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L’edicola del mercoledì: noi azzardiamo !!

Scritto da Federico Formisano

Per l’Istituto superiore di Sanità siamo vicino alla fase in cui il picco dei contagi si mantiene stabile per un certo periodo, a riprova che le misure di contenimento stanno funzionando. Anche in quest’ottica il governo sta pensando a una parziale riapertura dopo Pasqua, ma con molte misure restrittive che rimarrano almeno fino all’inizio di maggio.  Per gestire la ripresa delle attività produttive, l’orientamento è di far passare le vacanze di Pasqua e il ponte del Primo Maggio per evitare spostamenti, ma non ci sarà una data precisa: la ripartenza sarà graduale e saranno necessari mesi per ritornare alle vecchie abitudini. L’annuncio ufficiale della proroga delle misure di contenimento arriverà al termine del prossimo Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi domani o giovedì (Dal Corriere della Sera).

Quale potrebbe essere il piano del Governo è ancora presto per dirlo. Ma se la riapertura graduale dovesse prevedere la possibilità per i club calcistici di iniziare ad  allenarsi,  ribadiamo con gradualità e non in tutte le regioni, sicuramente in ambiente protetto, ovverso senza pubblico e con il rispetto delle norme sanitarie,  questo potrebbe significare che da una data che potrebbe essere a cavallo fra il 25 aprile e il 1 maggio potrebbe essere possibile svolgere le sedute atletiche delle squadre. E quindi tornare ad ipotizzare il ritorno in campo dal 10 maggio a porte chiuse per almeno un paio di domeniche. (è una nostra ipotesi e non saltateci alla gola per questo). Dal 10 maggio al 29 giugno ci sono 8 domeniche. Il che significherebbe due turni infrasettimanali (uno potrebbe essere il 2 giugno festa della Repubblica)- E due domeniche da dedicare ai play-off. Senza sfondare il tetto del 30 giugno.

Conosciamo già le obiezioni dei sostenitori della sospensione dei tornei:

  • Dalla fine di aprile al 10 maggio i giocatori non avrebbero il tempo per riconquistare la condizione perduta e rischierebbero infortuni. La nostra replica è nota: in agosto molte squadre giocano la prima gara di Coppa con una settimana nelle gambe. Perché oggi non possono farcela nello stesso lasso di tempo ?? Seconda replica i giocatori seri ed impegnati (e nei nostri sondaggi molti si sono dimostrati tali) si sono comunque allenati. Certo manca loro l’aspetto agonistico, ma con 4-5 sedute di allenamento lo possono recuperare.
  • Giocare durante la settimana non è possibile perché i giocatori non sono disponibili e non tutti i campi dispongono dell’impianto di illuminazione. E’ nota anche in questo caso la nostra replica: Se durante l’anno giocate almeno 4-5 volte di mercoledì perché non potete farlo a maggio o giugno quando ci sono le giornate più lunghe dell’anno ? Le gare possono essere iniziate alle 19.00 anche senza le luci artificiali. Dalle nostre parti nel mese di giugno il sole tramonta alle 21.00 circa, anche qualche minuto dopo.
  • I giocatori potrebbero essere condizionati psicologicamente ed evitare i contatti per non ammalarsi. Siamo convinti che quando torneremo alla vita normale ci sarà una gradualità anche nei rapporti interpersonali (per esempio la stretta di mano o l’abbraccio non arriveranno immediatamente), ma il tempo è la migliore medicina e se i casi saranno diminuiti fortemente e nel frattempo si saranno trovate cure e vaccini idonei, anche i contatti torneranno ad essere come prima.

Nella tabella che alleghiamo, opinabile come tutte quelle che entrano nella dinamica dei dati, è possibile vedere come i nuovi casi dovrebbero tendere allo zero nelle varie regioni e situazioni italiane.

