuppe non ci sono e il mare in cui naufragare non sarebbe così dolce, anzi. Degno di nota é il calcio giovanile che, per fortuna, ha già bloccato tutto. Ma da qui in poi il buio, buio pesto, buio vero. Buio che prende il nome di dilettantismo, nei modi e nei fatti. Ed è proprio in mezzo al buio che noi, nei dilettanti, siamo pieni di Thomas Edison che virologi, medici e professori dell’Università di Padova spostatevi proprio. Geni della medicina e della statistica che elaborano i loro bellissimi grafici basati sulle teorie più disperate sul come poter giocare a Giugno, magari a Luglio, tra un bollettino di 500 morti ed un decreto del Governo sparato alle 23:30 di un sabato che verrà. Siamo alla follia. La follia di leghe, politici, comitati e addetti ai lavori che ancora tengono acceso un lumicino che nulla ha a che vedere con un altro lume, quello della ragione. Bare che scorrono in processione, uomini e donne che piangono figli, nonni, fratelli, compagni di squadra. Ma qual é il vero motivo di questo sciacallaggio? E qual è la priorità in questo momento? Che i dilettanti terminino i campionati, sì? Quegli stessi dilettanti che sono, siamo, l’ultima ruota del carro calcistico italiano, quelli che vivono grazie allo sponsor del bar in piazza che é chiuso e non riaprirà o dell’azienda chiusa da 3 settimane con gli operai in cassa integrazione? Quelli che stanno in piedi grazie, soprattuto, ai volontari, quelle stesse persone che dovrebbero venire ad assistere noi burattini che corriamo dietro ad un pallone, in un campo di sabbia, magari ad un metro di distanza. Follia. E mi chiedo qual sia, dopotutto, la ragione di tutta questa prostituzione intellettuale. Bastano zone play out, zone play off, ultimi posti o mancate promozioni per renderci tutti così volenterosi di continuare? Ok. Nel caso ce ne faremo una ragione, magari ad un metro di distanza, indossando una mascherina chirurgica. Ecco, avrei trovato anche lato positivo, saremo i precursori del calcio totale, ma a zona. E andrà tutto bene, certo. Ma nel frattempo la gente muore, non si lavora, e i dilettanti no, non si è ancora deciso se fermarli o meno. Siamo alla follia. Anzi, mi correggo, siete.

Come vedi abbiamo pubblicato integralmente. Ci sono molte cose condivisibili. Ma alcuni termini ci paiono fuori luogo: chi sostiene una tesi che non è diversa dalla tua, ma è semplicemente più articolata, perché pensa che lo sport sia una componente essenziale della nostra vita e che prima o poi la nostra /vostra attività deve comunque riprendere, non  fa sciacallaggio e tantomeno si prostituisce dal punto di vista intellettuale: dice semplicemente che a giugno, piuttosto che a agosto o a settembre, i ragazzi li dobbiamo togliere da davanti alle televisioni e ai videogiochi e li dobbiamo far ritornare a fare sport. E non è solo perché a qualcuno piace. Ma è perché è un esigenza, giova alla salute fisica e psichica delle persone. Nessuno sottovaluta la portata della malattia e le sue conseguenze anche sul piano economico. Noi come sito ne abbiamo parlato moltissimo, ma senza ansia, e senza porci obiettivi immediati o scadenze, noi ci auguriamo che il calcio possa semplicemente riprendere. Sinceramente non ci sembra che tu condivida questa speranza: non c’è una sola volta che tu auspichi il ritorno in campo e che voglia puntare solo ad un obiettivo: chiudere quanto prima questa stagione. Il come non ci sembra difficile da immaginare.

