Promozione

Lo Schio va in (gol con…) Bianco ed evita la dèbacle. Con il Sarcedo finisce 1-1

Simonato e compagni si gettano in avanti per rimediare ad un derby quasi compromesso. Del più giovane il gol del definitivo 1-1, dopo ver sprecato un rigore sullo 0-0. Prima rete del match un pezzo di bravura di Tondi, poi espulso

Tabellino

SCHIO: Zironelli, Palmadessa (19′ st Ferretto), Dal Santo (10′ st Yao Doria), Zerbaro (35′ st Sarzi), Cervellin, Simonato (C), Primucci, Bianco, Munarini, Gabriele Andreetto (19′ st Eberle), Dalla Riva. All. Zenorini. (A disposizione Nardon, Boscato, Benvegnù, Cazzola, Nicolò Andreetto).
SARCEDO: Costa, Dalla Riva, Ciscato, Gelli, Stefani, Alberto Baggio, Spanevello (19′ st Nicola Baggio), Giacomelli (19′ st Mazzone), Rossato (C), Tondi, Azzolini. All. Lodo. (A disposizione Antoniazzi, Campagnolo, Busin, Sancolodi, Giaretta, Gasparella, Liberato).
Arbitro: Tricarico di Verona.
Reti: nel secondo tempo 6′ Tondi (S) e al 42′ Bianco (S).
Note.  Spettatori 250 circa. Angoli pt 1-2 e st 5-2 (tot. 6-4); ammoniti Baggio, Gelli e Azzolini (S). Espulso Tondi (S) al 35′ del st per fallo di reazione.

Debutto per il nuovo tecnico Zenorini

Servizio di Omar Dal Maso

SCHIO

Tondi onora il n° 10 con un gran gol

Schio-Sarcedo, il derby tra peggior difesa e peggior attacco del girone B finisce 1-1, per lo Schio subendo meno del solito e per il Sarcedo segnando ugualmente più della propria scarna media-gol. Ma non è stato un derby tra “peggiori”. Perchè a tratti le due vicentine hanno offerto il meglio di sè, rendendo spettacolare nella ripresa un incontro già gradevole nei primi 45′ tra eurogol (di Tondi), rigori sbagliati (da Munarini) o parati (da Costa), espulsioni (ancora di Tondi) e una farcitura extra di palle gol da una parte e dall’altra, con il Sarcedo che tutto sommato aveva meritato il progetto dei blitz al De Rigo fino ad aver segnato l’1-0 a inizio replica, salvo poi scomparire in avanti e rischiare schiaffi a raffica nell’ultima mezzora. La zampata (o ginocchiata o cosciata, lo sa solo lui) di Bianco strappa mezzo sorriso al debuttante tecnico Zenorini e agli abbondanti tifosi scledensi, che hanno assaporato il profumo del doppio colpo nel recupero. Rimasto in canna grazie al volo di Costa che dopo il penalty toglie anche un possibile eurogol a capitan Simonato al 50′.

Schio e Sarcedo si affrontano in “bianco” di divisa e di fatto i padroni di casa, reduci da ko in campionato e pure dall’eliminazione in Coppa (da unica vicentina giunta agli Ottavi del Trofeo Veneto), in rossonero di dna e di crom…ia gli ospiti. Un solo punto separa le due altovicentine di razza in classifica, con undici di Lodo sopra di un punto (1 vinta, 2 x e 2 ko) e in serie buona a punti da tre domeniche di fila, anche se con un solo gol all’attivo in cinque gare, segnato da Azzolini al Rosà, e due 0-0 recenti.

Siamo nel primo tempo, ma il Sarcedo ha più… ripresa sulla partenza. Due sussurri nei minuti di presentazione: su conclusione birichina di Tondi dalla distanza (6′) la respinta di Zironelli; ancor più da fiato sospeso la staffilata radente, ancora mancina, di Azzolini che centra l’accoppiata del tiro a filo d’erba e a fil di palo ma non intreccia la rete per un soffio (11′). I giallorossi, che devono scrollarsi le scorie dei giorni recenti inquinati dalle dimissioni di Beggio, devono assolutamente reagire: al 13′ azione rapida e ben confezionata fermata da un offside sul più bello, ma di bella c’è la partita che monta come la panna e c’è di che leccarsi le dita in tribuna.
La palla gol mastodontica capita al 16′ a Primucci che s’incunea fra due maglie rossonere e si ritrova davanti a Costa in uscita “temperata”, tempismo e una sana dose di disperazione consentono al portiere di fermare la punta, sfera che rimbalza in area e Munarini pronto a gonfiare viene sgambettato. Discussioni prossime allo zero, è rigore che al 17′ lo stesso Munarini s’incarica di calciare scegliendo l’angolo a destra di “don Costa” che battezza il pallone e si guadagna il gloria dai compagni in preghiera.