Metodo dei minimi quadrati

Certo conosciamo bene le difficoltà in cui il calcio si dibatteva e a maggior ragione si dibatte oggi. E sappiamo che per molte società soprattutto della serie D e delle massime categorie regionali la ripresa potrebbe essere problematica. Ma noi crediamo che l’alternativa al continuare la stagione, pur fra molti disagi, e con un periodo a porte chiuse, sia il caos. Oggi tutti si dichiarano favorevoli alle decisioni della Federazione, ma poi molti saranno pronti a presentare ricorsi. Abbiamo sentito fra le varie obiezioni quelle di una Federazione pronta a blindare le proprie decisioni anche contro i ricorsi: i casi degli anni passati, con ricorsi anche avventati presentati al Coni, al Tar, al Consiglio di Stato e financhè al Parlamento Europeo,ce li ricordiamo bene.  I Tribunali Amministrativi sono stati istituiti per garantire anche l’arbitrarietà di decisioni che in questo caso sarebbe quasi obbligata. E quando una società si vedrà retrocessa o tagliata fuori dalla promozione,  senza aver potuto completare le gare mancanti, il ricorso sarà quasi obbligato. Di qui l’unica alternativa: tornare in campo !

Le notizie pubblicate ieri sul nostro sito:

https://www.calciovicentino.it/2020/03/31/ledicola-del-martedi-qualche-segnale-di-speranza/ Non abbiamo mancato un giorno, senza dipanare il nostro racconto fatto di aggiornamenti in tempo reale con i dati sul Covid, sui commenti, sulle interviste, sulla solidarietà, sui comportamenti.

https://www.calciovicentino.it/2020/03/31/settori-giovanili-spiragli-per-il-ritorno-o-appuntamento-allanno-prossimo/   Con Fabio Dal Santo responsabile del settore giovanile dello Schio affrontiamo un tema nuovo quello dei settori giovanili.

https://www.calciovicentino.it/2020/03/31/rosa-il-punto-di-vista-di-battaglia-e-tutte-i-dati-sulla-squadra/ Alberto Battaglia fa il punto della situazione in casa  Rosà ed inoltre le presenze e le reti realizzzate finora , la rosa e le statistiche della squadra.

A

Aia Vicenza: https://www.facebook.com/aiavicenza/videos/198455954790567/  con questo video gli arbitri vicentini invitano i giocatori e tutte le persone a rimanere a casa.

Almanacco: Continuiamo la pubblicazione delle pagine dell’Almanacco come immagini ridotte.  Queste sono le pagine dedicate alla Marosticense

Arzignano:  Sesta puntata della nostra rubrica sui personaggi del settore giovanile di FC Arzignano Valchiampo. Oggi scambiamo quattro chiacchiere con Matteo Dalla Pellegrina, allenatore dell’Under 13 Nazionale e Responsabile Tecnico del Settore Giovanile gialloceleste, una figura chiave e centrale di tutta la pianificazione tecnica delle giovanili, che coordina di fatto il lavoro di tutti gli allenatori.

Matteo Dalla Pellegrina, approfittiamo di questo momento di stop forzato, per chiederti che giudizio ti senti di dare fino a questo momento all’annata dei tuoi ragazzi?

“Il mio giudizio è assolutamente positivo! L’approccio avuto dai miei ragazzi con il primo abbozzo di “calcio vero” è stato eccezionale… hanno messo tanto impegno e dedizione, sono stati bravissimi ad ascoltare e ad apprendere tutte le nostre indicazioni mettendo di loro poi sul campo l’irrefrenabile passione che hanno per questo gioco”.

Per questa squadra si tratta di un anno molto “formativo”, indipendentemente dai risultati. Come valuti questa annata a livello personale e inerente la crescita dei ragazzi?

“Sarà comunque vada un’annata importantissima per loro, non dimentichiamo che fino a pochi mesi fa questi ragazzi giocavano esclusivamente contro realtà e campionati locali. Il salto per andare a giocare ogni settimana con esclusivamente società professionistiche li ha migliorati, rafforzati e uniti”.

Da sempre il settore giovanile rappresenta il presente ed il futuro di un club. Da quando sei in gialloceleste, che cosa ti ha colpito maggiormente di questa società sul lavoro coi giovani?

“Questo è il mio secondo anno in gialloceleste e devo dire che ci sto molto bene, ho respirato da subito un aria positiva… ambiente sanissimo, gestito e mandato avanti da persone che a pelle ti trasmettono l’amore per questi colori e per questi ragazzi che rappresentano in tutti i campi possibili il nostro settore giovanile e danno lustro al FC Arzignano Valchiampo”.

