La prima gara dell’era Bistore porta i frutti sperati: lo Schio, esattamente come a novembre, ha la meglio dei gialloverdi con una sola preziosissima rete. A siglarla è Pietro Faccio, già a segno altre due volte al De Rigo nell’ultimo mese e mezzo. Il Chiampo ci prova, Bianco suona la carica a più riprese, ma la compagine di Baù non scongiura la sconfitta rimanendo all’ultimo posto.
SCHIO – CHIAMPO 1-0 (Primo tempo 0-0)
SCHIO (4-4-1-1): Plechero; Ciscato, Zanella, Tessaro, Pettinà; Prosdocimi, Popovic, G. Dal Bon (72’ Salvi), Faccio (81’ Boarini); Giusti (90+2’ A. Dal Bon); Munarini (89’ Gresele) All. Bistore
CHIAMPO (4-3-1-2): R. Rossi; D. Rossi (76’ Galiotto), Capitanio (85’ Meggiolaro), M. Zanella, Spadiliro (88’ Masiero); Mores (70’ Braggio), Trivunovic (61’ Faggioni), Trento; Bianco; Miloradovic, Lovato All. Baù
MARCATORE: 55’ Faccio (S)
AMMONITI: 38’ Zanella (S), 59’ Munarini (S), 90+1’ Giusti (S)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 7 (6) – 8 (3) FALLI: 17-4 CORNER: 5-9 OFFSIDE: 4-1 RECUPERO: 0’ PT – 5’ ST
LA CRONACA
Un derby, già di per sé, assume un’importanza smisurata, se poi si presenta l’obbligo di togliersi dalle sabbie mobili la tensione sale ai massimi livelli. Schio reduce dal cambio di guida tecnica con Diego Bistore promosso alla guida tecnica dopo aver affiancato Mister Rezzadore sino alle sue dimissioni, mentre il Chiampo ha già cambiato allenatore ma non ha evitato di scivolare fino all’ultimo posto. ‘Si salvi chi può’ allo Stadio De Rigo, i ventidue protagonisti sono consci di quanta responsabilità avranno sulle spalle.
Mister Bistore vara subito una rivoluzione tattica sin qui mai ammirata in stagione: 4-4-1-1 con due mezze ali, Prosdocimi e Faccio, lanciate sulle fasce ai lati dei due interni di centrocampo Popovic e Dal Bon, con la catena a quattro e l’affiancamento di Giusti al terminale offensivo Munarini; nel Chiampo ci si affida in particolare all’estro di Andrea Bianco, schierato alle spalle di Lovato e Miloradovic, grande ex dell’incontro. Primo tempo avaro di emozioni, lo Schio si propone in attacco con il destro da fuori di Pettinà agguantato da Riccardo Rossi grazie anche ad una serie di deviazioni, dal lato opposto proprio Miloradovic, prima citato, semina almeno tre avversari per poi mancare la coordinazione in area. La migliore occasione arriva al 39’ con la punizione di Bianco respinta da un prodigioso Gabriele Plechero, col pallone prima deviato dalla barriera e poi rimbalzato a pochi centimetri dalla sua posizione. Tutti d’accordo sullo 0-0 all’intervallo, di fatto l’unico risultato possibile considerate le poche iniziative sul terreno di gioco.

Plechero
La vera ‘sliding door’ del match si verifica in avvio di ripresa, dove il Chiampo si rende pericoloso due volte: dopo 2’ Bianco, il migliore dei suoi, scomoda Plechero dalla media distanza, ma poco più tardi Miloradovic si costruisce l’occasione della vita con un movimento magistrale con cui disorienta il marcatore, per poi però vanificare il tutto aprendo eccessivamente il piatto del destro. Ed è qui lo spartiacque, con la classica legge del calcio: i due ‘esterni inventati’ da Mister Bistore confezionano la rete che sblocca il conto, assist di Prosdocimi dalla sinistra e rigore in movimento per Pietro Faccio che di prima intenzione trafigge l’estremo avversario.
Il De Rigo porta davvero bene al più recente tra gli acquisti in casa giallorossa, che ha segnato tutti i suoi tre gol dal suo arrivo a Schio proprio davanti al proprio splendido pubblico. Lo Schio insiste con Zanella che da corner manda alto su suggerimento di Giovanni Dal Bon e Giusti che di fatto colpisce Munarini dopo un’ottima progressione palla al piede. Bistore opta poi per il passaggio al 4-3-3 con l’inserimento di Salvi al posto di Dal Bon, che permette a Prosdocimi di ripiegare a centrocampo con Giusti e Munarini sugli esterni e il brasiliano come unica punta. Due buone occasioni proprio per ‘el flaco’, prima di testa e poi con il fisico si ritaglia lo spazio per colpire ma mette in entrambi i casi a lato guadagnandosi comunque dei meritati applausi. Nel finale Giusti e Prosdocimi non sentenziano gli avversari trovando attento Riccardo Rossi, ma l’epilogo è scritto e lo Schio torna a gioire e respirare: la prima sotto la nuova guida tecnica sorride ai giallorossi, che si staccano dalla zona play-out e potranno preparare con più ottimismo la delicata trasferta di Sant’Ambrogio, consapevoli di aver inaugurato con questo derby una striscia di ‘finalissime’ da non fallire. Il Chiampo rimane ancorato all’ultimo posto e nelle prossime settimane, a sua volta, dovrà fare il possibile per invertire il trend.
Marco Marra