EVIDENZA

Crema…dolce per il Vicenza!!!

Scritto da Luciano Zanini

CREMA DOLCE PER IL VICENZA… ARRIVANO TRE PUNTI …

IL PUNTO SULLA C di LUCIANO ZANINI

 

Come noto la Pergolettese è la squadra della città di Crema, un nome che vuoi o non vuoi riporta la mente a qualcosa di piacevole, soprattutto per i ghiottoni di ogni ordine e grado. Gente che se ne frega della linea o quantomeno corre il rischio di ingrassare. Come il Vicenza di sabato scorso, che il dolce messo sul piatto da tale Piccinini se lo è pappato volentieri, riuscendo così ad incartare un 2 a 0 importante sia dal punto di vista psicologico che di classifica, per quanto asfittica appaia per le velleità frustrate del mondo biancorosso. Che adesso con la cura di Stefano Vecchi deve adattarsi a raggiungere l’unico obiettivo alla sua portata, ossia un quarto posto onorevole conquistato sul campo. Siamo, dunque, allo stadio di Crema sabato sera e corre il 20’ della ripresa con il Lane che, nonostante i buoni propositi della vigilia di fare gioco e tenere il campo, sta mostrando da inizio del secondo tempo, una evidente difficoltà di fare barriera e mettere sotto la Pergolettese. Ha segnato il gol in apertura, come vedremo, ma dal fatidico 35’ del primo tempo sono i pur non trascendentali lombardi a menare la danza, a dimostrazione che anche il Lane di Vecchi incorre nel solito vizietto. Ossia cala vistosamente! Chissà, forse mentalmente si sente pago del vantaggio acquisito, oppure risente di una certa stanchezza procurata dalla vivace prima parte della gara giocata. Sta di fatto, insomma, che arriva la ormai consueta “stasi” e così gli avversari cominciano a  prendere man mano il possesso del gioco e si fanno vedere e temere. E’ questa la piega che anche questa volta prende l’incontro, con la Pergolettese che dopo aver preso le misure propone il suo gioco, fatto soprattutto di ritmo e fisicità, ossia le armi peculiari delle squadre della serie C non blasonate.

La dea Eupalla ci mette del suo

Così al 39’ tocca a  Confente togliere la castagne dal fuoco a Vecchi  e compagni salvando la porta con la sua manona su un tiro preciso indirizzato a rete dagli avanti pergolettesi. Ma questo è niente di fronte alla paratona che chiude la porta a Figoli poco dopo l’avvio della ripresa e, ancora, di fronte al colpo di … fortuna che colpisce il Lane, quando il bomber De Luca spara alle stelle graziandoci per l’ennesima volta. A questo punto, ho pensato, qui siamo alle solite e tra poco il Vicenza paga il conto e si becca il gol mortifero e quasi meritato. E invece? Invece succede l’imprevedibile. Premetto che la dea Eupalla aveva un conto in sospeso con noi, intesi come mondo biancorosso, relativo al doppio terribile errore di Franco Ferrari dal dischetto contro la Virtus Verona, un errore che ha fatto il giro d’Italia per la sua sorprendente unicità. Nella serata gelida del Menti, infatti, l’enigmatica Eupalla aveva confuso mente e cuore del loco Ferrari, prima inducendolo all’errore, poi inducendolo a tirare ancora nonostante fosse più saggio rinunciare a favore di un compagno. Anche lo stesso Stefano Vecchi era stato toccato dalla dea, visto che non era intervenuto per cambiare il tiratore scelto. Ne aveva insomma da farsi perdonare la mitica Eupalla e così (gli dei talora sono benevoli) ha pensato bene di recuperare le cattiverie pregresse. Come? Prima di tutto si è scelta bene il soggetto da colpire: Stefano Piccinini. Proprio Stefano come Vecchi. Poi ha atteso il momento più opportuno per colpire. Appunto al 20’ del secondo tempo, quando cioè la spinta della Pergolettese a me sembrava stesse per sfondare e arrivare al gol, mancato nelle tre occasioni di cui sopra. Ma rivediamo l’opera della dea. Vicenza contrato e sulla difensiva: Costa riesce a impossessarsi di un buon pallone nella nostra metà campo e parte d’infilata portandosi appresso qualche compagno. Sceglie Talarico (buona prova la sua), il quale avanza deciso sulla destra, guarda al centro dove ci sono ben tre difensori avversari che paiono correre a vuoto. Parte il cross di Talarico che, invece di arrivare a un compagno, incoccia nella disponibilità di Stefano Piccinini, già posto in stato confusionale dalla dea, il quale lascia partire un tiro teso e preciso che lascia di stucco l’estremo Soncin, sino a quel momento poco impegnato dagli avanti del Lane.