Tu alleni l’U13, una categoria molto formativa sia dal punto di vista tecnico che da quello umano/caratteriale. Se dovessi dare un consiglio ai tuoi ragazzi che vogliono provare ad avere un futuro in questo sport, cosa diresti loro?

I Primi calci (Da Facebook Arzignano)

“Ai miei ragazzi non smetto mai di chiedergli tanta passione. Con la passione si migliora, si apprende più velocemente, si accresce in autostima e soprattutto ci si diverte di più… quando vedo qualche ragazzo arrivare al campo stanco, abbattuto e in qualche modo triste non vedo l’ora di iniziare per farli divertire e fargli tornare il sorriso di allenarsi”.

Tu sei il responsabile tecnico del settore giovanile gialloceleste. Che idea ti sei fatto sulle prospettive di crescita dei ragazzi che hanno il privilegio di far parte di questa grande famiglia?

“Devo ringraziare la società e in particolare i miei due responsabili Ivan Menti e Andrea Zanovello per la fiducia e per l’opportunità che mi è stata data. All’inizio è stata dura per tutti, il mio compito è stato quello di inserire all’interno del settore giovanile un nuovo progetto tecnico e una metodologia di lavoro rappresentativa per tutte le nostre squadre. In questo ho avuto la preziosa collaborazione di Roberto Preto che da subito ha condiviso e gestito i compiti con il sottoscritto. Il merito più grande però va a tutti i mister che quest’anno ho avuto la possibilità di gestire. Ecco, ad oggi se mi permetti la cosa che più di tutte mia ha reso orgoglioso è stata la qualità dei nostri allenatori. Sicuramente per migliorare ancora bisogna ripartire da loro”.

 

B

Belvedere: Anche il Belvedere, società da sempre impegnata nella solidarietà,  ha aderito ad un gol al Corona Virus versando la cifra di 1000 euro a favore dell’Ospedale di Bassano del Grappa. 

Belvedere contro San Lazzaro e Santa Croce

Bollettino Coronavirus :  

Continuano a calare i ricoverati negli ospedali: il 26 marzo l’incremento era stato di 1.276 nuovi malati, sabato di 710, domenica di 409, lunedì di 397. Con la Lombardia che ospedalizza “solo” 68 nuovi pazienti e l’Emilia che ne ha invece 14 in meno. In totale, le persone guarite sono 15.729, 1.109 in più solo ieri

Sono 105.792i  contagiati in Italia (attualmente positivi 77.635). Ma è importante l’aumento piuttosto contenuto di 2017 casi contro i 5000  dei giorni scorsi.  Le  guarigioni sono 15.729 con un incremento di 1109 in un giorno.   Purtroppo anche 12.428  decessi (7199,  dei quali in Lombardia, la regione che da sola ha il 60% dei decessi ).  Sono 9374 i malati nel Veneto, 219 in più rispetto a ieri mattina.  Sono 492 le persone decedute: 17 più di ieri. Inizia ad essere significativo i dati dei dimessi 873.  Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 352.   1272  invece i casi della provincia di Vicenza con  102 persone ricoverate al San Bortolo, 26 delle quali in terapia intensiva. E in provincia finora ci sono stati 67 decessi. In città ci sono finora 140 casi rilevati.

Vicenza  si inserisce al quarto posto dopo Padova che ha 2227 casi, Verona con  2221,  Treviso con  1529, e davanti a Venezia che ha 1192 casi.   A Vo non si registrano casi nuovi (ormai sono tre le settimane esenti).  La dinamica in Veneto dice che c’erano 25 casi lunedì 24 febbraio, 45 martedì, 71  mercoledì, 98 giovedì,  116 venerdi e 151 Sabato, 223 domenica.  265 lunedì 2 marzo , 291 martedì, 333 mercoledì, 386 giovedì, 459 venerdì,  511 sabato, 598  domenica, 744 lunedì 9 marzo, 771 martedì, 913 mercoledì, 1023  giovedì, 1673 venerdì, 1994 sabato, 2246 domenica,  2451 lunedi 16 marzo,  2670 martedì,    2923 mercoledì, 3384 giovedì , 3751 venerdi, 4237 sabato, 4809 domenica, 5272 lunedì, 5638 martedi, 6069 mercoledì, 6583 giovedì, 7200 venerdì, 7735  Sabato, 8100.

