interviste Serie D

Le interviste: Abrefah ritrova la serie D

In copertina la foto dei giocatori che Andrea Benedetti Vallenari ha in animo di intervistare nell’immediato futuro.

Fresco di promozione con la sua Clodiense ha rinnovato ed iniziato la preparazione per il prossimo campionato di Serie D. Enzo Emanuel Abrefah classe 1991 è stato una delle colonne portanti degli amaranto in Eccellenza, un campionato dominato a braccetto coi veronesi dell’Ambrosiana (poi campioni), ma battuti in finale di Coppa, gol per altro proprio di Abrefah. I Playoff hanno reso giustizia ai veneziani che tornano nella massima serie dilettantistica. Ne parliamo con uno dei suoi protagonisti, reinventato interno di qualità nel 4-3-3 di Giampaolo. 

Gol di Abrefah

un gol di Abrefah

Dopo le gioie colte sul campo la scorsa primavera, riparti ancora da Chioggia, ma in Serie D, che sensazioni hai? 

“Lo scorso anno è stata una stagione lunga, bella ed emozionante che sicuramente mi ha fatto crescere ancora. Abbiamo vinto la Coppa e abbiamo vinto i playoff. Quindi veramente una stagione da incorniciare. Ci siamo guadagnati la categoria superiore con le nostre forze e ce la siamo meritata. Ora arriva il bello, giochiamo la categoria che ci compete e sono sicuro che diremo la nostra. L’ambiente è sereno c’è fiducia e voglia di fare bene e sorprendere. Vogliamo dire la nostra.” 

Un’ estate intensa, sul tavolo c’erano anche altre offerte (dimmi se si possono citare) com’è stata la riconferma coi lagunari? 

“Si dopo la stagione che ho fatto, delle offerte ci sono state. Io però la riconferma l’avevo avuta subito prima dei playoff e avendo trascorso un anno fantastico non avevo nessuna intenzione di cambiare. Ho guadagnato la fiducia del mister, del direttore, del presidente e di tutto l’ambiente quindi non c’era motivo di andarmene.”

 

Torni in serie D dopo averla calcata con Val d’Aosta e Triestina che non troverai in girone vista la loro contemporanea promozione in C, quanto cambia, cosa cambia dall’Eccellenza? 

“La Triestina ha fatto un campionato eccezionale l’unica sfortuna è che ha trovato un Mestre che ha fatto qualcosa di grandioso. La piazza di Trieste merita sicuramente palcoscenici diversi e quindi sono contentissimo per loro, soprattutto perchè molto del merito è della parte del gruppo che ha salvato la categoria quando le cose non andavano bene. E’ partito tutto da noi, la società è stata grandiosa in quel periodo difficile e dovevamo ricambiare così. Ripeto sono molto contento stiamo parlando di una piazza storica alla quale la stessa Serie C va stretta. Io l’ho vissuta ed è una cosa incredibile. Certo è che sarei tornato al “Nereo Rocco” molto volentieri sia per giocare in quello stadio e sia per salutare degli amici che ho lasciato con cui sono tutt’ora in contatto. Tornando al nostro discorso, per quanto riguarda la categoria, beh si è diversa. In D si gioca già di più a calcio, si trovano squadre molto organizzate e attrezzate. Giocatori di categorie superiore e tanta qualità, si alza di sicuro l’asticella.”

Nasci giocatore da fascia sia offensiva che all’occorrenza terzino, l’anno scorso hai fatto la differenza nel terzetto in mezzo al campo, quale la tua preferenza? 

“Si io nasco fascia, ma mi adatto abbastanza facilmente. Il ruolo di mezzala me l’ha fatto fare mister Giampaolo, (fratello dell’allenatore di serie A) diceva di vedermi veramente adatto a fare quel ruolo. Dopo mesi di lavoro ho imparato a farlo abbastanza bene con buoni frutti e da li ho giocato sempre in quel ruolo. Mi diverto perché riesco ad abbinare quantità a qualità in maniera abbastanza semplice e diciamo che è il ruolo che preferisco. Anche fare l’esterno offensivo però mi piace molto.” 

La squadra si é rinforzata e Chioggia torna ai suoi livelli, Il girone é un po’ mutato come potete arrivare e quali le favorite?

“Si per come la vedo io Chioggia meriterebbe la serie C come piazza e come società. La squadra si è sicuramente rinforzata. Ci sono giocatori veramente forti e di qualità, con esperienza sia in questa categoria che in quella superiore. In realtà i gironi ancora non li sappiamo e quindi non sappiamo dove ci metteranno, se dovesse essere il girone C, per me le squadre molto attrezzate sono: Campodarsego, Arzichiampo, Trento ed appunto noi della Clodiense. Abbiamo tutte le carte in regola per dire la nostra in maniera importante.” 

Non la sfiderai per via del fallimento, cosa pensi della scomparsa dell’AltoVicentino? Eri stato vicino in passato? 

“Eh diciamo che è una brutta tegola per il calcio vicentino perché negli ultimi anni è stato un po’ il fiore all’occhiello della zona dopo il Vicenza ed il Bassano. Era una società importante e quindi dispiace molto, però nel calcio succede anche questo. Comunque no, non ho mai avuto contatti con loro.”

 

Grazie “Abre” a te il miglior “in bocca al lupo” per la stagione che sta per cominciare dal sottoscritto e dalla redazione di calcio vicentino.

 

Andrea Benedetti Vallenari

 

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