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La serie A di Federico Formisano: equilibrio e svarioni!!

Scritto da Federico Formisano

Le partite della Nazionale fermano la serie A e ci permettono di fare un punto al massimo campionato Italiano dopo 7 giornate. Ribadiamo inanzitutto un concetto già espresso: per noi questo articolo rappresenta un divertissement che ci allontana solo parzialmente dalla nostra mission di dedicarci sopratutto ai dilettanti, partendo dal presupposto che il calcio è calcio dalla terza categoria alla Serie A.

Innanzitutto vogliamo sottolineare come questo campionato si caratterizzi per le grandi differenze con la scorsa stagione: il Napoli capolista con 16 punti ha solo 2 punti in più  rispetto allo scorso anno, l’Inter ne ha 4 in meno, la Juventus un solo punto in meno,  il Milan addirittura 7 pur avendo vinto il derby che l’anno scorso aveva perso 5-1, unica sconfitta delle prime 7 gare.  Ma differenze importanti in negativo riguardano il Lecce (6 punti in meno), il Genoa (-3) e il Monza (-5) e in positivo per l’Udinese (9 punti più dell’anno scorso), l’Empoli (+7) e il Verona ( +4)

La differenza più marcata però riguarda l’Inter che l’anno scorso era incappata solo nella sciagurata sconfitta casalinga con il Sassuolo vincendo tutte le altre 6 gare, ma sopratutto aveva subito solo 3 gol a differenza dei 9 subiti quest’anno, lo scorso anno aveva realizzato 19 reti e quest’anno ne ha segnati 16. La differenza in sostanza viene da una concentrazione difensiva approssimativa che fa subire reti evitabili e in attacco dalla differenza di apporto in fase realizzativa di Lautaro Martinez: il 30 settembre dello scorso anno dopo la gara con la Salernitana l’attaccante argentino aveva centrato la porta 9 volte quest’anno solo 2 !!!

Lautaro

Ma sul campionato è piombata anche una variabile assolutamente determinante che si chiama Antonio Conte. Nell’ultima stagione italiana l’ex calciatore della Juventus aveva vinto lo scudetto con l’Inter potendo contare in avanti su Lukaku che adesso si è portato a Napoli.  Dopo la prima clamorosa sconfitta rimediata a Verona gli azzurri hanno innestato la marcia vincendo tutte le gare disputate pareggiando solo in casa della Juventus e salendo al primo posto in classifica con 16 punti: nelle ultime gare impressiona la crescita di Di Lorenzo e c. che giocano aggressivi sui portatori di palla e agiscono a fisarmonica con la compatezza che ha sempre contraddistinto il gioco del mister leccese.

Lukaku

Sui superstiti della squadra che ha vinto lo scudetto due anni fa ( Meret, Di Lorenzo, Rrahmani,  Olivera, Lobotka, Anguissa, Politano, Kvaratskhelia, ecc.) sono stati innestati il difensore ex Torino, Buongiorno, un centrocampista formidabile come McTominay e il possente Romelu Lukaku, giocatore da 230 gol in carriera, oltre a validi comprimari come Neres, Gilmour, Spinazzola, Ngonge.  Conte più un gruppo eccezionale di giocatori possono fare l’impresa che il pubblico napoletano attende con il consueto pathos.

La terza grande di questo inizio di stagione è la Juventus che finora ha ottenuto 13 punti e quindi è in piena corsa per le prime posizioni, ma la squadra affidata quest’anno a Thiago Motta ha finora impressionato per la forza del reparto difensivo (domenica ha subito il primo gol su rigore al 89′ della gara con il Cagliari) ed è ancora imbattuta, ma ha anche pareggiato 4 partite su 7, tre delle quali per 0-0 e se non fosse per i 3 gol rifilati sia al Como, che al Verona , che al Genoa avrebbe uno dei peggior attacchi tra le prime della classe pur potendo contare su Vlahovic, su Yldiz, su Koopmeiners. Condizionata anche dagli infortuni (Bremer perso per tutta la stagione, Gonzales, Milik,  ecc.) la formazione bianconera sconta probabilmente i molti cambiamenti fatti con gli inserimenti dei vari Kalulu, Gonzales e appunto Koopmeiners a stagione iniziata e sopratutto con le idee del nuovo allenatore da digerire e fare proprie.

Vlahovic

Hanno gli stessi punti della Juventus la Lazio e l’Udinese. 

La Lazio ha in panchina un allenatore come Baroni,  reduce dalle esperienze di Lecce e Verona, che arriva al calcio che conta a 60 anni suonati dopo tanta gavetta (Reggina, Frosinone, Novara,  Lanciano, Siena, Ancona, Sud Tirol) ma dimostrando preparazione, esperienza e competenza invidiabili. La Lazio che ha perso negli ultimi due anni personaggi come Immobile, Luis Alberto, Milinkovic Savic, ecc. si dimostra con Baroni un team affiatato e coeso in grado di rilanciare anche giocatori che sembravano aver imboccato il viale del tramonto come Pedro, Lazzari, Dia e c.   Inoltre  in Europa League i biancazzurri hanno vinto le prime due gare con un parziale di 7-1