C’è anche un nuovo sito per seguire gli aggiornamenti regione per regione: www.italiatuttobene.it

C

Calciatori e sportivi colpiti dal Corona Virus : Purtroppo anche il mondo dello Sport paga una pedaggio al Corona Virus. Ieri è morto l’ex  presidente della Federazione Italiana Cicilistica, Giancarlo Ceruti, 67 anni. In precedenza erano morti l’ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz e gli anziani ex  ciclisti De Zan e Barozzi.  Nella lista anche un ex pugile, campione europeo Angelo Rottoli.  Sta guarendo, invece il portiere Pepe Reina, ex Napoli e Milan, attualmente all’Aston Villa,  mentre è grave l’ex portiere del Barcellona, Rustu Recber. 46 anni. Dalla Turchia, oltre a Recber arriva anche la notizia della guarigione di Fatih Terim ex allenatore del Milan e della Fiorentina.  Finora i giocatori colpiti sono Marco Sportiello dell’Atalanta  Zaccagni del Verona, Fabio Depaoli, Bartosz Bereszynsky, Manolo Gabbiadini, Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina  e  Morten Thorsby della Sampdoria.    Patrick Cutrone, German Pezzella e Dusan Vlahovic, della Fiorentina, Matuidi, DybalaRugani della Juventus, Daniel Maldini del Milan.   Inoltre ci sono alcuni giocatori di C (Reggiana, Vis Pesaro, Pianese) oltre a Saraniti del Vicenza.. In premier league inglese sono risultati positivi tre giocatori del Leichster mentre sono stati colpiti dal Corona l’allenatore dell’Arsenal e un giocatore del Chelsea. Dopo  il primo positivo in Germania, Luca Kilian, del Paderborn sono arrivati anche Hubers e Horn del Hannover e un giocatore dell’Hertha Berlino.  Inoltre sono stati contagiati tre giocatori del Valencia, tre giocatori dell’Alaves, sei dell’Espanyol.

Un maestro di vita e di sport. Il Comitato Regionale Veneto piange la scomparsa di Clelio Mazzo, indimenticato Presidente della Delegazione di Rovigo e figura di assoluta rilevanza per tutto il movimento dilettantistico, tanto da meritarsi l’onorificenza di Benemerito Nazionale LND nel 2016.Entrato nell’allora Comitato Provinciale FIGC di Rovigo nel 1971 come Sostituto Giudice Sportivo, nella stagione 1990/91 assume il ruolo di Presidente, carica che mantiene fino alla stagione 2013/2014, nella nuova veste di “Delegato”. Tra le più importanti innovazioni introdotte da Mazzo ricordiamo i playoff di Terza Categoria (2002/03) e l’utilizzo degli arbitri negli Esordienti a 11 (2006/07).  A causa dell’emergenza Coronavirus, in questi giorni non sarà possibile celebrare le esequie di Mazzo: per questo, non appena la situazione sanitaria lo consentirà, il Presidente del CR Veneto Ruzza, il Consigliere Regionale Pavanati e l’attuale Delegato di Rovigo Pastorello intendono organizzare un momento di commemorazione che coinvolga anche le società rodigine.

Caldiero: la presente per esprimere a Voi, a Colleghi ed Amici vicinanza e sostegno per il difficile momento che stiamo attraversando e ci auguriamo che Voi e i Vostri cari stiate bene e siate protetti. Nessuno di noi avrebbe mai immaginato di dover vivere un’emergenza così grave, è una situazione inconsueta che nessuno ci ha mai insegnato ad affrontare; un ringraziamento lo dobbiamo a medici ed operatori sanitari per quello che stanno facendo nell’affrontare questa emergenzaSicuramente questo virus ci sta insegnando una cosa che purtroppo nella vita di tutti i giorni viene dimenticata, quello di riscoprire valori e rapporti che in tempi normali passano inosservati.
Il Covid-19 minaccia la nostra salute e nello stesso tempo l’economia delle nostre imprese ed il lavoro di tutti, ma noi imprenditori abbiamo l’obbligo di continuare a gestire le nostre attività nel miglior modo possibile, come abbiamo sempre fatto, e siamo convinti che con le nostre competenze e qualità professionali supereremo anche questo momento negativo. Dobbiamo tenere duro perché risorgere dalle situazioni critiche è nella nostra storia Un abbraccio a tutti Filippo Berti Presidente

