Prima Categoria

La prima volta del Carmenta con la capolista

CARMENTA – AZZURRA SANDRIGO 3-1

CARMENTA: Barci, Balin, Securo, Fiorio, Peruzzi, Lago, Bratko (43’ st Bance J.), Mascarello, Venturin (23’ st Pasqualon), Bellon, Cherobin (40’ st Bance W.). All. Bevilacqua

AZZURRA SANDRIGO: De Pretto, Boscato, Peruzzo, Doplicher, Barcaro, Zerbaro, Fittolani (9’ st Sasso), Camara (38’ st Jatta), Carollo Canale (31’ st Scanavin), Maita, Dalla Fina (17’ st Apopei). All. Remonato

Arbitro: Frazza di Schio

Reti. Pt 21’ Carollo Canale (AS); st 1’ Mascarello (C), 6’ Bellon (C), 17’ Venturin (C)

Note. Ammoniti Barci, Bratko, Mascarello (C), Camara (AS). Espulso Zerbaro (AS) al 48’ pt per somma di ammonizioni. Corner 5-1; rec. pt 3’, st 4’

CARMIGNANO DI BRENTA

E ora i più scaramantici a Carmignano faranno tutti gli scongiuri possibili. La prima vittoria stagionale del Carmenta, infatti, ha inquietanti similitudini con quella del turno d’apertura del campionato, poi revocata dal giudice sportivo. Il nome dell’avversario innanzitutto, all’insegna dell’azzurro: Stella Azzurra Sant’Anna, Azzurra Sandrigo; il punteggio: tre a uno e sempre in rimonta; i marcatori: Mascarello, Venturin e Bellon. Questa volta però, non paiono esserci elementi di preoccupazione per l’ambiente rosso-blu e i tre punti incamerati contro la prima della classe potrebbero dare la svolta ad una stagione partita sotto una cattiva stella.

Sono tanti i motivi d’interesse della sfida: l’Azzurra è in vetta e finora ha inanellato quattro successi in altrettante apparizioni; il Carmenta è distante dieci punti, a caccia della prima affermazione e delle prime reti. Naturale che i favori del pronostico siano unanimemente rivolti alla compagine di Remonato. Come spiegare allora l’inatteso tonfo sandricense? Probabilmente con una giornata storta della capolista, la quale ha forse preso sottogamba l’impegno e si è dimostrata incapace di contrastare agonisticamente gli avversari, soprattutto quando è rimasta in inferiorità numerica; dall’altra parte con la voglia di riscatto degli uomini di Bevilacqua, il grande ex della contesa, e con la loro straordinaria caparbietà: non abbattersi dopo essere passati in svantaggio per una clamoroso svarione difensivo e aver poi fallito un calcio di rigore, è sintomo di un carattere e di una determinazione non comuni.

Primo tempo

Avvio in cui le squadre si studiano; da segnalare un colpo di testa di Peruzzi, imbeccato da una punizione da destra di Venturin, piuttosto largo (17’). La situazione di stasi viene rotta bruscamente al 21’: Securo, in netto anticipo su Maita, tenta il retropassaggio di testa a Barci; pallone corto sul quale si inserisce il numero dieci ospite, atterrato dall’estremo difensore di casa; sarebbe rigore, ma la sfera termina sui piedi di Carollo Canale, che non ha difficoltà ad insaccare. Un regalo di cui gli azzurri davvero non avevano bisogno, ma che non sembra abbattere eccessivamente i rosso-blu. Al 23’ infatti, c’è già la chance per il pari: Mascarello premia lo scatto di Cherobin, ma il destro di quest’ultimo è respinto da De Pretto. Cinque minuti più tardi ci prova Maita, con un destro teso di controbalzo da una trentina di metri; Barci accompagna il cuoio a lato. Al minuto trentanove pregevole gesto tecnico di Bratko, che su un traversone da destra di Mascarello tenta la sforbiciata volante: palla a lato non di molto.

Carollo Canale Filippo

Tuttavia la grande occasione per l’uno a uno arriva al 43’: contatto energico, ma parso nei limiti del regolamento, tra Doplicher e Cherobin; per l’arbitro è rigore. Dagli undici metri si presenta Venturin, ma la sua conclusione a mezza altezza è sventata dall’estremo difensore ospite.

In pieno recupero l’Azzurra si ritrova in dieci: Zerbaro rimedia due gialli in pochi minuti (anche qui il direttore di gara appare forse un po’ severo) e lascia i suoi in inferiorità numerica per metà gara.

Secondo tempo

L’espulsione ha un effetto devastante sugli ospiti, che rientrano in campo quasi rassegnati e in balia della grande vitalità dei locali. Risultato immediato di ciò è il pareggio di Mascarello, dopo appena trentacinque secondi: Il numero otto di casa centra basso da destra; Venturin è contrastato in piena area, ma la palla rimane vagante, coi difensori di Remonato che stanno a guardare; Mascarello allora ne approfitta e con un piatto destro rasoterra fa secco De Pretto.

Mascarello Davide 2016

Mascarello

Lo shock per gli ospiti è grande, ma capitan Maita cerca di suonare la sveglia, con un destro violento dal limite che costringe Barci ad un non facile intervento (4’). Poi il tracollo azzurro. Al 6’ Bellon salta secco Peruzzo sulla corsia di destra, entra in area e batte De Pretto per la seconda volta con un diagonale rasoterra; al 17’ Venturin ruba palla sulla tre quarti e apre per Cherobin, il quale gli restituisce un pallone che deve essere semplicemente spinto in rete. Due minuti prima Carollo Canale era andato vicino alla doppietta, deviando sul primo palo di poco alto un traversone da destra di Sasso.

Bellon Edoardo

Edoardo Bellon

Col doppio vantaggio e l’uomo in più il Carmenta può amministrare con tranquillità, sfiorando il poker in due occasioni: al 25’ Pasqualon mette in movimento Cherobin, che resiste di forza ai difensori avversari ma calcia fuori di sinistro; al 42’ Bellon, solo davanti al portiere, manda incredibilmente alto.

Sull'Autore

Federico Formisano