Seconda Categoria

Le interviste (19): Cecchin (Santa Croce)  la paura condiziona la ripresa.

Scritto da Federico Formisano

Oggi abbiamo posto alcune domande sulla fase particolare che stiamo vivendo al direttore sportivo del Santa Croce di Bassano,   Maurizio Cecchin.  

Che cosa pensi della norma sullo svincolo dei dilettanti? La norma sullo svincolo penalizza sicuramente le società che investendo sul settore giovanile intendono anche “fare cassa”. Sappiamo benissimo che moltissimi  lucrano su questo e chi ci rimette è solitamente il ragazzo che vuole ,molte volte, solo giocare a calcio. Credo che fare calcio significhi anche dare qualcosa di più che solo tecnica. Con la nostra filosofia societaria che vede principalmente il lato umano dello sport poco sarebbe l’impatto di questa nuova norma, ma regolamentarla meglio, magari portando a 20 anni il limite di svincolo automatico, sarebbe qualcosa di più digeribile per tutte le società.

L’introduzione della clausola per la regolamentazione del lavoro sportivo penalizza le società sportive?

Alla seconda domanda non saprei proprio cosa rispondere. Da anni noi non prevediamo rimborsi ai nostri collaboratori.

Dopo le ultime affermazioni dei dirigenti federali sembra che sia possibile completare la stagione giocando anche durante la settimana e fino a giugno e luglio; sei d’accordo?

Sarebbe molto difficile per noi giocare in infrasettimanale per completare il campionato in modo regolare. Se riapre il calcio riaprono sicuramente le università e alcuni nostri ragazzi sarebbero impossibilitati a tornare dalle sedi universitarie, a metà settimana,per giocare la partita. Poi c’è il problema illuminazione e noi dovremmo sempre giocare fuori casa di sera o trovare a pagamento un  campo illuminato. Improbabile.

Lo staff dirigenziale e tecnico del Santa Croce

Qualora si dovesse giocare solo il girone d’andata, pensi che sia giusto ridurre le retrocessioni e quindi puntare ad una nuova stagione con gironi di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria a 18 squadre? Completare il girone di andata sarebbe ad oggi la soluzione migliore ma con promozioni e retrocessioni regolari. Gironi da 18 squadre sono ingestibili in questi periodi di incertezza.

Pensi che in queste condizioni sia possibile programmare l’attività sportiva?

È impossibile programmare nulla ad oggi. Noi siamo ancora fermi con gli allenamenti e moltissime famiglie credo non permetterebbero neppure  l’inizio anche se regolamentato. C’è ancora troppa paura e con la paura la razionalità viene meno, impossibile quindi programmare qualsiasi attività.

Il calciomercato che inizia oggi proseguirà fino a febbraio; concordi con questa scelta della Federazione di tenere aperto il mercato per tre mesi? Voi vi muoverete sul mercato?

Il calciomercato a noi interessa a poco. Vorremmo riuscire a completare il campionato con questi ragazzi per vedere quanto credono alle proprie possibilità.

Sei soddisfatto finora della stagione della tua squadra?

Abbiamo anche quest’anno un gruppo BELLO, dentro e fuori dal campo. Aiutati sicuramente da uno staff sempre all’altezza del momento. Abbiamo una posizione importante in classifica ma non credo che possiamo essere  noi la squadra da battere. Il calendario c’è stato fino ad ora molto favorevole ma sono fiducioso sul proseguo, sempre che questo virus ci permetta di andare avanti.

Finora abbiamo pubblicato le interviste ad Antonio Bonati (Real San Zeno) , Antonio Mandato (Longare), Claudio Giarolo (Montebello) Fabio Ebene (Calidonense), Giulio Strazzabosco (Maddalene), Marco Aleardi (Monteviale),  Luca Bertollo (Eurocalcio), Marco Piredda (Junior Monticello),   Spes Geremia (Rosà), Fabio  Bagnara (Trissino), Fabio Munaretto ( Toniolo ), Andrea Luccarda (Santomio) Loris Ambrosini (Bissarese) , Ivan Chiari (Alte), Matteo Busellato (Union Olmo Creazzo), Sergio Minchio (Altavilla) , Nicola Maccà (Altair),  Luca Guglielmi (Azzurra Maglio).

 

 

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Federico Formisano