G

Gol al Corona Virus !!!!   l’iniziativa di solidarietà delle società procede senza sosta: oggi abbiamo aggiunto il Belvedere mentre ieri erano arrivate le adesioni del Pozzetto di Cittadella, del  Real Brogliano, del Telemar e del Futsal Cornedo, e nei giorni precedenti dell’Alto Astico Cogollo, della Spes Poiana e dell’Eurocalcio, dell’Azzurra Maglio, dell’Academy Plateola, del Breganze. Altre società hanno chiesto i dettagli per le offerte.

Queste le società che hanno finora provveduto a destinare somme per gli ospedali di Bassano, Padova, Vicenza, Santorso e per la Croce Rossa di Verona est.

7 Comuni,  7 Mulini, Academy Plateola,  Aia Vicenza, Altavilla, Alte, Altivolese,  AltoAstico Cogollo,  Azzurra Maglio, Azzurra Sandrigo,  Bassan Team Motta,  Bassano,  Belvedere, Berton Bolzano, Bissarese, Breganze, Brendola,  Calcio Vicentino,  Calidonense, Camisano,  Castelgomberto,  Chiampo, Due Monti, Eurocalcio, Futsal Cornedo, Grantorto, Grisignano, Junior Monticello, La Contea,  Lampo, Le Torri,  Longare,  Lugo, Malo, Molina, Montebello, Pedezzi,  Poleo, Pozzetto,  Real San Zeno,  Real Valdagno, Sambonifacese, San Giovanni Ilarione, San Vitale, San Vito Bassano,  San Vito Cà Trenta, Sarcedo, Schio, Silva, Solagna, Sovizzo,  Spes Pojana, Telemar, Thiene, Transvector, Treschè Conca,   Trissino, Unione La Rocca, Union Olmo Creazzo, Valdalpone, Zanè  

Sono pervenute anche offerte di singoli giocatori, allenatori o dirigenti.

L

Lombardia: se non si concludono i campionati niente nemmeno tornei ! Il Comitato Regionale Lombardia nella giornata di lunedì ha avviato, tramite le Delegazioni, una consultazione tra le società riguardo la sospensione definitiva della stagione. Una consultazione che, visto il momento, si concluderà con un plebiscito in favore della sospensione. Posizione che, tra l’altro, è quella che il Crl caldeggia. Le nostre perplessità riguardo il sondaggio le abbiamo espresse ieri (perché non parlare dei criteri riguardo la composizione delle eventuali classifiche?), ma nelle ultime ore – parlando con diversi rappresentanti delle società – c’è l’impressione che molti voteranno per la sospensione per un mero tornaconto personale. Con oltre due terzi di stagione disputati gli unici a puntare al ritorno in campo sono coloro che erano in testa nei rispettivi campionati, tutte le altre – diciamolo chiaramente – sono per chiudere. Chi sta per retrocedere, o è già virtualmente retrocesso (ogni riferimento a qualche società con pochi punti in 21 partite è puramente voluto), è per chiudere sperando nel “congelamento”. Chi invece non ha più nulla da chiedere alla stagione vede nella sospensione la mano amica per risparmiarsi gli ultimi mesi di rimborsi. La stagione è andata, ma almeno diamo ossigeno alle casse. Discorsi legittimi, per carità. Anche perché la salute viene prima di tutto. Però, allora, dovete spiegare perché il concetto sopra esposto valga solo quando dovete salvare la categoria, tenervi le rette incassate dalla Scuola Calcio o non pagare i giocatori delle prime squadre, mentre non valga per i tornei che volete organizzare a giugno. «Chiudiamo la stagione così facciamo i tornei», ci è capitato di sentire da più parti da ieri. E no cari, non funziona così. Se votate per sospendere tutto è implicito che i tornei delle salamelle di fine stagione ve li scordate. Senza quei soldi non potete iscrivervi? Ok, allora ecco provato che della sospensione per “motivi di salute pubblica” vi freghi poco o nulla: la priorità di chi ragiona in questo modo è salvare le casse e la categoria. Volete  votare per sospendere? Fatelo, ma sappiate che i tornei ve li bloccherebbero da Roma. Da regolamento i campionati hanno la priorità rispetto ai tornei. Che sia chiaro a tutti. ( da sprint  sport lombardia)

