EVIDENZA Serie C

Vicenza Modesto tiene botta.. ma occhio in difesa!!!

  IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE C

 

VICENZA MODESTO TIENE BOTTA,

MA OCCHIO IN DIFESA…

 Attendevo con vivo interesse la partita contro il Pordenone per constatare la “caratura” del Vicenza, messa di fronte a una delle maggiori concorrenti al primato fnale. Tanti gli spunti per questa gara, come descritto in precedenza, anche se poi in buona sostanza il dato più significativo stava appunto nel “misurare” il livello dei nostri rispetto ai ramarri friulani. Se prendiamo il risultato finale come  indicatore, possiamo dire che le due squadre sono lì appaiate sulla stessa lunghezza d’onda. Tanto più che un pareggio fuori casa vale generalmente qualcosa in più rispetto a quello interno. E poi, come dice quel tale che se ne intende, un cammino fatto di vittorie in casa e pareggi in trasferta quasi sempre porta ai piani alti o altissimi della classifica. Insomma, il pari ottenuto dal Lane in terra sabbiadoro non è affatto un mezzo passo falso, ma rappresenta un bel passetto in avanti. E’ del resto accettabile che dopo cinque vittorie di seguito, anche per la legge dei grandi numeri, ci si possa aspettare di non vincere. Ed è vero pure che un pariepatta contro una grande del campionato, a casa sua, non è per nulla disprezzabile, per cui teniamoci ben stretto questo punto che fa classifica e non comprime troppo le speranze di vittoria finale. E’ vero inoltre – e non è poco, anzi molto – che mancavano all’appello tre giocatori che a mio avviso sono assai importanti, se non determinanti, oggi come oggi nell’assetto complessivo della squadra: Pompeu, Cavion e Oviszach. Tutto vero e quindi va bene così? Non proprio perchè al Teghil di Lignano Sabbiadoro, di fronte a Mimmone Di Carlo (peraltro sempe amato dai tifosi biancorossi giunti qui come se fosse pieno luglio: 1600 presenze sugli spalti!) il Lane poteva essere più attento in difesa, meno farfallone. Una distrazione doppia che abbiamo pagato cara, subendo appunto la doppia segnatura.

DISTRAZIONE IN DIFESA, BENE L’ATTACCO

 

Hai voglia di segnare due gol voluti, ben costruiti, con protagonisti i nostri bomber Ferrari&Rolfini, se prima ti fai infilare da un tiro cross senza pretese deviato giusto giusto sui piedi di Candellone, il quale non può sbagliare neanche a occhi chiusi.

Gol di Rolfini

E che dire del secondo? Il bravo Burrai, autore della giocata più bella della partita con la sua punizione da circa 20 metri, colpisce l’incrocio dei pali, ma poi sul rientro in campo della sfera ci arriva per primo Pirrello che mette dentro, mentre i nostri stanno a guardare…  Purtroppo c’è poco dire, se non che queste due situazioni ci hanno riportato con la mente un pò al recente passato “premodesto” che pensavamo fosse ormai arichiviato per sempre. Non è così purtroppo, anche se sono convinto che il mister lavorerà al massimo per stabilizzare al meglio la fase difensiva. Beccare due reti del genere con questa leggerezza fa male, ancor più quando vedi che i nostri gol sono di pregevole fattura. Il primo, frutto dell’impegno fisico-tecnico di Franco Ferrari, il quale lavora un pallone non facile in piena area, lo difende come sa fare lui e poi lascia tirare Rolfini, giunto nei pressi: prontissimo scarico in porta con rabbia e potenza. Molto bella la seconda rete con el loco protagonista assoluto: al 74′ sull’invito pregevole di Stoppa, lesto a scappare sulla destra e a porgere un cross teso al centro, il nostro numero 9 si avventa alla sua maniera sul pallone bruciando difesa e portiere, e porta così le sue marcature complessive a quota 10. Come dire che in questa gara i nostri attaccanti hanno fatto in pieno il proprio dovere e si confermano (siamo ormai alla fine del girone d’andata) come la coppia migliore del torneo. Senza dimenticare che Ferrari non solo segna alla grande ma in ogni partita si sacrifica in lungo e in largo, talora facendo reparto da solo. A lui dò il voto massimo tra tutti, un bel 8 strameritato, per uno che non lesina impegno e sudore. Su un campo più che pesante

 

STEFANO GIACOMELLI NELLA STORIA DEL VICENZA

 

