EVIDENZA Serie B

Il punto di Luciano Zanini: a Pescara per trovare risposte

L’appuntamento con l’ XI^ giornata

 

Ma, prima di tutto una preghiera, e un saluto a Paolo Rossi :”Ti sia lieve la terra! ”

Ho visto più volte giocare il Cosenza, quest’anno, e mi sono fatto un’idea abbastanza precisa della squadra. Ero persuaso che quella di domenica scorsa al Menti sarebbe stata una partita difficile, dall’inizio alla fine (vedi L’appuntamento precedente: “il Cosenza, la classica squadra coriacea …. in trasferta ha battuto il Frosinone… farà di tutto per rendere la vita dura ai biancorossi …. una  formazione agguerrita che sa tenere bene il campo…). Così in effetti è stato e, ad essere obiettivi fino in fondo, i calabresi hanno giocato meglio del Vicenza, sebbene alla fine della fiera il pareggio possa considerarsi risultato equo. Ma non soddisfacente. L’attesa per questa vittoria è stata grande, non scordiamocelo, perché un successo del Lane avrebbe consentito di aprire discorsi nuovi e piacevoli. E avrebbe fornito una risposta al quesito che mi pongo da qualche tempo, ma che non ha ancora trovato riscontro.

Neppure dopo la partita contro i calabri di mister Occhiuzzi. La domanda dalle cento pistole è un po’ questa: “Il Lane, dopo gli ultimi tre pareggi, può essere accostato alle squadre di classifica medioalta (ossia appunto al Monza, per ora ancora nella media, o addirittura all’Empoli, residente nella fascia alta), oppure va inserito tra quelle invischiate nella parte mediobassa, in cui appunto navigano le varie Cremonese, Cosenza, e il Pescara prossimo avversario in trasferta?”. Sinceramente non so ancora dare una risposta, tanto più che l’entusiasmo procurato dai due ultimi pareggi esterni consecutivi si è un po’ raffreddato dopo l’esito deludente dell’ultima partita casalinga. Direi, insomma, che la risposta rimane ancora in sospeso e probabilmente la trasferta in terra abruzzese saprà dirci qualcosa in questo senso. Anche perché il Lane ha ormai superato i postumi del virus e smaltito pure le scorie del turno infrasettimanale. Per onestà dobbiamo rimarcare, comunque, che il Monza è stato massacrato sabato scorso da una rediviva Reggiana, beccandosi  un sonoro poker, tanto che brianzoli sono stati vieppiù  “costretti” ad affidarsi alle virtù calcistiche di Mario Balotelli, sceso ora in serie B a 400.00 euro per approdare a fine campionato, e dopo aver deluso in varie squadre di club, da ultimo il Brescia.

PUNTI FERMI E PUNTI MOBILI

Si è parlato molto (anch’io per la verità) di Nicola Dalmonte, il quale ha mostrato in ogni partita, pure contro il Cosenza, di possedere una marcia in più, sebbene oberato da tre partite intense, una dietro l’altra a distanza ravvicinata.

Dalmonte a Ferrara

Riccardo Meggiorini, da parte sua, ha segnato reti fondamentali confermando, se ce ne fosse bisogno, che il suo acquisto può considerarsi  un vero “colpo di mercato”, nonostante la non più tenera età del numero 69.. La rete che ha messo a segno contro i calabri è stata un po’ la sintesi della sua abilità calcistica: seguendolo attentamente dalla tribuna, ho potuto ben verificare come questo gol se lo sia costruito nella testa un momento prima di realizzarlo poi in maniera lucida e sicura, come sa fare il giocatore di classe. Cinelli, a centrocampo, è una garanzia pure lui (e per poco non segnava al Cosenza il gol della domenica), così come del resto Rigoni non appena si ritrova. Rimangono alcune perplessità invece sulla difesa nel suo complesso, con i vari Padella, Cappelletti e soci, spesso bravi a segnare, ma talora insicuri in alcune situazioni: sarà ancora questione di ambientamento in serie B, oppure qualcosa bisognerà fare per ottenere là dietro una maggiore sicurezza? Quanto all’attacco, rimangono ancora dubbi sulla prima linea, dove si alternano i vari Guerra, Marotta, Longo, Jallow e Gori. E’ una girandola continua, sin qui magari giustificata anche dai noti motivi sanitari, però a questo punto sarebbe quanto mai opportuno fare qualche scelta che fissi una prima linea titolare, e quindi più responsabilizzata. Dopo di che si potrà decidere a gennaio. Senza però mai dimenticare Jack-Giacomelli, che contro il Cosenza ha fatto il Giacomelli sul serio, partendo in quarta per dare la palla giusta a Meggiorini. Ecco, uno Jack così forse andrebbe responsabilizzato di più. Parere personale, ovviamente.

