Coppa Veneto Prima Categoria Redazionali

IL DUEVILLE SPIAZZA E… SPIAGGIA IL BIBIONE. L’OMBRELLONE E’ NEROVERDE

DUEVILLE CALCIO-BIBIONE 3-1 v(pt 1-1)

DUEVILLE CALCIO: 1. Spiller, 2. Pesavento, 3. Nuvoli, 4. Fait, 5. Maculan (44′ st Caretta), 6. Pianezzola (C) (15’st Passuello), 7. Lissa Dal Prà, 8. Peruzzo (12′ st Schiesaro), 9. Ristic (20′ st Pastore), 10. Meda (30′ st Corrà), 11. Girotto. All. Morselli. (A disposizione Pavan, Orsato, Passuello, Bigarella, Di Maggio).

BIBIONE: 1. Gobbato, 2. Montagner, 3. Delle Vedove, 4. Pinzin (17′ st Vit), 5. Terrida (41′ st Burba), 6. Lenisa (43′ st Fornaro), 7. Casarotto, 8. Guglielmini (20′ st Segatto), 9. Miolli, 10. Pavan, 11. Zanotel (12′ st Faggian). All. Benetti. (A disposizione Bertoli, Fornaro, Innocente, Gobbat, Romito).

RETI: nel primo tempo 28′ Ristic (D) e 45′ Miolli (B). Nel secondo tempo 23′ Schiesaro (D) e 45′ Girotto su rigore (D).

NOTE. Spettatori 350 circa; ammoniti Pianezzola, Pesavento e Girotto (D), Montagner, Pinzin, Delle Vedove, Pavan e Segatto (B). Corner 3-4.

DUEVILLE (VI) – Sa-lu-ta-te la finalista che segue al sa-lu-ta-te la capolista. Il Dueville piazza l’ombrellone neroverde a Bibione con tre picconate in casa dopo quella preventiva con cui si era aperto il varco nel match di andata (vittoria per 1-0 in trasferta). Il punteggio finale di 3-1 e quello aggregato di 4-1 scava un solco perentorio tra le due formazioni giunte in semifinale del Trofeo Veneto di Prima Categoria, con i duevillesi a raggiungere l’ultimo atto con pieno merito, autorevolezza, voglia e “on fire” sulla scia delle vittorie multiple di coppa e campionato.

Mattatori sottoporta nel tris che vale il pass per la finalissima sono Ristic di prepotenza (forse il migliore tra tutti, ma la concorrenza tutta in casa neroverde è stata altissima), Schiesaro in contropiede e Girotto su rigore. Di Miolli l’unica orma lasciata sulla sabbia dal Bibione. Primo tempo con botta e risposta dei rispettivi numeri 9, dopo un buon avvio degli ospiti veneziani che mostrano in prima battuta più foga che gioco, momento cruciale del duello la metà della ripresa, dopo che Spiller tra i pali in apertura di tempo mette un cerotto sulla ferita aperta dell’uno a uno subito a una manciata di secondi dall’intervallo. Per il Dueville, dopo la scorpacciata di emozioni prepasquali e tutti in festa dal presidente Stefano Rasotto al diesse Beppe Pozzato fino ad ogni mattonella del pavimento dello stadio “Cogo”, l’ultimo atto sarà tra dieci giorni in finale secca, contro i bellunesi del Longarone.

Il confronto molto sentito si apre con un corner per parte nei primi 5′, nulla di fatto. La “morsa” di Morselli attende i calciatori avversari per stringerli, far schizzare fuori la palla e lanciare a rete i propri famelici attaccanti. Il Bibione ci mette tutta quella voglia di recuperare subito il “tesoretto” di un gol che il Dueville gli ha sottratto all’andata: l’unico tiro realmente insidioso verso la porta di casa, però, è il mancino da fuori di Delle Vedove dopo un primo tiro respinto dal “muro”, minuto 10 e parata del portiere senza brividi sanremesi. Nel quarto d’ora iniziale tre spioventi da palle ferme sulla tre quarti mettono pepe in area vicentina, ma la difesa lo soffia via senza starnutire. Tanta foga ma poca sostanza per il Bibione e dopo tanta attesa il Dueville alza in giri in attacco, con Girotto e Ristic a farsi ben volere: una prima incursione del secondo citato al 25′ fa segnare sul taccuino il primo pericolo creato, liberato il sinistro dalla “zona rossa” ribattuto da un pilone ospite. La seconda ondata è quella buona: un buona trama sulla destra consente di servire palla in mezzo, un difendente fa un mezzo liscio nello spazzare e Ristic dalle briciole costruisce un castello di astuzia e potenza, avanzando a sportellate e trovando un angolino in diagonale quasi da fondo campo in area piccola, beffando il portiere altrui con titolone: “colpo gobbo a Gobbato”.

