Seconda Categoria

A Montecchio Precalcino si dimette il Presidente

Scritto da Federico Formisano

Dopo aver letto il Comunicato del Giudice Sportivo il presidente Giulio Costa ha scritto ai suoi consiglieri: “ Con questo, credo di poter dire definitivamente la parola FINE THE END a capo dell’associazione USD Montecchio Precalcino al quale ho dedicato 20 anni di tempo libero. A volte basta una penna per cambiare la vita di una persona. Sono una persona conosciuta e se mi permettete rispettata, sia in ambito professionale che nel mondo del calcio. Darò le mie dimissioni e saranno uniche e irrevocabili. Mi sono privato di un sacco di cose negli anni, spendendo energie mentali e fisiche ( non contiamo i denari per carità) ora probabilmente è arrivato il tempo per fare altre scelte, per dedicarmi a qualcos’altro. Personalmente il comunicato lo trovo inaccettabile è lesivo della mia immagine. Con questo vi saluto e Vi accompagnerò alla nuova assemblea per l’elezione del nuovo presidente.”

Solo una settimana fa Costa mostrava orgoglioso la torta di compleanno preparata in suo onore…

Giulio Costa,  è stato squalificato dal Giudice Sportivo di Bassano dopo la partita con il Rampazzo  dove non era nemmeno in distinta perchè sarebbe stato riconosciuto dal direttore di gara De Marchi di Castelfranco perchè – scrive il giudice sportivo – con fare assai aggressivo ed irruento, si lanciava in una serie di inqualificabili improperi, insulti e minacce di morte nei confronti dell’Arbitro stesso, così come avevano fatto, sin dal 10° minuto del primo tempo, e per tutta la partita, continuativamente, alcuni sostenitori della medesima società ospitata. A Costa è stato applicato il divieto sino al 31 gennaio 2023 di accedere agli impianti sportivi in cui si svolgano manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, in ambito FIGC.

Al nostro invito  (in virtù di un amicizia di anni ) a non mollare il calcio “perchè  ha bisogno di persone come te e la tua passione è una cosa ammirevole”   Giulio Costa ha così replicato: “ questa volta mi hanno umiliato pubblicamente, ti scrivo con le lacrime agli occhi perché mai mi sarei aspettato una cosa simile nella vita. Addirittura minaccia di morte? Io? Il mondo mi conosce e tutti sanno quanto so amare e dare…l’odio e la morte non sono mai mai stati dentro di me.  Ho letto e riletto il comunicato e posso solo ribadire che è stata una vendetta condita da un sacco di bugie.  Ero tra il  pubblico in abiti civili (Nel referto si parla di una persona con la divisa societaria) . Non  c’è stato nessun insulto da parte del pubblico (come scritto dal 10mo minuto). Non ho mai minacciato di morte nessuno e mai mi permetterei. Non è più il mio mondo, dove la lealtà è un lusso, dove la menzogna è una moda, dove l’onestà è un difetto. Non ho altro da aggiungere. L’unico rammarico è che a Montecchio Precalcino si rischia che non ci sia più calcio.

Noi abbiamo sempre espresso la nostra difesa del mondo arbitrale perchè sappiamo che senza gli arbitri potremmo chiudere bottega. Ma ci sono dei casi dove andare a fondo è doveroso.  Conosciamo Giulio Costa e  la sua passione. Vive la partita con grande trasporto ma gli crediamo quando dice di non essere certo arrivato alle minacce di morte. Come si può squalificare un dirigente per tre mesi quando non era nemmeno in panchina e sulla base di un presunto riconoscimento tra l’altro fallace (“si aggrappava alla rete di recinzione un uomo, in divisa associativa della squadra ospitata” dice il rapporto mentre Costa era in abiti civili) e come si può permettere in questo modo di rischiare di far chiudere una realtà calcistica che vanta anni di storia e un promettente vivaio con Allievi, Giovanissimi, Esordienti, ecc. ? Qualcuno dirà ma se non si è d’accordo con il Giudice Sportivo si presenti un ricorso.  Oggi seguire il tragitto difficile e tortuoso per presentare un ricorso  è diventato lavoro da avvocati: e le società sportive hanno già altri problemi per il capo che spendere soldi per i legali . Inoltre è un fatto di un rarità assoluta  vedere un ricorso accolto favorevolmente visto che viene privilegiato quanto espresso nel referto arbitrale. Allora rivolgiamo un appello ai vertici della Federazione perchè cerchino di accertare se effettivamente le cose siano andate così come descritte. FF

 

 

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Federico Formisano