Detto del Lane che rimane ancora “sotto esame” per il citato problemino dell’assetto difensivo, ci sarebbe da dire qualcosa del Pordenone, nel senso che non mi è parsa quella squadra spauracchio che si temeva. Certo, ha la sua buona intelaiatura, ha una sua valida organizzazione di gioco, e inoltre da una sola partita non si può ricavare che una valutazione molto parziale. Contro il Vicenza poi, ha pure dovuto giocare con un uomo in meno per lungo tempo. In attacco ha avuto meno occasioni di noi e, come detto, i gol che ha segnato glieli hanno facilitati i nostri difensori. Se dovessi fare un confronto tra le due formazioni (sempre con  gli scongiuri del caso), direi che il Lane è più organizzato, ha più gioco, soprattutto in avanti dove dispone di importanti bocche da fuoco, tra cui accanto al duo Ferrari-Rolfini c’è un certo Nicola Dalmonte, autore di splendide reti, oltre a Pompeu che sa tirare in porta alla grande. C’è poi anche un certo Jack Giacomelli, nato a Foligno nel 1990, che oltre a giocare come sa, è pure in grado di segnare. A Pordenone ha siglato il “gol” più bello della sua vita calcistica: la 318.ma presenza in campionato con la maglia biancorossa. Un record eccezionale, stratosferico, che lo pone in vetta alla speciale classifica fatta da veri e propri mostri sacri: Giulio Savoini, Gigi Menti, Alfonso Santagiuliana e via via gli altri. A Lignano c’era peraltro pure Mimmo Di Carlo, anch’egli tra i i primi posti di questa classifica, ora capeggiata da Giacomelli, con le sue 268 presenze. A Stefano Giacomelli invio le più vive congratulazioni per questo suo record, che oggettivamente sarà molto difficile da superare, e che lo iscrive di diritto tra i grandi nella storia centenaria del Lanerossi Vicenza.

Pordenone-Vicenza Giacomelli oggi record assoluto di presenze in biancorosso

 

CHIUDIAMO IL GIRONE CON LA VITTORIA

 Sabato prossimo al Menti arriva la cenerentola Piacenza. Pare strano che una squadra del suo blasone veleggi così in basso, dopo tanti campionati giocati nella massima serie ( ricordo la sua permanenza ininterrotta in serie A dal 1992 al 2003). E se il Vicenza è nato nel 1902, il Piacenza è del 1919,  quasi coetaneo. Oggi però la situazione della squadra emiliana è a dir poco allarmante, deve puntare a salvarsi ma non sarà facile perchè 12 punti in classifica dopo 18 partite sono poco rassicuranti.  Il suo ruolino di marcia del resto è ancora più esplicito: 10 sconfitte, 6 pareggi e 2 vittorie. Ha segnato 11 gol e ne ha subìti 34. Nell’ultima partita è stata battuta in casa dalla Pro Patria al termine di una gara nervosa e molto maschia, segnata anche da una buona dose di sfortuna per il Piacenza. Che ha giocato mettendoci tanta grinta e determinazione a dimostrazione che non si sente retrocessa e scenderà al Menti decisa a vendere cara la pelle. Il pronostico naturalmente è tutto per il Lane, ma come sappiamo il calcio fa vedere cose strane, specie nei testacoda dove si materializzano spesso risultati a sorpresa. Non ci sono grandi nomi nel Piacenza, guidato da mister Scazzola, allenatore di categoria (Pro Vercelli, Siena, Casertana, Alessandria…) abituato a lottare, il quale saprà caricare a dovere i suoi ragazzi. Gli attaccanti piacentini che vanno per la maggiore sono Casarini e Morra, entrambi a quota 4 reti. Insomma rimane una partita da prendere per il verso giusto da Modesto e compagni, perchè appunto sottovalutare l’avversario guardando la classifica sarebbe peccato mortale. Senza contare che questi tre ultimi punti del girone d’andata sarebbero particolarmente importanti ai fini della classifica dato che il cartellone presenta alcuni incontri di grande interesse per noi. Il primo è quello tra Pro Sesto e Feralpi Salò attuali capoliste: un bel pareggio non sarebbe male. Poi, il Pordenone che è atteso nella tana dell’Albinoleffe, mentre il Lecco fa rotta verso Vercelli. Insomma un bel quadretto che indica la singolarità di questo campionato, dove ancora non è chiaro quale sia la squadra più forte (ma noi abbiamo in testa un nome…). Senza dimenticare, anzi, i giallocelesti dell’Arzignano che dopo la stupenda vittoria in rimonta contro la Juventus NG, se la vedranno fuori casa con il Renate. Da ultimo cito lo scontro tra vecchie glorie, ora in lotta per non retrocedere, Padova e Mantova: entrambe cercano la vittoria che le farebbe stare meglio. Chi invece non sta troppo bene è l’ex-mister patavino Bruno Caneo, licenziato lunedì scorso dopo un girone d’andata disastroso. Forza Vicenza!

Luciano Zanini  

Sull'Autore

Federico Formisano