Sembra già l’incedere della sinfonia neroverde verso la finale, ma pur senza eccellere il Bibione mette palloni in avanti: alla mezzora Miolli emerge dalle acque e non arriva per un soffio su cross invitante. Ristic sull’altro lido è più ispirato e galvanizzato dal gol, ripartenza in slalom con due boe aggirate fino a venir abbattuto dal penultimo difensore disponibile prima di poter calciare in porta: ammonizione per Pinzin e lo stesso n° 9 neroverde una volta in piedi prova la punizione liftata da 22/23 metri che vola non lontano dal palo alla sinistra del portiere. Occhio che il Bibione pur tirando poco è in agguato: al 43′ il destro di Pavan poco fuori dalla cornice dell’area non muore distante dall’incrocio. Ed ecco invece proprio in zona duplice il fischio il pareggio, con Miolli che approfitta di una attimo di bambola della difesa, pettina la sfera creandosi il varco per il destro radente che s’infila beato e gaudente verso il secondo palo. A segno i due numeri 9 e tutti negli spogliatoi per preparare il quarto round della sfida.

Adriatici ringalluzziti dalla perla trovata dopo appena due tuffi di prova in area di rigore, e magari un pizzico di fisiologica fifa da parte del Dueville che auspicava un secondo tempo in crociera dopo il punto di Ristic. Al 3′ paratona importante di Spiller in risposta alla stoccata da una decina di metri scagliata da Pavan troppo solo in area, sulla respinta baraonda con il Bibione a sbatterla in rete ma bravo l’arbitro a vedere l’offside sul secondo tiro e annullare qui sì con brividi e occhi da vipera il potenziale 2-1 ospite. Di buono per il Dueville c’è che, dopo lo spauracchio e una pressione intermittente dei veneziani, di fatto non si rischia più granchè. Anzi dopo una pregevole ripartenza sfumata al 17′ per i neroverdi, con duetto Ristic-Schiesaro e assist buono per Girotto intercettato sul più bello, è proprio il giovane rampante lanciato in campo da Morselli da poco a siglare il 2-1 che seppellisce sotto la sabbia gli avversari. Lancio dalle retrovie, Schiesaro è in linea con Terrida che crolla a terra nel contrasto, l’arbitro non percepisce scosse telluriche e consente giustamente di giocare, con il n°19 neroverde a puntare in volata la porta e calciare sul portiere in uscita, bravo a toccarla ma solo smorzandone la traiettoria: il Dio del calcio dilettantistico ha sentenziato il 2-1 con sfera lenta a varcare la linea di porta.

E’ il giubilo neroverde, con la folla al parterre a intonare cori e “petardare”. Ma la gara non è finita, anche se da qui alla fine ci saranno tre chance nitide per i padroni di casa e una sola per gli ospiti, dopo una parata agevole di Spiller su tiro di Segatto deviato da una schiena (25′). Il riferimento è all’azione costruita bene a liberare Meda che ubriaca il dirimpettaio con un doppio passo e calcia il diagonale su cui stavolta à bravo Gobbato al 26′, altrettanto con lode per Spiller che respinge la fiondata di sinistro di Lenisa al 28′. Al 40′ ancora Schiesaro protagonista, cavalcata lungo la banda laterale dopo aver ancora lasciato sul posto un Terrida imbarazzante prima del cambio, cross mancino morbido in corsa da applausi per il combattente Pastore a centroarea che ci arriva di gran carriera ma sbuccia il colpo al volo, contrastato dal suo marcatore. Si rifarà cinque minuti dopo osannato dal suo gregge, conquistando un rigore solare: primo tiro respinto basso dal portiere, sulla replica sgambettone da antologia e 11 metri assicurati. Sul dischetto va Girotto: è l’amarena sopra la panna e tre palline di gelato, da gustarsi in riva al mare di Bibione.

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Omar Dal Maso