Due parole a Stefano Piccinini

Grande entusiasmo per i circa 140 tifosi biancorossi giunti a Crema per gustarsi il dolce regalo di Piccinini. Meno contenti i pochi tifosi di casa, presenti in circa 400 unità sugli spalti dello stadio cittadino, dove peraltro sono cadute anche le grandi. Su tutte ricordo la batosta subìta dal  Padova lo scorso anno quando venne letteralmente asfaltato subendo ben cinque reti. A questo punto comunque devo consolare il giovane Piccinini (nato a Reggio Emilia il 31/12/ 2002), ricordandogli che può capitare anche ai grandissimi difensori di fare gol al proprio portiere. Un’esperienza che gli servirà da lezione e saprà fortificare un giovane come lui. Che è di proprietà del Sassuolo, ha esordito in serie A, e lo scorso anno si è fatto le ossa nella Vis Pesaro giocando 32 partite. Una promessa italiana, insomma, questo ragazzo emiliano che ha favorito i nostri biancorossi, per i quali il regalo ha costituito un vero e proprio toccasana.

Dopo l’autorete la partita torna sul binario giusto

Il ko subìto dai lombardi sortisce l’effetto di deprimerli, come logico, rianimando invece i nostri e così la partita si incanala sul binario giusto. Arrivano quindi i cambi con Rolfini, Greco e De Col in luogo di Cavion, Pellegrini e Talarico. La gara si mantiene viva e Ferrari al 30’ rischia di segnare su un bel cross di De Col, ma Soncin para sicuro. Ancora Pergolettese che va vicinissima alla rete sul tiro di Gulu, ma qui il nostro Confente si supera e sventa l’insidia fissando  il risultato sul 2 a 0. Un risultato condizionato dall’autorete descritta ma costruito soprattutto – come quasi sempre – sul buon avvio del Lane nei primi 30 minuti. Quando ha tenuto bene il campo, aggredendo gli avversari con decisione ed efficacia, riuscendo a sbloccarla dopo un paio di occasioni mancate da Pellegrini e Talarico, quest’ultimo imbeccato magistralmente da Ronaldo (entrato in campo al 10’ a seguito dell’infortunio di Fausto Rossi – buona la gara del brasiliano). Al 18’ la svolta: su calcio d’angolo battuto da Pippo Costa arriva per primo Proia che di piatto indirizza a rete, ma sul pallone interviene il difensore Cuomo che si trova nei pressi, e insacca deciso. Un gol che arriva al momento giusto, e avalla la superiorità tecnico tattica del Lane. Siamo alla fatidica mezz’ora, minuto più minuto meno, e come detto le cose cominciano a cambiare. Ma poi finisce in gloria. Tutto bene quel che finisce bene. Ora però vedremo la prossima trasferta contro l’Atalanta U23, e sono convinto che questa volta bisognerà fare tutto da soli. Non è che in ogni partita arrivi il dolce alla crema. Occhio all’ex Francesco Modesto che conosce l’ambiente Lanerossi Vicenza e farà legittimamente di tutto per regalarsi lui il dolce, lasciando noi a bocca asciutta. Certo che sarebbe quanto mai buona cosa battere i giovani orobici e scavalcarli in classifica, visto che domenica pomeriggio  hanno pareggiato contro la Pro Vercelli, un’altra delle concorrenti più accreditate per raggiungere il famoso quarto posto di classifica con vista playoff.

Mantova e Triestina pagano dazio, Padova trova un punto

A parte il successo biancorosso, la giornata ultima scora ha regalato al Lane mica poco. Certo non bisogna illudersi di nulla, sarebbe da pazzi. Ma vedere il Mantova sconfitto dai ragazzini terribili dell’Albinoleffe fa bene allo spirito dei tifosi. Lo stesso vale per la Triestina che è stata incredibilmente messa sotto in casa da una più che sorprendente Pro Patria che ogni tanto si ricorda del suo blasone e tira fuori la partita da urlo. Rimane il Padova che si è trovato di fronte una coriacea Virtus Verona (la conosciamo bene) che stava per fare i colpaccio, prendendo il pari a pochi minuti dalla fine. Sembra quasi che mister Gigi Fresco si diverta a mettere in difficoltà le cosiddette grandi del campionato, che contro i veronesi devono sudare le proverbiali sette camicie per fare punti. Ci sarebbe da dire molto altro sul campionato ma rimando al futuro prossimo, anche perché sono curioso di vedere come andrà a finire il big match tra Triestina e Mantova. Con il Padova che tifa per….  Risposta ovvia.

 

Luciano Zanini

PS: non mi sono scordato di parlare dell’assenza di Della Morte che a Crema ha dato forfait prima dell’inizio della partita per un malessere che gli ha impedito di esserci, poi superato. Il Lane ha vinto senza di lui, ma uno come il piccolo Sivori quando gioca come sa, lascia un vuoto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Luciano Zanini