S

Sibilia: diminuzione del costo degli impianti sportivi Il Presidente della Lnd Cosimo Sibilia, in un’intervista al Messaggero, oltre a ribadire la posizione della casa madre dei Dilettanti rispetto alla priorità che al momento deve essere data alla tutela della salute, illustra anche le proposte della LND, avanzate alle istituzioni. “Intervenendo su comuni e enti locali per agevolare l’utilizzo degli impianti sportivi, per esempio – spiega Sibilia – o fornire coperture economiche per fronteggiare i danni … Ci vogliono anche importanti interventi normativi, che solo il Governo può fare. Al quale chiederemo la modifica della Legge Melandri in modo che si possano utilizzare i fondi anche a favore dei dilettanti”. Il presidente LND analizza anche la questione dei costi: “Noi proporremo anche un ridimensionamento degli oneri che le società devono sostenere per partecipare ai campionati. I calciatori sono fermi da parecchie settimane, ma le società hanno già pagato l’assicurazione per farli giocare… È un altro aspetto che chiederemo di affrontare, con sostegni proprio per le spese già sostenute”.

Sovizzo:  Il Sovizzo saluta così Angelo Scalzotto, tifoso della squadra, padre di Gianfranco e nonno di Giuseppe. “Ciascuno di noi ti ricorderà con una storia diversa, tu che mille storie hai vissuto, narrato e creato. Una su tutte: la nostra. Ora che il tuo amato calcio è fermo, ti sei fermato anche tu. Continuerai a vederci, lo sappiamo, dal tuo solito posto in tribuna. Tifa per noi, ne avremo ancora più bisogno. Chi ti conobbe ti stimò, chi ti stimò ti piange. Riposa in pace Angelo, grande cuore neroverde. E grazie, grazie davvero.

A Gianfranco Scalzotto nostro collaboratore, che in una settimana ha perso prima la madre e ora il padre, la nostra vicinanza e il nostro affetto. Il dolore è ingigantito dall’impossibilità di poter salutare i nostri cari nel momento dell’addio senza una cerimonia. Quando tutto sarà finito Gianfranco saremo al tuo fianco !

Spes Poiana: Ci scrive Corrado Perseghin, direttore sportivo della Spes Pojana:  “Noi a Pojana siamo fermi in attesa, come tutti, delle decisioni del comitato. Abbiamo grande fiducia nel presidente Ruzza e siamo certi che ogni decisione verrà presa con consapevolezza di ogni rischio. E’ evidente che il momento particolare impone riflessioni diverse da quelle solite e che il bilanciamento degli interessi propende per tutelare la salute di tutti. Questo non va messo in discussione e penso sia la base da cui parte ogni ragionamento. Non capisco però chi si esponde con fretta a chiedere la conclusione anticipata. La fretta, come si dice, è cattiva consigliera. Se è vero che la salute è al primo posto, è altrettanto vero che ci sono società (non noi) che hanno fatto investimenti importanti e/o o che hanno delle programmazioni pluriennali per cui uno stop forzato ed improvviso potrebbe rivelarsi catastrofico. Personalmente sono conscio del fatto che l’anno prossimo molte società vivranno momenti di difficoltà. Noi stessi, a Pojana, sopravviviamo con qualche sponsor di paese, ed è difficile pensare ad un futuro roseo. Ma non posso sottrarmi a pensare che vadano contemperati anche gli interessi e le volontà di chi è primo indiscusso da mesi o valutazioni in ordine a chi è ultimo da inizio campionato. Dire, io sono fuori da tutto e per me va bene chiudere, facciamolo pure subito, è un ragionamento che non condivido, forse anche opportunista da un certo punto di vista. Ripeto, nessuno deve essere messo nelle condizioni di rischiare nulla a livello di salute, ma tutte queste istanze volte a chiudere tutto e subito, secondo me, sono azzardate. Io mi cofronto spesso con i ragazzi e loro stessi sentono il peso di qualcosa lasciato in sospeso. Anche loro, però, se si ripartirà, dovranno fare la loro parte. Cerchiamo comunque di essere positivi e sperare che tutto vada bene, per il bene di tutti e per la salute di tutti. Poi penseremo che fare del campionato. Tirare un segno non vuol dire aumentare la salute, vuol dire solo azzerare tanti sacrifici. Certo, sarà tutto complicato, sarà tutto in salita, sarà tutto strano, ma nulla ci vieta di finire. Buona salute a tutti.