L‘Udinese  ha in panchina il tedesco Runjaic che è alla prima esperienza in serie A dopo gli anni al Legia, allo Stettino, al Monaco e al Kaiserlautern dopo tanta gavetta fatta come vice e nelle giovanili.  Fatto sta che l’Udinese è stata trasformata dalla sua cura dopo aver rischiato la retrocessione nella scorsa stagione e grazie ai successi sulla Lazio,  sul Como, sul Lecce, sul Parma, al pareggio con il Bologna si è portata in alto in classifica arrivando anche ad occupare la prima piazza.  E’ la squadra più straniera del nostro campionato con il solo Lucca ( appena convocato in nazionale)  italiano di passaporto.

il giovanissimo Lucca con la maglia del Vicenza

Il sesto posto in classifica è del Milan e del Torino  con 11 punti.  Per il Milan una classifica insoddisfacente (con le sconfitte di Parma e Firenze e i pareggi con Torino e Lazio, oltre alle sconfitte in Champions League)  e uno strascico di polemiche alle spalle,  sedate solo in parte dalla prestigiosa vittoria nel derby che ha interrotto la lunga serie di sconfitte nella stracittadina.  Con quella vittoria e con il coraggio dimostrato, il mister Fonseca ha salvato la panca, ma i rossoneri finora si sono caratterizzati per un nervosismo quasi inspiegabile.   Alla terza giornata, ad esempio, nella gara dell’Olimpico Fonseca ha lasciato in panchina Leao ed Hernandez facendoli entrare nella ripresa ma i giocatori durante il cooling break si sono isolati e non sono rimasti con i compagni e lo staff,  guadagnandosi una multa dalla società; nella gara con la Fiorentina il rigorista incaricato Pulisic è stato messo da parte (anche fisicamente) da Hernandez e da  Abraham che poi si sono fatti entrambi parare il rigore da De Gea della Fiorentina. E nel finale Hernandez si è anche guadagnato due giornate di squalifica per l’evidente nervosismo che ha caratterizzato la sua prova. In tutto questo non si capisce il ruolo che dovrebbe avere Ibrahimovic che da giocatore carismatico dovrebbe smussare gli angoli ed intervenire nei rapporti fra squadra e mister e che invece finora si limita a comparsate di cui non si sentiva il bisogno.

Il Torino ha iniziato bene la sua stagione ha rallentato nelle ultime gare (sconfitte con Lazio e Inter e modesto pareggio interno con il Lecce) e ora pagherà anche l’infortunio del suo attaccante migliore, Zapata, fuori per tutta la stagione.  Sembra che la società voglia ricorrere per la sostituzione dell’ex atalantino, nientemeno che su Balotelli, le cui ultime imprese sportive non sono state tali da suscitare entusiasmi.   Da tenere conto che rispetto alla squadra dello scorso anno il Torino ha già perso elementi importanti come Buongiorno, Bellanova e Rodriguez-

Balotelli con la maglia del Monza (in B) segna una delle ultime reti italiane della sua carriera

A quota 10 ci sono tre formazioni che sono certamente deluse dai risultati ottenuti finora: Atalanta, Roma e Fiorentina, oltre all’Empoli che invece ha 7 punti in più dell’anno scorso. L’Atalanta ha perso giocatori importanti rispetto allo scorso anno: Scalvini e Scamacca per infortunio, Koopemeiners ceduto alla Juventus oltre alle cessioni minori  di Bakker, Holm, Hateboer, ecc.  Ma sono anche arrivati giocatori importanti come Bellanova, Retegui, Zaniolo, Brescianini, Samardzic il cui inserimento ha comportato  un rodaggio che la squadra ha pagato: ora la squadra è apparsa in salute sopratutto nella gara di Champions con lo Shaktar e in campionato con il Genoa.

Retegui 7 gol in 7 partite…

La Roma è partita decisamente male: pareggiando con il Cagliari e addirittura perdendo all’Olimpico con l’Empoli.  Per la partenza con il freno a mano tirato ha pagato mister De Rossi, sostituito da Juric che ha subito ottenuto le vittorie con Udinese e Venezia, ma la squadra deve ancora trovare un assetto convincente e l’attaccante Dobryk alterna buone cose ad esibizioni ancora lontane dal rendimento agognato dalla società.

Anche la Fiorentina finora ha alternato buone cose ad esibizioni abbastanza grigie. La vittoria con il Milan dell’ultima giornata ha restituito il sorriso: l’arrivo di Gudmunsson finora è stato condizionato da infortuni e problemi di altra natura, ma nelle poche apparizioni che ha fatto ha lasciato intravvedere di poter essere determinante. E anche gli arrivi di Colpani, Adlii, Kean, Bove, Gosens, Cataldi, De Gea sono di valore.   Per l’Empoli il bottino di punti raccolto è più che positivo con tre vittorie in trasferta che lo rendono ancora più importante: Roma, Cagliari e Torino

Anche il Bologna di Thiago Motta lo scorso anno non era partito benissimo ma quest’anno con Italiano sta andando ancora peggio con appena 8 punti raccolti. L’anno scorso alla distanza la squadra emerse dimostrando di valere l’Europa conquistata; quest’anno sotto la Garisenda sperano in uno scatto d’orgoglio. Ma certo le partenze di Zirkzee, Calafiori, Saelemakers, non sono indolori e la squadra ne sta risentendo anche in Europa dove finora ha raccolto solo un pareggio.

Delle altre squadre parleremo nel prossimo servizio sulla serie A.

 

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Federico Formisano