Gara che piace, Sarcedo che vuole dimostrare di essere davanti (di uno) allo Schio non per caso e al 19′ rischia di sgretolare il muro altrui: lancio al bacio per Spanevello che galoppa e stoppa in banda sinistra, entra in area di gran carriera e scarica il destro di rabbia contrastato in scivolata da Simonato che da kamikaze sfiora e alza (19′). Sugli sviluppi dell’angolo battuto da sinistra,  Baggio da lontano aggancia e spara in un amen e per poco Gelli in scivolata sbucando dal mucchio non corregge col brivido lungo la schiena della difesa di casa. Avanti, c’è più Sarcedo che Schio, “rapito dal dischetto” traditore e messo in difficoltà da Rossato e compagni che non sono alieni ma pressano alto e da pitbull, tanto da regalare palla due passi fuori area a Spanevello che prova a sorprendere con la palombella a giro… Ziro, ma il tiro non è da marziano fra le braccia del portiere che ringrazia per il pericolo scampato (32′). Lo Schio torna in auge al 39′, con il baby Palmadessa pronto a lanciarsi in tuffo di testa dal secondo palo, sfera colpita ma sul fondo dopo la spizzata a centroarea di un compagno. Si chiude per il break, con un rigore rimasto sul gozzo e altre due occasioni da gol per lo Schio ma anche tante palle buttate alle ortiche. A i punti meglio un Sarcedo che riparte di slancio.

Dopo l’intervallo s’intende, perchè i locali in retrovia giocano sulle proprie insicurezze e fanno male.  Un disimpegno difensivo sulle punte fa perdere palla, ne approfitta solo a metà Spanevello che per la terza volta nella partita ha una caramella da scartare, ancora sceglie la potenza dai 13-14 metri a specchio aperto ma il tiraccio finisce fuori target (4′) e il n°7 rossonero si dispera a buona ragione. Sbagliato un gol “facile”, ecco che arriva quello difficile: castagna di inizio autunno paurosa quella scagliata da Tondi, che d’istinto, poco lontano dal vertice d’area sulla destra, fa detonare un mancino potente e alto che sbatte sul palo lontano e s’insacca dopo aver sorvolato un Zironelli esente da colpe. Sarcedo avanti 1-0, Schio che risponde subito con una frontata secca di Simonato, larga di poco, su spiovente da palla ferma. Al 14′ azione analoga con palla scodellata dall’altro lato e Primucci a svettare, colpendo sporco. Dall’accoppiata di attacchi un filo più convinti la spinta diventa continua, convinta e con quel furore agonistico assente in precedenza, mentre le batterie dei rossoneri, autori di un forcing degno di lode per 70′, si esauriscono. Angolo al 16′, Primucci si eleva al cielo ma colpisce troppo all’in sù dal’area piccola.

Il giovane Bianco, autore dell’1-1

L’azione più affascinante della ripresa al 18′: cambio di lato del campo a servire morbido Andreetto, bravo a incunearsi e calamitare le attenzioni prima di servire l’accorrente Zerbaro che spara forte e chiaro da fuori, gran botta radente fuori. Si va al 23′, è la terza punizione dalla 3/4 scodellata in area, sbuca Simonato dietro al gruppone e la rimette dentro in acrobazia, ping pong e palla spazzata via. Al 28′ Munarini cerca il riscatto, prende il tempo ai difensori su un corner ma il colpo mancino volante è sopra la traversa. Il Sarcedo in avanti si fa vedere solo al 25′ su tentativo di Mazzone anticipato in uscita temeraria da Zironelli, ma è sull’altra sponda che l’assalto prende corpo: al 33′ azione insistita, il neoentrato Eberle è furbo e freddo ad accalappiare palla girarsi sul sinistro ma poi sparacchia fuori dove aver fatto il più. Episodio da “barufanti” al 35′: Tondi dopo la gran giocata dell’eurogol non brilla per self control, reagendo ad un fallo subito andando a chiedere giustizia a muso duro da uno sclendense, il severo Tricarico “ricarica” con l’espulsione.

Avanti al 37′, Primucci prova a sfruttare l’ottimo servizio di Munarini ma viene chiuso da un Costa in domenica da superstar. Qualcuno pensa a un sortilegio al 40′, quando è il palo a dire di no ad Eberle ancora attivo in zona gol, grande aggancio su un lancio da applausi di Dalla Riva, dentro in area in diagonale e tocco in corsa che supera Costa ma sbatte sulla base del pilone bianco. Prossimo appuntamento in area al 42′, con Primucci che indovina la giocata giusta sulla linea di fondo, marcatore aggirato e saetta a mezz’altezza nel cuore della battaglia dove c’è Bianco che in qualche modo spinge dentro, tra coscia e ginocchio facendo detonare la Schio del pallone. Schio sazio dopo un pari tanto rincorso? No, perchè Sarcedo ringrazia e bacia la crapa del “suo” Dalla Riva – classe 2001, il più giovane in campo – che toglie a un metro dalla linea di porta una palla alta con Primucci in agguato (47′), e bacia tutto Costa per il volo d’angelo di Dio che nega a Simonato un gol incredibile, di collo pieno praticamente da Lugo, da casa sua, destinato sotto il montante e partito 30 metri più in là. Per il ventenne coi guantoni una domenica speciale…

Uno Schio che fa paura per 30′ mostrando qualità e forza stritolante solo dopo lo 0-1, un Sarcedo che se allunga oltre i 60′-70′ la tenuta da pitbull può far male a chiunque, a patto di migliorare il bottino in zona gol.

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Omar Dal Maso