 Ciro Vicari (commento rivolto a Panarotto): Capisco il tuo punto di vista e quoto/condivido. È chiaro che poter finire il campionato sarebbe la soluzione perfetta, ma non ad ogni costo. Chi ti apprezza sa bene che un campionato tu vuoi vincerlo sul campo, non a tavolino e non senza foto di rito. Perché è quello che merita chi vince un campionato. l’anno scorso noi abbiamo vinto un campionato, ma alla ventiduesima giornata eravamo sotto di un punto. Se sarebbe bruciato? Tantissimo. Ma è anche vero che in alcuni momenti la causa di forza maggiore giustifica anche eventuali scelte. Ed è pur vero che 4 punti di vantaggio sono comunque un tesoretto che non è una sentenza, ma è pur sempre frutto di un percorso di una certa qualità. Sconfitte negli scontri diretti? Ecco. Hai già la risposta dei meriti di classifica. Poi ovviamente è solo una riflessione personale di quelle che sono e saranno scelte difficili e che comunque scontenteranno più di qualcuno È una situazione nuova e speriamo irripetibile. Dobbiamo esserne “umanamente” consci, anche se qualcosa finisse col “bruciarci”

L

Lega Pro: La Federazione ha già fatto trapelare la sua netta contrarietà all’ipotesi presentata ieri dalla Lega Pro di una quarta società promossa in serie B per sorteggio fra le squadre che avrebbero al 12 febbraio acquisito una posizione utile per la partecipazione ai play-off. Se una quarta squadra sarà promossa lo sarà sulla base di diverse valutazioni.

Inoltre i presidenti di Lega serie B e Lega Dilettanti, Mauro Balata e Cosimo Sibilia, hanno condannato senza riserve l’iniziativa che coinvolge direttamente, col prospettato meccanismo di promozioni e retrocessioni, i campionati di loro competenza, accusando la Lega guidata da Francesco Ghirelli di aver agito in maniera unilaterale. Sibilia ha detto: Risulta evidente, in ogni caso, che proprio in momenti di particolare difficoltà, come quelli che stiamo vivendo, sarebbe necessaria una condivisione di sistema e un preventivo confronto nella sede più idonea, che resta la FIGC e il suo organo direttivo. Stupisce, inoltre, che nel mentre si evidenzia una situazione di crisi che attraversa il mondo professionistico, si propongano soluzioni che non solo non tengono conto dell’attuale format ma che, in contraddizione con l’accertata problematica della sostenibilità di un numero elevato di società della sfera professionistica, soprattutto in Serie C, addirittura ne preveda un aumento

Sibilia

M

Mc Bride: ieri grazie a Davide Pobbe vi abbiamo parlato di come è la situazione in Inghilterra. Oggi invece vi portiamo negli States, grazie a Johnny Mc Bride, ex giocatore del Monteviale e del Montecchio che ci parla della sua esperienza americana: Qui non è  tanto diverso che da voi. “Safer at home”, teoricamente bisognerebbe stare a casa e uscire solo per businesses essenziali. Non si può andare in spiaggia o nelle Hills. Però non c’è legge marziale come da voi, c’è gente in giro, si può camminare e allenarsi all’aperto stando distanti dagli altri. Per lo Sport e  per i concerti si parla addirittura di riaprire nel 2021. Le scuole riapriranno a settembre quindi anche il calcio giovanile che alleno non pare apra quest’estate. È ancora tutto in via di decisione: il presidente Trump vuole riaprire tutto e i singoli stati stanno cercando di capire come fare. Penso che a giugno o al massimo a luglio si potrà allenare le giovanili nei summer camps,mentre il calcio adulto sia amatoriale che professionista mi sa che tornerà alla normalità entro fine dell’anno.

