Promozione Redazionali

Malo e Tezze, si “battezza” la festa dei neopapà col n°9 sulle spalle: 1-1 e baci ai bimbi in tribuna

Scritto da Omar Dal Maso

US MALO-CALCIO TEZZE 1-1 (pt 0-1)

US MALO: Funcis, Brando, Zaccaria, Cecchin (16′ st Simonato), Ruviero, Pogietta (39′ st Moore), Piazza, Tecchio, Petronijevic, Bergo (45′ st Fochesato), Savio (21′ st Comparin). A disposizione Cailotto, Marchioro, Clementi, Bussetta, Cazzola. All. Antonio Piccoli.
CALCIO TEZZE: Coppo, Povolo, Toniolo, Ferrari, Dal Lago (al 31′ pt Diquigiovanni), Ramina (40′ pt Lucato), Farinon, Zuffellato (39′ st Zamperetti), Bajramaj (21′ st Podvorica), Pieropan, Muntar. A disposizione Baccaro, Parise, Cariolato, Verza, Fantas. All. Paolo Castaman.
RETI: nel primo tempo 15′ Bajramaj (T) e nel secondo tempo 11′ Petronijevic (M).

Arbitro: Gianluca Fighera di Treviso
Note. Si gioca allo Stadio Comunale di Malo, tempo sereno, spettatori 140 circa. Ammoniti Zaccaria, Ruviero e Petronijevic (M), Podvorica e Lucato (T). Angoli 6-8 (pt 2-5), falli 16-14.

MALO
Omar Dal Maso

Nel calcio come nella vita, il n°9 è sinonimo di fertilità. Chiedere per conferma a Dusan Pietronijevic ed Enxhi Bajramaj, che si ritrovano insieme oltre che nel tabellino del derby vicentino di Promozione pure a festeggiare in accoppiata la festa del neopapà (calciatore) e insieme dei numeri 9 al Comunale di Malo. L’incontro finisce 1-1 grazie alle perle dei due attaccanti con distinte dediche alle rispettive dolce metà e alla prole in tribuna, con più Tezze che Malo e tifosi delle due squadre “invitati” come padrini per un derby che nel corso dei 90′ è comunque rimasto apertissimo ad ogni esito fino al “rompete le righe”.

Malo che si dispone in campo col vento in… poppa dopo due domeniche di fila con tre punti conquistati e la risalita in classifica, ma anche con quadrupla… toppa in organico – e centrocampo da ridisegnare per Piccoli – tra squalifiche e infortuni, Tezze che nel mese di ottobre non ha ancora assaporato la vittorie e si presenta al fischio d’inizio dopo due pareggi consecutivi e con tanta “carica” ben visibile dal 1′.

Non passano che 25 secondi dopo il via, infatti, per il primo corner battuto dagli ospiti, e già sempre al 1′ il giovanissimo Muntar calcia già di sinistro verso la porta da posizione appetitosa, alzando troppo la mira. Seconda opzione avanzata interessante al 9′, su punizione da circa 20 metri, con lo specialista Pieropan a farla girare bene ma anche qui la sfera sorvola l’incrocio lasciando una scia di brividi glaciali. Il Tezze è aggressivo, i nerostellati faticano ad uscire dal guscio, fino a quando i granata di Arzignano sfondano: dal centrosinistra avanzato Pieropan mette dentro il cross morbido che scavalca un paio di teste e trova Bajramaj con la bava alla bocca, abile nello stop orientato in avanti e nello sferrare il rasoterra incrociato sottomisura su cui il portiere Funcis nulla può.

