Serie B

L’appuntamento del Sabato TRA MONZA E VICENZA LA SPUNTA IL COVID-19

LR Vicenza nel cuore

 

Il punto sul campionato  di serie B                                             

           

Diciamocelo pure sottovoce, ma la partita tra Monza e Vicenza programmata per oggi pomeriggio allo U- Power Stadium monzese era attesa. Era parecchio sentita sia dai tifosi che dagli addetti ai lavori per alcune semplici ragioni. Parliamo, infatti, delle due squadre vincitrici dello scorso rispettivo campionato di Lega Pro che (insieme alla Reggina prima nel girone C) possono dirsi in certo qual modo beneficiarie della decisione assunta dagli organi federali, lo scorso marzo, di bloccare il campionato proprio a causa del Covid-19, consegnando loro la vittoria e alle altre i playoff.  Il quale Covid-19 ha  pensato bene di regolare i conti, facendo lo “scherzetto” di infettare sette giocatori del Monza. In rigoroso ordine alfabetico: Davide Bettella, Michele Di Gregorio, Eugenio Lamanna, Mirko Maric, Antonio Marin, Nicola Rigoni e Mario Sampirisi, risultati tutti positivi asintomatici e subito posti in quarantena a domicilio.

Il Monza

 

Vista la situazione venutasi a creare, quattro giorni fa è arrivato lo stop alla partita e il suo rinvio a data da stabilirsi. Peccato, dicevo, perché questa partita avrebbe potuto già essere un primo vero esame stagionale per entrambe. Da un lato il Monza, che ha comprato a più non posso giocatori importanti, di categoria superiore, con l’obiettivo dichiarato (Galliani dixit) di vincere il campionato e salire per la prima volta in serie A ( basta solo citarne alcuni per dare l’idea delle intenzioni del club: Marin dalla Dinamo Zagabria, Boateng dalla Fiorentina, Frattesi e Gliozzi dal Sassuolo, Donati dal Lecce, Barillà e Machin dal Parma, Barberis dal Crotone, Gytkyaer dal Lech Poznan…).

Dall’altro, il nostro Lane che a mio avviso può vantare un’invidiabile  compatezza di squadra, ben rodata e organizzata in tutti i reparti, con alcune pedine esperte, già a conoscenza dei segreti del campionato cadetto (vedi Padella, Cappelletti, Rigoni, Cinelli, Giacomelli, Jallow, Meggiorini, Longo). Per il Vicenza fare risultato a Monza sarebbe stato qualcosa di più di un semplice successo, bensì il propellente utile e forse necessario per affrontare con maggiore autostima le partite a venire: una vittoria, o anche un pareggio, avrebbe insomma consentito ai tifosi di ritrovare la loro squadra vincente, avrebbe regalato ulteriore entusiasmo. Il Monza dal canto suo, a differenza del Vicenza, deve ancora amalgamare tra loro i nuovi giocatori e, per quanto mister Brocchi sia bravo e benvoluto dal duo Berlusconi-Galliani, in genere ci vuole un po’ di tempo per far volare una squadra praticamente nuova, seppur zeppa di giocatori di qualità. Ciò detto, tuttavia, il rimpianto per quello che poteva  essere adesso lascia il tempo che trova, e il Vicenza deve già pensare alla prossima partita di martedì sera al Menti contro la Salernitana.  Squadra niente male la formazione campana – guidata dal bravo Castori, uomo dalle mille imprese – che ho visto vincere con buon cinismo contro il Chievo, altra pretendente alla massima serie.  Occhio in particolare alla due punte salernitane,  Tutino e Djuric, veri rapinatori d’area, ma confidiamo nella vendetta dell’ex di turno, Lamin Jallow, che deve dare il meglio di sè di sè per rispettare la tradizione.

 CITTADELLA IN POLE POSITION….

 

“Orfani” del nostro Lane, diamo un’occhiata alle partite di oggi, senza dimenticare comunque che il citato Covid-19 non è che si sia limitato a colpire solo la compagine berluscon-galliana, avendo invece fatto visita ad altri tredici club, quelli che finora hanno segnalato – quantomeno – un giocatore positivo al tampone. Le squadre interessate, oltre al citato Monza, sono Cosenza, Spal, Salernitana, Lecce, Ascoli, Pordenone, Chievo, Empoli, Reggina, Pescara, Brescia, Venezia, Entella. Insomma, la preoccupazione per l’espandersi del virus sta crescendo un po’ dappertutto: speriamo bene. La terza giornata è iniziata ieri sera con l’anticipo tra Brescia e Lecce, entrambe  retrocesse seppure con due campionati diversi alle spalle. Due squadre, candidate naturali alla promozione, forti in tutti i reparti, ben organizzate. Ha prevalso il Brescia per 3 a 0 con doppietta dell’albanese Ndoj e del francese Ayè: una vittoria chiara e meritata, oltreché importante trattandosi di una diretta concorrente. Con questo successo le rondinelle si portano a quota quattro punti in classifica e, in sostanza, mettono a tacere le polemiche nate dopo la cacciata a sorpresa di Del Neri, un’altra illustre vittima sacrificale del presidente Cellino.

Oggi invece una carta importante se la gioca senz’altro il capolista Cittadella – sin qui due vittorie e sei punti –  che scende a Cosenza con la chiara intenzione di fare bottino pieno: la squadra è carica, viene da due playoff consecutivi per salire in A, e ormai ha acquistato maturità ed esperienza, anche se  non sarà certo facile piegare i calabresi guidati dal bravo tecnico Occhiuzzi, che lo scorso anno è riuscito nell’impresa salvezza, quando tutto ormai pareva perduto. La Salernitana, prossima nostra avversaria al Menti, ha anch’essa  la possibilità di cogliere i tre punti in casa contro il Pisa, ma i coriacei toscani sanno bene come imbrigliare gli avversari, vedi i pareggi contro Cremonese e Reggiana. Non dovrebbe mancare lo spettacolo, invece, tra Pordenone e Spal, compagini forti e motivate, decise a conquistare i primi posti in classifica, entrambe costrette al pari nelle prime due giornate. Al Menti in effetti avevamo visto un buon Pordenone che però si è  trovato di fronte un altrettanto buon Vicenza, pure sfortunato.

Pordenone

Altra partita da seguire è quella tra Reggiana e Chievo, con quest’ultimo che deve necessariamente fare punti dopo la debàcle subita in casa per mano della Salernitana. La Reggiana, già strenua avversaria del Lane lo scorso anno, è partita col piede giusto per essere una neopromossa.  Ha battuto l’Entella e impattato per 2 a 2 col Pisa, per cui sono convinto che si farà valere anche contro i veronesi. Mi fermo qui, vedremo se ci saranno sorprese.

 

Luciano Zanini

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Federico Formisano