Corrado Perseghin

Vorrei , inoltre, ringraziare tutti i ragazzi dela nostra rosa. Perchè a loro va il grande grazie di aver capito la situazione e di non aver mai perso il gusto di vedersi, anche via web, con costanti e ripetute dichiarazioni di amore e fratellanza. Forse sono anche questi gesti a darci la forza di dire che c’è futuro. Continuiamo a pensare che siano loro a fare grande la società. A loro quindi va un grande grazie

Spes Poiana

V

Vicenza:  Tutte le curiosità rivolte ad Andrea Saraniti:  Come ti alleni? “Abbiamo svariati programmi, ci teniamo in forma sia mentalmente che fisicamente, dobbiamo farci trovare pronti. Io sono fortunato ad avere una casa con il giardino, così lo posso sfruttare, ci aveva visto lungo mia moglie a inizio stagione”.

Come ti trovi a Vicenza? “Mi trovo benissimo, è stato il primo anno al Nord. Sono stato accolto bene, sia io che mia moglie. A parte questo piccolo intoppo della quarantena forzata che è una cosa che passerà e già ora sto meglio, ma siamo noi a dover dare una mano a tutta l’Italia. Nessuno è immune da questo virus purtroppo, si prende punto e basta, perciò state a casa. Io ci sono passato solo per un breve periodo per fortuna, ma stiamo a casa. Aiutiamo chi ci sta aiutando.”.

Com’è questo gruppo? “Ho notato subito l’importanza di questo gruppo, fin dal primo giorno del mio arrivo qui. Spero di poter rivedere presto tutti e spero che seguendo le istituzioni e facendo ciò che ci è stato chiesto, le cose possano cambiare, per poter ritornare a giocare a dare una gioia a voi che ci seguite. E’ davvero difficile stare a casa, noi siamo dei privilegiati perché lavoriamo 2 ore, 2 ore e mezza al giorno e quindi possiamo passare tanto tempo con i nostri cari. A noi non poter andare al campo, al Menti e giocare ci sta veramente stressando”.

Come è esultare sotto la Curva a fine partita?  “E’ una gioia immensa. Mi ha colpito quando abbiamo pareggiato in casa con il Gubbio, la Curva ci ha chiamato e ci ha applaudito per 5 minuti. Da queste cose capisci che hai una tifoseria che ti sta sempre vicino perché sente che tutti stiamo dando l’anima, sia la squadra che la società”.

Come è stato segnare a Cesena? “Sembrava di essere al Menti, sono quelle domeniche che probabilmente ricorderemo quando saremo vecchi, con amici e figli. È stato qualcosa di pazzesco, quando ho alzato gli occhi verso la Curva c’era un muro biancorosso impressionante”.

Chi è il tuo idolo? “Uno dei miei idoli è stato Caracciolo, lo seguivo soprattutto quando stavo nei dilettati, quando lo vidi giocare al Barbera, nonostante l’annata non ottimale, si è visto che era un gran giocatore e nella sua carriera l’ha dimostrato. Tra quelli più famosi sicuramente Ibrahimovic, poi è un personaggio, lo seguo molto, è proprio così nella sua vita di tutti i giorni”.

Il tuo gol più bello in biancorosso? “Quello contro il Fano, su calcio piazzato. Con l’esultanza a cercare mia moglie in tribuna, mai trovata poi, aveva cambiato posto quella domenica (ride, ndr)”.

A che età hai capito che avresti fatto carriera? “L’anno scorso (ride, ndr). Scherzi a parte, 9 anni fa quando vinsi l’Eccellenza, capii che avrei potuto giocare nei professionisti, sono felice di aver fatto questa carriera e di poterla continuare a fare”.

Vi state sentendo con gli altri del gruppo in questi giorni? “Ci sentiamo tutti i giorni, organizziamo un sacco di challenge”.

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Federico Formisano