Corsa verso la tribuna e bacino alla bimba che festeggia con il papi-goleador. Uno a zero Tezze e predominio territoriale premiato, con il 20enne portiere di casa chiamato a mettere un cerotto in uscita al 24′ sul vivace Farinon. Dal corner che ne segue palla in rete su ribattuta di piede di Ferrari, ma il “dire” fischia una mezza carica sul portiere in uscita aerea. Al 28′ ancora Tezze con una buona chance sui piedi (buoni) del n°10 ospite, stoccata rasoerba tagliata dal fondo destro verso il centro del traffico d’area, che Funcis neutralizza. Nella prima mezz’ora i gringos di Castaman sembrano andare in carrozza, collezionando una cinquina (a zero) di calci d’angolo e stazionando spesso intorno e dentro l’area. Dopo il primo terzo di match da non pervenuto in avanti, appunto, il Malo però pian piano si fa valere dalle parti di Coppo e ben volere dai sostenitori di casa, fin qui spettatore (il Malo) e in apprensione (il pubblico pro Malo). Al 31′ Bergo salta bene su una palla ferma dalla tre quarti proiettata in area piccola, schiacciatina a terra e rimbalzo in mano al portiere piazzato. Petronijevic segnerebbe pure il pari al 40′ dopo un’azione doc dei nerostellati, ma anche qui c’è una carica sul portiere con arbitro ad applicare la stesso metro e l’attaccante perplesso ma intelligente a non protestare, se non altro perchè ammonito un paio di minuti prima. Le due reali occasionissime per il pari giungono però nel recupero appena prima del break: bravo Coppo su Savio sottomisura prima, poi al 47′ dopo due palloni sbucciati nel mucchio da altrettanti compagni dal limite, Bergo la calcia secca e angolata con la “tonda” malefica in questo casi a sfilare a uno spaghetto fino dal palo.

Si riprende e il Malo dimostra s sprazzi la volontà di tenere saldo in mano il filo in sospeso dal finale del primo tempo, facendosi preferire al riavvio dopo l’aggiornamento del sistema voluto da Piccoli. Al 4′ Piazza convergae da sinistra qualche metro verso il centro e fa partire un buon destro più insidioso nelle intenzioni che nell’esecuzione, utile per  comunque tenere alta la pressione sulla porta altrui. Tezze in risposta all’8′ su corner con palla che passa tra i ciuffi dei granata senza trovare compimento, ma siamo già nel countdown prima del pareggio: da un lancio alto dalle retrovie nasce il gol costruito su un gran stop di corpo di Petronijevic al 15′, torsione pregevole girandosi di 180° verso lo specchio, dal limite, e stoccata destrorsa finale dal centro in diagonale rasoterra affilato. Destino vuole che stavolta tocca a lui galoppare verso la tribuna, dedicando al bebè e alla compagna – sedute fatalità proprio a fianco delle “festeggiate” in precedenza – l’altro gaudioso momento-clou della partita.

Chiuse le due pagine da Libro Cuore, ci sono tre punti da cardiopalma da giocarsi, e fino alla fine sarò incontro aperto ad ogni esito. Muntar, dopo un inizio gara da applausi e qualche decina di minuti da desaparecido, parte in contropiede furioso, si libera di fisico del marcatore e una volta in area si vede Fincis come un proiettile sui piedi ad anticiparlo sul tiro (9′). Scena enigmatica in area Malo al 22′: Ruviero e Bajramaj in duello in zona rossa, il primo va in tackle il secondo va a terra con palla che prosegue la sua corda a fondocampo. Entrambi invocano con acuti e ampi gesti l’intervento arbitrale basandosi su opposti appelli alla giustizia, ci si aspetta o un penalty o un giallo per simulazione ma l’arbitro trevigiano non premia con l’Oscar per la miglior recitazione nessuno dei due e lascia correre.

Tezze più ribolloso in questa fase centrale di ripresa, e ancora da corner di Pieropan i pericoli sonoassicurati, con il 18enne Muntar a saltare più di tutti e incornare a tre metri dalla porta, però altissimo (26′). Due minuti dopo altro brivido sulla “solita” scodellata da palla ferma del solito noto, anche qui nessuno ci arriva per un soffio. Ora l’inning di attacco passa di nuovo ai maladensi, che come nel primo round si riprendono e spingono di più nel quarto d’ora finale del tempo di gioco. Al 27′ bravo il portiere a uscire con tempismo ad anticipare Piazza lanciato in profondità, poi al 33′ la punizione battuta da Pogietta vede Coppo uscire alto di pugno e ancora Piazza a sparare verso la porta di controbalzo, fuori target. E’ sempre lui a creare grattacapi ai “texani” pure al 43′, provandoci pure in caduta e da posizione temeraria ma con il coraggio di chi vuole osare, ancora tiro alto. Sull’altra sponda a inizio recupero Farinon reclama un altro rigore per una sgomitata a suo dire da illecito sportivo in area, ma per Fighera non è intervento da… galera, e l’unica fischiata determinante da qui alla fine sarà quella che sancisce l’uno a uno conclusivo.

Sull'Autore

Omar Dal Maso