A PESCARA TROVEREMO UN CALDO…. BREDA

Grande calciatore Massimo Oddo, figlio d’arte, poi diventato allenatore. Sembrava avesse iniziato col piede giusto proprio col Pescara nel 2015, ma poi ha inanellato esperienze negative con Udinese, Crotone, Perugia, sino al recentissimo esonero da tecnico del Pescara: parliamo di due settimane fa. Ma al suo posto chi arriva? Un personaggio conosciuto a Vicenza, dove peraltro ha lasciato un buon ricordo a livello personale, avendo allenato il Lane per poco più di sei mesi, nel campionato 2012/2013. Roberto Breda.

Da allora il mister trevisano ha guidato cinque squadre diverse con alterne fortune, sei ora col Pescara, e chissà se avrà ancora in testa quella giornata del 27 gennaio 2013, quando gli venne dato il benservito. Io penso proprio di sì quando oggi vedrà scendere in campo i biancorossi. Avrà voglia di rivincita, come ovvio che sia, e sarà ben caricato pure dalla recentissima vittoria per 2 a 0 del Pescara contro l’Ascoli in trasferta. Una vittoria all’esordio, molto importante per lui e per la squadra abruzzese, che vorrà certamente replicare oggi.  Ma vediamo in sintesi il Pescara di oggi.

GALANO, CETER, JAROSZYNSKI, VALDIFIORI, MAISTRO, MEMUSHAI …..

La serie B, per quanto mi riguarda, può considerarsi in generale il campionato dell’incertezza. A parte qualche annata particolare in cui svetta una squadra, o massimo due, (vedi il Benevento), la regola è quella delle continue sorprese. Tra queste capita di trovare il Pescara –  società e tifoseria che Vicenza conosce bene, che ama riamata dal lontano 1977 col suggello dello storico gemellaggio tra i due club – che ad oggi non ha trovato ancora la quadra. Almeno sino alla partita contro l’Ascoli, finita con il successo dei ragazzi di Breda all’esordio. E pensare che la rosa è ricca di buoni calciatori di categoria e anche di più. Galano, Ceter, Jaroszynski, Valdifiori, Memushaj, tanto per citarne alcuni, è gente che ha giocato in serie A e che ci sa fare. Perché allora il Pescara ha perso sette partite, pareggiata una e vinte solo due? Boh!

Galano oggi al Pescara

Non per nulla Oddo è stato licenziato. Però: se fosse tutto dipeso dalla guida tecnica, allora c’è di che preoccuparsi per noi, perché appunto i ragazzi del Pescara sanno a giocare a calcio e vorranno dimostrarlo, eccome, a Breda e ai tifosi, cominciando proprio dal Vicenza. Per cui, occhio al prossimo esame in terra d’Abruzzo, perché la classifica del Pescara è mentitrice. Esame da affrontare con lo stesso approccio di Empoli e Monza, non certo con quello visto contro il Cosenza.

LE PARTITE DI CARTELLO DELLA GIORNATA

Grande menù quello proposto dallo “chef” per l’undicesima giornata della serie B. Cominciamo con la partita a mio avviso più stuzzicante: Cittadella vs Spal.

 

Il Citta ha perso sabato scorso, ma immeritatamente, contro la capolista Salernitana (gol campano all’86.mo), dimostrando però di essere tornata ai suoi livelli di gioco e di grinta. Controprova perfetta, dunque, quella di oggi contro la corazzata Spal che ha ormai indossato i panni della capoclasse, vincendo e convincendo in virtù della sua superdotazione di giocatori forti, e dell’esperta conduzione del tecnico Pasquale Marino.

Cittadella

Pronostico aperto a tutto, con la considerazione che in caso di vittoria spallina, il Cittadella potrebbe cadere in comprensibile depressione. Altri match-clou lo scontro  tra Lecce e Frosinone. I salentini, obbligati al pari da un sempre più convincente Venezia, vorranno certamente battere i ciociari che però proprio nelle ultime partite si sono ritrovati, soprattutto dopo la vittoria ottenuta a spese del Chievo. Il pareggio potrebbe essere il risultato più scontato, trattandosi di due squadre forti, anche se propendo per una vittoria del Lecce che gioca in casa e dispone di un attacco a mitraglia. Infine, Brescia-Salernitana. Qui non è tanto la partita in sé (il Brescia è in crisi e il tecnico Lopez è stato licenziato dal vulcanico presidente Cellino), quanto la verifica della effettiva caratura della Salernitana che sinora ha avuto dalla sua la buona sorte: basta citare i tre punti ottenuti a tavolino contro la Reggiana. Vedremo, insomma, se a Brescia saprà mantenere il primato o ci lascerà le penne.

 

un’immagine di esultanza dei giocatori bresciani

Luciano Zanini

Sull'Autore

Federico Formisano