Tutti i tornei sono stati annullati per ora, e per il calcio giovanile alleniamo online, tramite conferenza e workout live.Ecco stavo rileggendo articoli sportivi in cui si dice che per ora non si può prevedere la riapertura dello sport, ma dal momento che le scuole hanno chiuso già fino a settembre, é molto improbabile che lo sport riparta prima. Tante squadre giovanili utilizzano le strutture scolastiche per gli allenamenti. Per gli adulti appunto si parla del 2021, se le leghe professioniste non ripartono quest’estate si va comunque a gennaio dell’anno prossimo e quindi potrebbe essere uguale per gli amatori

Questa ad esempio è una delle sessioni che abbiamo fatto e che i giocatori devono fare a casa, farsi fare un video e postarlo cosicché noi allenatori possiamo valutare l’esecuzione. https://www.facebook.com/watch/?v=1069544326759153

Maino: Checco Maino ammette i contatti con una squadra di D e con il Vicenza per entrare nello staff delle giovanili del Vicenza.  Al Giornale di Vicenza, il mister ha comunque dichiarato: “Io ho già scelto. Nel senso che la mia priorità è il Bassano a prescindere. Poi se al Bassano non mi vorranno più è evidente che mi guarderò intorno. Ma al momento non ho sentori di questo tipo. Anzi, per quanto lusinghieri siano questi interessamenti, io non dimentico che quando due anni fa ero di fatto a spasso dopo il passaggio tra Bassano e Vicenza, due dirigenti come Ermannno Hintewipflinger ed Onofrio Gheno mi hanno fortissimamente voluto per la rinascita immediata del calcio giallorosso. E con loro il presidente Fabio Campagnolo”.

P

Pinton: per un infarto è morto il dottor Alberto Pinton, 70 anni, ex giocatore dello Schio degli anni sessanta, fondatore della squadra delle vecchie glorie dello Schio e medico sportivo delle squadre dello Schio calcio e Pallavolo.

Presenze e reti: finora abbiamo pubblicato i dati (di cui abbiamo tenuto conto o che ci sono stati forniti dalle società) di queste squadre:  7 Comuni, Academy Plateola,  Altair, Alta Valle del Chiampo, Altavilla,  Alte, Alto Astico Cogollo, Arcugnano, Arzignano, Aurora Cavalponica, Azzurra Maglio, Azzurra Sandrigo, Bassano,   Berton Bolzano, Bissarese, Bp 93, Breganze,  Brendola, Calidonense,  Camisano, Carmenta, Cartigliano,  Cassola, Castelgomberto, Chiampo, Colceresa, Dueville, Eurocalcio, Grantorto, Grisignano, Grumolo,  Isola Castelnovo, Junior Monticello, Lakota,   La Rocca,   Le Torri, Longare,  Lugo, Maddalene, Malo, Marola, Marosticense,  Molina, Montebello, Montecchio, Montecchio San Pietro, Monte di Malo, Monteviale, Nova Gens,   Novoledo, Orsiana,  Pedemontana,  Poleo, Pozzetto, Real San Zeno, Rosà, San Lazzaro, San Pietro Rosà, Santomio, San Vitale, Sarcedo, Schio, Sovizzo,  Summania, Telemar, Tezze, Thiene,  Transvector, Trissino, Union Olmo Creazzo,  Union Csm, Valbrenta, Valdagno, Valli, Vicenza, Virtus Cornedo, Zanè .

V

Vaccariello: Ci ha scritto Francesco Vaccariello, ex preparatore atletico dell’Atalanta e del Perugia e oggi al Frosinone chiedendoci di presentare questo Work shop che verrà tenuto on line mercoledì 22 Per le iscrizioni accedere con questo link https://booking.performsmc.it/?fbclid=IwAR23u-WsdIY7B7Gx4nOKC_nXSqHgC9x1TtGWmx7jWxmET91CvvHvy-t4ONA#workshop_x

 

W

Weteam app:  Con il momento del tutto peculiare che il calcio sta vivendo le società potrebbero attraversare,  nel prossimo futuro un periodo di crisi economica che toccherà inevitabilmente anche il settore dilettantistico e WeTeamApp potrebbe essere uno strumento utile per poter aiutare le società ad allestire le migliori squadre possibili in funzione delle proprie possibilità, ottimizzando i costi. Calciovicentino prosegue quindi la collaborazione con WeTeamApp l’innovativa web app che innova il calciomercato dei dilettanti.


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Sull'Autore

Federico Formisano